DEFINIZIONE:
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Termine sanscrito traducibile in filo conduttore oppure in regola. Nella
letteratura indiana indica l'aforisma, la sentenza breve. Molte opere indiane
sono composte in S., prima fra tutte quelle facenti parte del Vedanta, membra
del Veda, che prendono il nome di S. perché sono costituite da un insieme di
norme religiose, rituali, giuridiche ed etiche, che regolavano la società
brahmanica. É anche denominata S. una delle dodici ampie sezioni in cui sono
ripartiti i testi del buddhismo mahayana, tra i quali eccellono la biografia del
buddhismo (lalita-vistara) ed il libro del loto della Buona Legge
(Saddharmapundarikasutra), composti tra il I ed il VI secolo. Nello stile
aforistico dei S. sono stati tramandati i dettati dei testi originari dei sei
darsana, (punto di vista, opinione), i sistemi filosofici classici indiani.
Svadhistana: Nome del secondo Chakra, localizzato poco al di sopra del pube, che
è associato alle gonadi, ai genitali, ai reni, al basso addome ed ai sistemi
circolatori. La sua funzione è legata al desiderio, al piacere, alla sessualità,
alla procreazione, alla capacità di provare emozioni primordiali non mentali.
Gli organi collegati con il S. sono: intestino, vescica, utero, ovaie, prostata.
I reni sono proprio il simbolo della paura. Le disfunzioni del S. provocano a
livello fisico impotenza, frigidità, patologie dell’apparato genitale, anche a
livello lesionale (fibromi, adenomi prostatici, ecc.), dell’apparato urinario e
rigidità lombosacrale. Dal punto di vista psicologico un S. scompensato comporta
mancanza di autostima, fobie, panico ed ansietà. Dal punto di vista emozionale,
lo squilibrio di questo Chakra può condurre alla ricerca ossessiva del piacere,
anche e soprattutto a livello sessuale sino all’aberrazione, qualora sia
iperfunzionante, ma anche ad una totale chiusura nei confronti della sessualità
della vita, generando una sorta d’anestesia della capacità di provare gioia non
intellettuale, qualora sia invece ipofunzionante. Questo Chakra si riscontra
spesso scompensato nei soggetti di sesso femminile (si tenga presente che la
polarità propria di questo Chakra, come quella di tutti i Chakra pari, è Yin).
Il S. indica la nostra parte emozionale, le nostre paure, le cose che ci hanno
spaventato, che ci paralizzano. É il primo passo dell’energia verso la
smaterializzazione. Vale sempre la pena di ricordare, che i quattro principi
alchemici sono in fondo i quattro principi dell’energia: · 1) principio:
nell’uno è il tutto, cioè nella mia cellula avviene la stessa cosa che avviene
nella cellula della galassia; · 2) principio: la materia è la parte invisibile
dell’invisibile, cioè quello che noi vediamo materializzato, è la parte che noi
abbiamo reso tangibile rispetto all’omologa energia invisibile; · 3) principio:
come in alto così in basso e viceversa, cioè lo Yin e lo Yang, il bianco e il
nero, il giorno e la notte, la luce e il buio, ovvero quello che avviene ad un
livello avviene anche all’altro livello. · 4) principio: la natura è
costantemente rinnovata dal fuoco, vale a dire che solo nella fede quello che ti
brucia dentro ti permette di rinnovare la tua vita. Le pietre collegate con il
S. sono: Agata Corniola, Eliotropio, Crisocolla, Crisoprasio, Quarzo Femmina,
Ammonite, Angelite, Pietra Di Luna, Opale, Giada, Tigre Di Ferro, Howlite, Agata
Muschiata, Legno Pietrificato, Magnesite e Magnetite (v. Chakra).
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