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SCHEDA ARTICOLO N. «00134»

CLASSIFICAZIONE: 1
TIPOLOGIA: ESOTERISMO
AUTORE: DIZIONARIO ESOTERICO
TITOLO: POLARITA'
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TESTO ARTICOLO

POLARITA'.

La polarità è una legge dell'essere. La natura presuppone la dualità, in virtù della quale esistono un creatore e la sua creazione, sia nel caso della natura del sacro sia nel caso della natura naturata. Le cosmologie conoscono tutte, alla loro origine, la distinzione dei due elementi antagonisti attraverso cui il mondo si costruisce.
Le cosmologie del Samkhya e del Tantrismo, prima di giungere alla natura fenomenica (Maya Shakti), situano i diversi livelli della polarizzazione dell'unità sul piano stesso dell'involuzione.
La prima tappa della dualità nascente è quella della distinzione tra Shiva e Shakti, poi quella della prima trasformazione della coscienza in cui compare il concetto di altro, fino ai concetti di oggetto e di soggetto, situati l'uno rispetto all'altro nell'equilibrio perfetto di un'esperienza ancora totalmente soggettiva. E' solo con la Maya Shakti che questo equilibrio viene a mancare e che uno dei due poli ha il sopravvento, spaccando così il contenuto autonomo della coscienza. Ormai la polarità diventa la struttura dinamica della vita conflittuale dei fenomeni naturali.
Lo "Zohar" parla di due tipi di luce, l'una celeste, l'altra oscura, che prefigurano la materia (1). Questa dualità si sovrappone all'altra suddivisione dell'albero sefirotico tra il pilastro del rigore (sinistra) e quello della clemenza (destra), tra le Sefirot Binah, Geburah, Hod e le Sefirot Hocma, Hesed e Netzach. Analogamente nel caduceo di Ermete si incrociano le due forze antagoniste, simboleggiate dai due serpenti, lungo l'albero centrale. La colonna vertebrale, questo adattamento antropologico del caduceo, rivela, nella fisiologia sottile dello yoga, che l'energia celata alla radice del coccige ("muladara chakra") si risveglia e risale lungo il canale grazie all'azione purificatrice delle due correnti solare e lunare, Ida e Pingala.
Sul piano antropologico, O.M. Avanhov ha paragonato le polarità dell'uomo e della donna ai differenti livelli della coscienza e della manifestazione dell'amore (2). Lo scambio, come la vita, risulta da una complementarietà. Se l'uomo è attivo sul piano fisico, nell'atto sessuale, la donna è passiva, recettiva. Nel piano astrale, l'uomo riceve mentre la donna è attiva: la polarità si inverte ancora una volta nel piano mentale.
Due tipi di conseguenze derivano dall'insieme di queste osservazioni: una riguarda il rapporto tra morale e iniziazione, l'altra riguarda l'epistemologia dell'esoterismo.
La legge della polarità richiede innanzi tutto un certo tipo di etica, basata sulla ricerca di un punto centrale, in cui l'uomo non sia più sottoposto all'antagonismo di due forze contrarie. Questo punto centrale è il cuore dell'universo che va oltre al gioco illusorio dei contrari. La ricerca del principio complementare in sé è il primo passo verso la conciliazione dell'uomo con la sua natura androgina originale. Le pratiche esoteriche situano quindi la finalità dei loro processi al di là dell'antagonismo delle forze, il che non significa giungere alla definizione di un'etica del giusto mezzo. Piuttosto ciò che si delinea è un doppio rapporto pratico nei confronti dei contrari.
In un primo tempo, lo sforzo di liberazione dalle contraddizioni sarà la via dei discepoli; è essa che permette di unire la propria interiorità al cuore dell'universo, evitando in tal modo le conseguenze nefaste di una vita retta dalla legge dell'antipatia e dalla simpatia. E' il tentativo di ritrovare la propria fonte nel Sé. L'altra via, quella dei Maestri, la cui "morale non è quella degli uomini ordinari", consiste nel provocare consapevolmente gli antagonismi per affrettare l'evoluzione o liberare le energie spirituali, soffocate in forme cristallizzate. Si svela in tal modo uno degli atteggiamenti costanti degli iniziati nella Tradizione iniziatica. La scienza dei due principi, nel suo aspetto pratico, conduce i Maestri confermati a usare il male per produrre il bene.
L'interpretazione moralizzante di questo tipo di comportamento molto specifico dei Maestri, un'interpretazione in termini di messa alla prova, di tentazione del discepolo, trascura la dimensione esoterica dell'azione del Maestro, una vera azione magica che fa della prova non già un'occasione per sondare il cuore del discepolo, ma un intervento occulto sulla struttura psichica di quest'ultimo.
La scienza dei due principi va dunque al di là della morale e dei valori di bene e di male, perché si basa su una logica e una pratica della contraddizione.
Satana nel "Libro di Giobbe" non viene contrapposto a Dio. Dio si serve di lui affinché Giobbe cessi di giudicarlo in nome della sua stessa giustizia. Giobbe si pente di aver giudicato i disegni del creatore in base ai criteri del giusto: Dio è giusto anche quando somministra l'ingiustizia, che in realtà altro non è che il mezzo per superare i limiti della buona coscienza. "Il mio orecchio aveva sentito parlare di te. Ma ora il mio occhio ti ha visto." (3) L'orecchio è legato alla giustizia, proprietà di Saturno, ma Saturno è ancora esposto ai trabocchetti dell'orgoglio; bisogna allora spezzare le forme cristallizzate dell'Anziano, per liberare la vita dell'amore, cioè l'umiltà infinita del figlio (Hocma) di fronte al padre.
Due forze contrarie sono dunque necessarie per l'evoluzione: così Mefistofele nel "Secondo Faust" di Goethe (4), così la settima carta dei Tarocchi (5).
La polarità implica dunque la trascendenza di un punto di vista al di là delle opposizioni astrali, situato oltre le contrapposizioni di valori. Il concetto di polarità rappresenta il flusso della vita nei suoi stati contraddittori, della cui razionalità vivente solo una nuova epistemologia della contraddizione potrebbe render conto (6). Ciò non significa tuttavia l'identità totale dei contrari, che altro non è che la nostra attuale incoscienza a identificarli come poli estremi delle catene karmiche. Ciò equivale a scoprire, al di sotto e attraverso le coppie di opposti, non omologabili tra loro (bene-male, uomo-donna, spirito-materia, positivo-negativo) la paziente realizzazione di un disegno che ha scelto come percorso dimostrativo quello della dialettica, nell'ordine dell'essere come in quello del sapere e della vita.

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