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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «02190»

TERMINE: XILOGRAFIA
DEFINIZIONE:

Dal greco xulou legno e grajeau scrivere. Incisione a rilievo su legno di disegni con relativo testo, in modo da poterli riprodurre in diverse copie con un particolare procedimento di stampa. Questa tecnica si diffuse in Europa nel XV secolo, principalmente per la stampa di libri a contenuto religioso, come naturale evoluzione delle immagini religiose apparse su fogli staccati fin dal secolo precedente. Sembra tuttavia che i Cinesi la conoscessero già da diversi secoli, diffondendola specialmente in Giappone, dove acquistò notevole importanza verso il XVIII secolo. Dopo l’invenzione dei caratteri mobili per la stampa del testo, la X. diventò l’unica tecnica disponibile per la stampa di illustrazioni, fino a che non si ricorse anche per queste all’incisione su metallo. Nel XVI secolo conobbe in Europa momenti di particolare splendore, grazie alla raffinata utilizzazione adottata da Drer ed Holbein. Decadde nel XVII e nel XVIII secolo, ritornando poi in auge nell’Ottocento, per illustrare la vignetta romantica. Nel mondo contemporaneo la X. diventa una forma autonoma d’arte, per la riproduzione di disegni su fogli isolati o su tela. Le incisioni possono essere ricavate sul piano delle fibre (incisione di filo), oppure su un piano perpendicolare a queste (incisione di testa). Le prime, più antiche, presentano una maggiore facilità d’esecuzione: il disegno viene ricalcato su legno, i segni dei contorni sono ricavati con appositi coltelli appuntiti, mentre i vuoti più ampi, che daranno adito agli spazi bianchi al momento della stampa, sono scavati con sgorbie; Le incisioni di testa, rese difficoltose dal fatto che su questo piano il legno si presenta in piccole fibre, sono ottenute scavando la matrice con strumenti simili a quelli usati per il metallo (bulini) e ricavando segni ad incrocio mediante strumenti a pettine (ciappola) in corrispondenza delle zone d’ombra. Si ottengono in questo modo delle stampe basate su scale di grigi, simili a quelle metalliche, a differenza di quelle ricavate dalle incisioni di filo, caratterizzate dal contrasto di spazi bianchi accostati a masse nere. Ricavata la matrice, la si spalma d’inchiostro e la si applica sulla carta, pressandola con un torchio a piano od a rulli.

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