DEFINIZIONE:
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Termine arabo traducibile in usanza, consuetudine. Parte della legge
musulmana che si fonda sul corpo della tradizione, contenente relazioni su usi e
precedenti di fatto. Si distingue dal hadith, che è il racconto canonico che
riferisce le parole e gli atti di Maometto. Ricordando come tutti i musulmani
diano immensa importanza alla S., si definiscono sunniti i seguaci del sunnismo,
cioè tutti quelli che dopo la battaglia di Siffin (657) non si ribellarono
(kharigiti) e non seguirono il partito di Alì (siiti). I sunniti, che tuttora
rappresentano la stragrande maggioranza dei musulmani, erano in pratica gli
ortodossi che riconoscevano la legittimità dei quattro califfi ben diretti e di
Mu'awiya I, ed il principio che il califfo dovesse essere un quraisita senza
preferenze per la famiglia di Maometto. Successivamente i sunniti considerarono
il califfo sempre più chiaramente capo temporale, senza autorità alcuna in
materia di fede e di legge divina, avviando così la formazione d'una realtà
ecclesiastica più autoritaria, ma non coincidente con il potere politico.
Attualmente le differenze non sono più così rilevanti, e riguardano soprattutto
l'osservanza rituale.
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