DEFINIZIONE:
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Denominazione che l’Alchimia attribuisce al grande vaso della
Natura, nel quale avvengono tutti i processi della Grande Opera (v.). Nella
Libera Muratoria l’espressione designa il Gabinetto di Riflessione (v.), in cui
il profano si accinge a liberarsi dei Metalli (v.) prima di avviarsi alla
Cerimonia dell’Iniziazione (v.). Secondo van Leppen (Art et Alchimie, 1966),
l’U. filosofico, "Centro e fulcro dell’Universo, accoglie nel suo guscio gli
elementi vitali, allo stesso modo come il vaso ermeticamente chiuso accoglie
l’essenza dell’opera. Il vaso doveva essere come l’uovo, covato per consentire
la trasformazione dei vari elementi. Il calore si ottiene dal fuoco concentrato
nell’Atanor (v.). Di poi si procede alla distillazione, per ottenere l’elisir,
oppure la trasmutazione in oro od in altri metalli preziosi. Dall’insieme degli
elementi nasce dunque il figlio della filosofia, cioè l’oro, ovvero la
saggezza". Nell’Alchimie mediterranienne (1963), G.E. Monod riporta la
descrizione dell’U. filosofico rinvenuta in un antico libro di Alchimia, in cui
si legge: "Ecco ciò che gli antichi dicono sull’uovo: alcuni lo chiamano la
pietra di rame, altri la pietra eterea, altri ancora la pietra che non è pietra,
oppure la pietra egizia, o l’immagine del mondo".
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