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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «02016»

TERMINE: TAROCCHI
DEFINIZIONE:

Termine riferito ad un antichissimo gioco di carte, che gravita intorno ad un complesso ed affascinante mondo di simboli, ricco di insegnamenti, messaggi e stimoli esoterici. È ignota la loro origine, ipotizzata in Cina, in India ed in Egitto, e sono stati attribuiti addirittura ad Ermete Trismegisto (v.). Il gioco si compone di 78 carte figurate, le quali si suddividono in due gruppi: 22 Arcani Maggiori o Trionfi, e 56 Arcani Minori, a loro volta suddivise in 14 carte di quattro semi diversi, denari, coppe, bastoni e spade. Tra gli Arcani Maggiori si distingue il Matto che non è numerato (0), mentre gli altri Trionfi sono numerati da 1 a 21 come segue: 1) il Bagatto, 2) la Papessa; 3) l’Imperatore; 4) il Papa; 6) gli Amanti; 7) il Carro; 8) la Giustizia; 9) l’Eremita, 10) la Ruota della Fortuna; 11) la Forza; 12) l’Appiccato; 13) la Morte; 14) la Temperanza; 15) il Diavolo; 16) la Torre (casa di Dio); 17) la Stella; 18) la Luna; 19) il Sole; 20) il Giudizio; 21) il Mondo. Come gioco viene praticato soprattutto in Piemonte, da tre o quattro giocatori, ognuno dei quali deve sottrarre agli avversari le carte più alte rispondendo sempre al seme di uscita di ciascun giro; in mancanza di carta del seme del giro viene giocato uno dei trionfi. . I T. vengono molto impiegati nella Cartomanzia (v.), un metodo divinatorio basato sulla consultazione delle carte, poiché consentono una vasta gamma di interpretazioni resa possibile da diversi raggruppamenti (ternari, quaternari, a ruota, ecc.), nonché dalle infinite corrispondenze astrologiche, cabalistiche e mistiche, di cui il simbolo di ciascuna carta può essere caricato. In particolare gli Arcani Maggiori sono strettamente connessi alla realtà della vita umana. Secondo Stuart R. Kaplan (I Tarocchi, Ediz. Mondadori, 1972), "Ciascuno di noi ha in sé qualcosa delle facoltà creative e magiche del Mago, una vena di follia del Matto, ed un quid di demoniaco del Diavolo. Ci si imbatte ripetutamente nell’uomo d’affari o nel politico, simboleggiati dall’Imperatore, come nella donna efficiente, razionale e dinamica, l’Imperatrice. Convinzioni religiose o sentimenti d’amicizia fanno sperimentare il tradizionalismo del Papa. Si vivono momenti di ammirazione mescolata ad un senso di disagio di fronte alla sapienza della Papessa, saggia e dotta quanto incapace ri emozione e reazione. La vita è frenetica e trascinante, come un guerriero del Carro tirato da due cavalli, diretti verso direzioni opposte, verso l’ultimo fallimento od il massimo trionfo, dimentichi delle virtù cardinali della Temperanza, della Giustizia e della Fortezza. Il tempo (l’Eremita) è il bene più fugace. Dopo una vita spesa alla ricerca del vero Mondo, si è finalmente chiamati al momento del Giudizio. Si scopre con amarezza che ogni giorno trascorso avvicina lentamente la fine, il termine della vita.. Questa è la processione dei T., dalla nascita e creazione del Mago e l’innocenza del Matto, agli ultimi momenti che conducono inesorabilmente alla Morte". Oltre al tipo classico italiano, la Cartomanzia impiega diverse versioni delle carte dei T., più noti con il termine francese Tarot, ognuna riferita ad incerte origini o di recente edizione, quali: T. delle Stelle o la Forza Celeste; i Misteri della Sibilla; T. di Giulietta e Romeo; Antichi T. divinatori; Antichi T. lombardi; Antichi T. marsigliesi; Antichi T. italiani; Antichi T. esoterici; T. della Zingara (solo 24 carte); T. di vetro; T. degli Gnomi; T. dell’Indovino; T. piemontese; T. bolognese; T. di Kazanlar; Antichi T. illuminati; T. del Rinascimento; T. liguri; T. cabalistici; T. specchio dell’Anima; T. Egiziani; T. classico, T. di Nostradamus; T. spagnolo; T. dorato di Bellini; T. di Oswald Wirth; T. del Golden Dawn, ecc. ecc. In tali versioni la struttura, riguardante le corrispondenze astrologiche e quelle con l’Albero della Vita cabalistico, rimane pressoché invariata, essendo quella in linea di massima elaborata nell’ambito ed all’interno della dottrina dell’Ordine ermetico del Golden Dawn (v. Tarocchi del nuovo Eone). Tarocchi del Nuovo Eone: Assai prima che il termine New Age (Nuova Era) diventasse di gran moda per indicare il cambiamento ciclico delle epoche mondiali dovuto al movimento dell’asse terrestre rispetto alle stelle fisse, il fenomeno della precessione degli equinozi, lo stesso concetto era espresso con il termine Eone (v.), dal nome del dio persiano del tempo Aìon. Questo concetto era particolarmente diffuso in ambito gnostico ma accettato da quasi tutto il pensiero esoterico. Secondo questa divisione delle epoche mondiali in Eoni, ere che hanno una durata di poco più di 2000 anni, la nostra sarebbe l’Era dei Pesci che va finendo per dar luogo alla nuova Era dell’Acquario. Sulla data di inizio di ogni era non è possibile essere matematicamente precisi, anche se l’attesa per questa nuova è tra la fine di questo millennio e l’inizio del prossimo. Chi non ha avuto molti dubbi su quando collocare l’inizio del Nuovo Eone è stato Aleister Crowley, "il più grande mago moderno" o "la grande Bestia" come amava autodefinirsi. Dall’8 al 10 aprile del 1904, nelle ore intorno a mezzogiorno, al Cairo, egli sostenne di aver ricevuto attraverso l’intermediazione di Aiwass, un’intelligenza extraterrestre, il Liber AL vel Legis (Il Libro della legge) che annunciava l’inizio di una nuova epoca: "Ciò fu compiuto nell’anno 1904 dell’era volgare, quando il dio igneo Horus soppiantò il dio aereo Osiride nell’Oriente come Ierofante. All’inizio perciò di questo nuovo Eone, è opportuno esporre il messaggio di quell’angelo che ne ha portato la notizia alla terra." (A. Crowley, Il Libro di Thoth, p.97 Ediz. Sarva). Diversi anni dopo questo evento, il 21 marzo 1944 e.v. h.5.29 p.m., Sol in 0°0’0" Aries, veniva pubblicato, in edizione limitata a 200 copie, The Book of Thoth, il Libro di Thoth, il nuovo mazzo di Tarocchi che l’artista Lady Frieda Harris, sotto la direzione dello stesso Crowley, aveva disegnato nel corso di cinque anni di lavoro, e che doveva "servire da mappa agli intraprendenti navigatori del nuovo Eone, per guidarli attraverso il Grande Mare della Comprensione Intellettiva fino alla Città dellle Piramidi". (A.C., op.cit. p.7-8). Ma andiamo con ordine: chi era Aleister Crowley? Rispondere a questa domanda non è facile, perché attorno alla sua figura sembra essersi addensata tutta l’ombra collettiva, che sorge quando si parla di occulto. Del resto, per tutta la vita lo stesso Crowley godette ad accreditare questa fama oscura, a partire dallo stesso nome che si scelse come mago: "TO MEGA THERION", la Grande Bestia 666 dell’Apocalisse. Tutta la sua vita fu dedicata all’eccesso e quasi tutti coloro che furono attratti da lui fecero un’amara esperienza di questa attrazione. La sua fama negativa, "il più nero dei maghi neri", accompagna anche la sua opera e, quindi, il suo mazzo di Tarocchi nonostante questo sia sicuramente uno dei più interessanti mazzi moderni, sia dal punto di vista pittorico che da quello simbolico. Aleister Crowley, nato in Inghilterra il 12 ottobre del 1875, entrò a far parte dell Ordine Ermetico della Golden Dawn nel 1898 e iniziò i suoi studi sui Tarocchi che sarebbero durati tutta la vita, insieme agli studi alchemici e alla conoscenza dello yoga e dell’I Ching. I suoi viaggi intorno al mondo lo portarono anche in Sicilia dove nel 1920, nei pressi di Cefalù, fondò l’Abbazia di Thelema, una comunità magico - sessuale, che doveva attuare i dettami del Liber Legis ( "Fa’ ciò che vuoi, sii la Legge") fin quando, nel 1923, le autorità fasciste lo espulsero dall’Italia. Dopo diversi anni trascorsi in giro per l’Europa, Crowley ritornò in Inghilterra, dove morì nel 1947. Ma, al di là della sua vita vissuta sempre sopra le righe e delle accuse di satanismo che lo circondarono, egli fu sicuramente un vero studioso e conoscitore delle dottrine esoteriche non solo occidentali; e questa conoscenza e questi studi, a volte esuberanti e traboccanti anch’essi, furono riversati nella costruzione del suo mazzo di Tarocchi, il Libro di Thoth, che risulta essere un compendio delle sue teorie e di quelle rivelazioni che Crowley sostenne aver ricevuto dai Capi Segreti dell’Ordine appunto nel 1904. La creazione di questo Tarocco però non sarebbe stata possibile se, nel 1937, Aleister Crowley non avesse incontrato l’artista Lady Frieda Harris che, già attratta dalla ricerca magica e spirituale, rimase affascinata dal suo carisma anche se non cedette mai alle sue avances. Ella non conosceva quasi nulla del Tarocco, ma "possedeva nella sua stessa destra lo Spirito Essenziale del Libro" (A.C. op.cit. p.7), e rimase completamente coinvolta e assorbita da questo lavoro che, come abbiamo visto, durò ben cinque anni. Il mazzo dei Tarocchi fu completamente ridisegnato, secondo le istruzioni di Crowley, non solo per quanto riguarda i 22 Arcani Maggiori o Atu. Lo furono anche le 56 Carte Minori, anche se la struttura riguardo le corrispondenze astrologiche e quelle con l’Albero della Vita Cabalistico rimase, in linea di massima, quella elaborata all’interno della Golden Dawn. Inoltre, nel Tarocco Thoth, alcuni Atu portano nomi diversi dai tradizionali, mentre altri sono stati completamente rivoluzionati.

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