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SCHEDA ARTICOLO N. «00109»

CLASSIFICAZIONE: 1
TIPOLOGIA: ESOTERISMO
AUTORE: DIZIONARIO ESOTERICO
TITOLO: DEMONOLOGIA
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TESTO ARTICOLO

DEMONOLOGIA.

Tutte le religioni conoscono l'esistenza di dei, spiriti e geni malefici, che vivono in un mondo parallelo al mondo fisico e divino, o interferiscono con il mondo fisico. Di più, quando cercano di incarnarsi, danno origine a comportamenti devianti inutilmente curati nelle pratiche mediche. Sono i "troll" scandinavi, i "djinn" dell'Islam (1), gli incubi e i succubi, le larve astrali molto erotizzate della nostra tradizione giudaico-cristiana; ne è un prototipo femminile Lilith, tentatrice dell'uomo che vive da solo. La differenza tra questi spiriti e le silfidi, gli gnomi, le ondine, le salamandre (in rapporto con i quattro elementi della natura), vengono dal carattere demoniaco dei primi; i secondi sono neutri, tanto che spesso vengono chiamati 'elementali'. I demoni possono esser sgominati solo con l'esorcismo, il digiuno e la preghiera. L'esoterismo del diavolo esiste; la sua scienza, la demonologia, resta tuttavia meno chiara della teurgia. Cionondimeno essa costituisce un aspetto della Scienza Sacra, che spiega molte pratiche dei Maestri, ed è alla base del potere degli esorcisti. La prima difficoltà sta nel conoscere il nome di tutte le entità nefaste, di tutte le personificazioni del diavolo, cause di possessione (2). L'interesse di uno studio degli esorcismi effettuati da Gesù è di mettere in luce la conoscenza specifica che egli aveva della scienza demonologica. In primo luogo egli vien riconosciuto dai demoni: "Che vuoi tu, Gesù di Nazareth? Sei venuto per perderci? So chi sei: Il Santo di Dio" (3). Gesù espelle allora lo spirito impuro, e l'apostolo parla di "insegnamento nuovo, dato d'autorità". Si tratta dell'autorità del Verbo, quindi del potere conferito al Figlio, nel Cielo e sulla Terra, per affrettare la venuta del Regno di Dio. Richiesto insistentemente dai Farisei di spiegare tali prodigi e accusato di realizzarli con il potere di "Belzebù, principe dei demoni" (4), Gesù risponde che Satana non può cacciare Satana, a meno di esser "diviso contro se stesso". "Se è mediante lo spirito di Dio che caccio i demoni, ciò significa che il Regno di Dio è giunto per voi." Il Regno di Dio non può giungere senza la coscienza del male da parte del Figlio, che, prendendolo su di sé, lo esorcizza e lo annulla.
Anche qui il simbolismo dell'agnello propiziatorio, che prende su di sé i peccati del mondo, esprime la conoscenza assoluta di tutte le pratiche demonologiche. Quando gli indemoniati vanno davanti a Gesù e gli domandano di lasciarli entrare in mezzo ai maiali (5), entra in gioco una regola fondamentale: dare un rifugio allo spirito rifiutato. I porci periranno tuttavia nel mare in cui sono precipitati dall'alto delle scogliere. Ciò significa che le ore di Satana sono contate, perché egli è già giudicato. L'agnello dà la sua vita per permettere agli uomini di sottrarsi all'impero del principe di questo mondo. E' la ragione per cui anche la pecorella perduta sarà salvata.
Infine, Gesù dà prova di una conoscenza sicura delle specie particolari degli spiriti demoniaci. Là dove i suoi apostoli son falliti, Gesù riesce: "Perché noi non siamo stati capaci di cacciarli?" Risponde Gesù: "Quella specie può uscire solo con la preghiera" (6).
La demonologia fa dunque parte a buon diritto delle iniziazioni, legate alla scienza e al potere del Verbo; permette ai Maestri di procedere alle purificazioni e alle trasmutazioni del basso, affinché la terra rifletta il cielo.
E' difficile accertare la nomenclatura degli spiriti infernali. Essi sono 'legioni' e variano considerevolmente all'interno di una stessa corrente esoterica (7).
P.V. Piobb attribuisce la difficoltà di stabilire le corrispondenze esoteriche precise dei demoni all'assenza di ordine fondamentale che li caratterizza. "La ragione è che i demoni (e ciò è già il risultato di una confusione di tradizioni) non possono ordinarsi convenientemente in base alla teoria meccanica della cabala. A questo proposito si riconosce volentieri che i demoni erano capaci solo di seminare disordine" (8). Quel po' d'ordine che regola le loro relazioni è il riflesso diminuito e deformato delle strutture gerarchiche del bene.
Così come si distinguono sette arcangeli, si conoscono sette demoni, il cui carattere resta però fittizio, o fortemente colorato da influssi mitologici: Belzebuth, Samael, Pitone, Asmodeo, Bélial, Lucifero e Satana. Sempre per inversione simmetrica ("Deus est Daemon, inversus"), la cabala conosce dieci gerarchie infernali, le Cliphoth (9). Queste Cliphoth, o gerarchie oscure, sono dieci vallate: morte, oblio, sonno, porte e ombre della morte, pozzi dell'abisso, sozzura, perdizione, fossa, mondo; gli esseri perversi corrispondenti sono i falsi dei (Belzebuth), gli spiriti della menzogna (Pitone), i vasi di iniquità (Belial), i vendicatori di crimini (Asmodeo), i prestigiatori (Satana), le potenze dell'aria (Metirim), le furie seminatrici di mali (Abbadon), gli accusatori e le spie (Mammone), le anime dannate (Dehemoth).
Esiste anche un albero del male in cui si trovano, secondo il profeta e la tradizione cabalistica, la Prostituta, lo Spirito di Rivolta, di Menzogna, di Falsità, di Impurità, della Collera, della Discordia, il Corvo della Morte, i Battaglieri, gli Osceni. A ciascuno di tali demoni è attribuito un simbolo, un affresco. La Grande Prostituta è l'opposto della Vergine. Behemoth è la bestia: donna cornuta, montata su un toro, vestita di bianco e verde, una freccia nella destra, uno specchio nella sinistra, due serpenti arrotolati tra le corna, intorno ai piedi e alle mani. Mammona personifica la cupidigia: è una donna vestita di rosso porpora, di scarlatto, di oro, di pietre preziose, che regge un corno e siede su un'idra scarlatta con sette teste e dieci corna. Abbadon lo sterminatore è rappresentato da una donna dalla testa di uccello, i piedi di aquila, una freccia nella sinistra. Meririum, il demone di mezzogiorno, è un re coronato, seduto sul trono; nella mano destra una spada nuda e nella sinistra la testa di un uomo. Asmodeo, l'esecutore, ha la testa di ariete su un corpo umano, i piedi di aquila ed è vestito di giallo. Belial, il ribelle, su un corpo d'uomo porta una testa di cervo, è seduto su una calamita che a sua volta poggia su un drago, con i piedi di cammello, nella destra regge una falce e nella sinistra una freccia. Quanto a Pitone, egli è un leopardo con sette teste e dieci corna, piedi da orso e fauci di leone. Belzebuth, infine, il vecchio dio, è il drago rosso con sette teste e dieci corna.
Ed ecco lo stato maggiore di Lucifero: Astaroth, granduca potentissimo negli inferi; Asmodeo, sovrintendente della casa da gioco, serpente tentatore di Eva, uomo dalle tre teste di toro, di ariete e di oca, comandante di settantadue legioni; Belial, bello d'aspetto, ma feroce comandante di ottanta legioni, poi Belzebuth, coperto di mosche; Berith, che trasmuta in oro i metalli; Satana, raffigurato da un caprone.
Anche la "Bibbia" conosce molti di questi demoni (10), ma l'origine dei loro nomi è sempre incerta. Spesso si tratta degli dei protagonisti dei culti soppressi appartenenti a una religione precedente. Così è degli arconti della "Pistis Sophia" e della gnosi ermeneutica in generale per gli dei egizi, il vitello d'oro per Mosè, le 'potenze', le 'dominazioni', i 'principati' della cabala che hanno talvolta in Paolo, paradossalmente, un sentore di zolfo (11). Siamo senza dubbio di fronte a una lezione esoterica della storia, forse svelataci da Eliphas Levi quando parla dell'esistenza di riti sacri, quelli delle religioni attuali, e di riti maledetti, quelli appartenenti a religioni "superate e rimaste indietro". "I riti rimasti indietro rispetto al progresso delle religioni sono per questo stesso fatto profanati e in un certo senso maledetti" (12).
Gli dei di tali riti non sfuggiranno quindi alla regola, senza che tuttavia spariscano tutte le tracce della loro perduta divinità, diventata ora qualcosa di equivoco.
Le strutture gerarchiche dei demoni sono sempre in contrapposizione con quelle del sacro. Una storia eventuale della rimozione degli antichi dei da parte degli dei nuovi confermerebbe che il riflesso ingannatore o sminuito del sacro presuppone l'obiettività del vero e l'affidabilità della sua percezione. Satana resta così un essere perché è ancora un angelo, anche se caduto.
Fa parte della creazione. E', come dice Eliphas Levi, senza esser blasfemi, "l'altra immagine di Dio" (13), il "Grande agente magico" di cui si serve anche la magia nera (14).
Come esiste una geografia del sacro, esiste anche un atlante del demoniaco, con le sue isole solfuree, i suoi inferni (per definizione sotterranei) i suoi centri abissali, contrapposti alle alte vette spirituali, come quella del Monte Meni. "Il Regno di Patala, re dei Naha dell'India, scava il suo antro nel più segreto di tutti gli abissi: Atala, Vitala, Sutala, Talatala, Mahatala, Rasutala, l'orribile abisso, il terribile abisso, l'enorme abisso; l'abisso degli abissi, il grande abisso, infine l'abisso infetto. Interessa sottolineare che questo Regno infernale di Patala si trova esattamente sotto il Monte Meni, di cui è la replica invertita e tenebrosa" (15).
I campanili delle chiese si trovano sulla verticale di un asse che unisce la cripta all'altare. A immagine dell'uomo, il piano della chiesa è il 'mandala' dell'intera creazione, con il suo inferno o il suo inconscio, la sua coscienza, il suo ideale paradisiaco. Non esiste tuttavia salvezza senza conoscenza e padronanza del male, senza una dissoluzione seguita da un'ulteriore coagulazione promessa dall'Alto Ideale. Solo la Potenza del Verbo può esorcizzare i demoni, dentro e fuori di noi, perché il Verbo sa identificare l'altra faccia del mondo. Sa anche usare queste due forze contrarie del mondo, e in questo necessarie.
E' l'iniziazione esoterica alla demonologia.

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