DEFINIZIONE:
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Dignitario di Loggia per elezione. Oltre a riscuotere tasse e
capitazioni, il T. è l’operatore che calibra e "carata" l’Oro che si forma nella
Loggia. Si tratta di un prodotto paragonabile ad una Catena formata da un certo
numero di anelli che, oltre ad avere determinate qualità elementali, hanno una
certa preponderanza di caratteristiche metallico planetarie, secondo le analogie
tradizionali, ovvero: Sole-Oro, Luna-Argento, Mercurio-Mercurio, Marte-Ferro,
Venere-Rame, Giove-Stagno e Saturno-Piombo, con le relative implicazioni
simboliche ed interiori. Il T. valuta il peso di tali metalli, onde preparare i
Fratelli alla trasmutazione in Oro spirituale dei singoli, della Loggia e della
Libera Muratoria Universale. Al termine dei Lavori rituali egli riceve dal
Fratello Elemosiniere gli amalgami nuovi, formati di volta in volta, li pesa e
li saggia, per poi precisare di quanti carati sia diventato il Tesoro di Loggia.
Nel verificare la quantità di Piombo, Argento, Oro ecc., il T. constata
l’arricchimento spirituale, individuale e collettivo. Nel consegnare poi
simbolicamente i metalli al Maestro Venerabile, il T. pone il Primo Sorvegliante
in condizione di dichiarare se tutti i Fratelli sono contenti e soddisfatti di
quanto ricevuto. Allorché nella Loggia l’Oro è diventato di 24 carati, questo
viene tesaurizzato, per essere poi speso a beneficio dei Fratelli, dell’Ordine e
dell’Umanità. Si tratta ovviamente di beni spirituali, quindi soprattutto di
pensieri, parole ed opere. Infine il T. fornisce con parsimonia di che pagare
gli operai, cioè: · la mercede in natura (pane e vino) per gli Apprendisti, che
non sono ancora in grado di amministrare da sé le proprie entrate; · il salario,
in Argento per i compagni ed in oro per i maestri, secondo quanto essi hanno
lavorato e prodotto per il proprio e l’altrui arricchimento interiore. Il T.
custodisce e gestisce anche il Tronco della Vedova, elargendolo nel tempo e
secondo le modalità disposte in merito dal Maestro Venerabile. Y (G.O.I.)
Dignitario di Loggia, avente le seguenti funzioni: a) custodisce i fondi della
Loggia che ne costituiscono il Tesoro; b) provvede alla riscossione delle
capitazioni e di ogni altro contributo dovuti alla Loggia ed agli Organi del
Grande Oriente d'Italia; c) dà corso ai pagamenti contro ordinativo del Maestro
Venerabile; d) cura l'impiego del tesoro secondo i deliberati della Loggia in
Terzo Grado; e) tiene in ordine ed aggiornate tutte le relative contabilità, e
rimette periodicamente al Secondo Sorvegliante una nota dei Fratelli morosi
verso il Tesoro di Loggia, specificando per ciascuno la causale e l'entità delle
somme dovute; f) redige annualmente il rendiconto delle entrate e delle uscite.
Le funzioni del T. non possono essere cumulate con quelle di Architetto Revisore
(Art. 38 del Regolamento dell'Ordine).
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