DEFINIZIONE:
|
Jean Baptiste (1730-1824), abile commerciante di telerie, discepolo
del teurgo Martinez de Pasqually ed amico del mistico pensatore Claude de
Saint-Martin, iniziato alla Massoneria all'età di vent'anni, ovvero alla vigilia
della seconda condanna ufficiale dell'Istituzione da parte del papa Benedetto
XV. Avvertì subito le grandi debolezze ed i profondi limiti in cui s'era
invischiata l'istituzione muratoria del tempo, decidendo di porvi rimedio.
Dotato di cospicui mezzi finanziari e di notevole personalità e carisma, venne
eletto Maestro Venerabile alla giovane età di ventidue anni. Già Eletto Cohen,
assiduo ricercatore dell’Arcano Supremo, fu uno dei pochi esoteristi che non si
lasciarono abbindolare dalle ambiguità pretenziose di Cagliostro, con il quale
ebbe contatti certo più burrascosi che proficui. Sostenitore francese
dell'Illustre Ordine della Stretta Osservanza (v:), avrebbe consacrato tutta la
propria esistenza all'elaborazione di un cristianesimo esoterico, innervato su
pratiche cerimoniali d'impronta occultista. Costituì a Lione un centro
irradiatore dell'orientamento spiritualista, non folto quantitativamente, ma i
cui adepti lottarono tenacemente contro il materialismo e la filosofia
razionalista. Sostenitore del Convento Massonico di Lione (v.), egli fu
l’ispiratore ed il fondatore del Regime Scozzese Rettificato (v), in cui assunse
il nome iniziatico di "Baptista eques ab Eremo". Vi raccolse la nobile eredità
neotemplare del morente Ordine della Stretta Osservanza, alla cui estinzione in
territorio francese diede un notevole contributo. Nel nuovo R.S.R. organizzò le
classi segrete dei Cavalieri Professi, e redasse personalmente il rituale di
Maestro Scozzese di Sant’Andrea, il cui testo originale manoscritto è conservato
al numero 5922/2 dell’Archivio della Biblioteca di Lione. Purtroppo W. non
riuscì nell'intento di formulare, com'era sua intenzione, un coerente sistema di
pensiero, e negli ultimi anni della sua lunga vita sprofondò in esperienze
ipnotiche e spiritiche. Le autorità cattoliche, piuttosto benevole verso la sua
persona, non incoraggiarono il suo movimento, mentre le massime autorità
massoniche si distaccarono progressivamente dall'orientamento ch'egli aveva
propugnato. Si può asserire che W. rappresentò un eccellente esempio dei massoni
del settecento che intuirono come l'Ordine inglobasse precipui valori spirituali
ed esoterici, senza peraltro pervenire a conseguirli soprattutto per mancanza di
solide conoscenze simboliche. Un buon massone di tradizione quindi, artefice di
uno dei Corpi Rituali più zelanti nella custodia della spiritualità
giudeo-cristiana annessa all’Arte Reale.
|