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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «02048»

TERMINE: TEOGONIA
DEFINIZIONE:

Genealogia degli dei (teogonia), descrizione della nascita degli dei, spesso collegata con la cosmogonia (v.) di cui costituisce uno stadio successivo. Abbozzi di credenze teogoniche si ritrovano anche nelle religioni primitive che pongono l’esistenza di un numero limitato di divinità, ma lo sviluppo più ricco della T. si ha nelle religioni politeiste, anche in connessione con la formazione del mito come racconto sulle origini della realtà. L’evoluzione storica dei grandi politeismi, con la formazione dal nucleo originario di nuove figure divine, rende necessaria una razionalizzazione del mondo eterogeneo e stratificato delle divinità corrispondenti a diversi momenti dello sviluppo storico e religioso. Tale razionalizzazione è possibile sulla base di una visione antropomorfica della divinità, che consente di istituire rapporti generazionali attraverso intrecci di amori e matrimoni: dagli dei più antichi discendono i più recenti o di significato locale, od addirittura gli eroi (dall’antichissima Latona nascono Artemide ed Apollo, il quale è padre di eroi ed indovini). In tal modo la tradizione religiosa, storicamente modificatasi nel tempo, viene organizzata in una unità coerente e compatta. L’emergere di connotazioni cosmiche in certe divinità, o la sottolineatura di legami con eventi e fenomeni naturali, fa spesso convergere temi teogonici e cosmogonici (la separazione tra cielo e terra può essere interpretata come lo sciogliersi dell’abbraccio di un dio-cielo e di una dea-terra: Urano e Gea nella mitologia greca, Rangi e Papa in Polinesia, oppure di un dio-terra e di una dea-cielo: Geb e Nut in Egitto). Spesso all’interno di una stessa cultura si formano più T.: nell’antico Egitto se ne conoscono diverse, anche se la più nota è quella eliopolitana del faraone eretico Akenaton: il dio primordiale Aton (o Atum) genera Shu (l’aria) e Tefnut (l’umidità), da cui nascono Geb e Nut, che a loro volta generano Osiride, Seth, Nefti ed Iside. Presso i popoli mesopotanici ogni città aveva una propria T. legata al racconto delle origini della città stessa. Al tempo dell’egemonia babilonese il poema della creazione narra di Marduk (l’assiro Assur) che, vinto il caos, genera le altre divinità. Le T. del mito greco sono contenute, in massima parte, nell’opera omonima di Esiodo. Anche nei Veda si parla di vari rapporti genealogici tra gli dei. Nel Kojiki, opera teogonica dello shintoismo, vi è una forte caratterizzazione cosmogonica: perfino le piccole isole del Giappone sono fatte nascere dall’unione della coppia divina Izanagi-Izanami. Talvolta nelle religioni primitive la T. sboccia in una antropogonia, in quanto il primo uomo è considerato figlio dell’Essere Supremo. Analogamente nelle religioni politeiste, grazie anche ai rapporti intercorrenti tra mondo divino e mondo umano, i capostipiti sono spesso fatti discendere direttamente dagli dei (Enea è considerato figlio di Venere-Afrodite).

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