|
(di Jal)
«La prima cosa che devi fare, come aspirante ai Veri Misteri, è quella
di liberarti da ciò che, sotto forma di pregiudizio e di
interpretazione antropomorfica della divinità, ti limita nella lotta
per il Retto Sentiero.
Gli uomini credono che il Maestro sia più vicino e più potente quando
è racchiuso in un corpo solido e lo possono vedere e toccare. In
verità è quello il momento in cui egli è più limitato, e molto spesso
è portato ad assumere questo stato come mezzo eroico di fronte
all'ignoranza degli uomini... Essi nella loro ottusità non
percepiscono il profumo del fiore di un'Anima; non cercano la sua
saggezza spoglia dell'ignoranza, i suoi insegnamenti: preferiscono a
tutto ciò il tastare o lo sfiorare una tunica, un anello o un idolo.
Pur potendo bere acque cristalline in piedi, preferiscono succhiare
fango tenendo la faccia contro la terra...
Ma tu, mio caro discepolo,
non cadere in questo errore; non sognare il modo in cui conoscerai il
Maestro, non immaginare la sua voce, non sperare di vedere quanta
bellezza è nelle sua espressioni. Tutto ciò è un'illusione, cibo per i
sensi.
Capta piuttosto la sua Saggezza, il Fuoco impersonale che arde
nel Suo Cuore, Fuoco comune a tutti gli esseri... Cerca il grande e
immobile Sole Centrale.»
|
