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SCHEDA ARTICOLO N. «00143»

CLASSIFICAZIONE: 1
TIPOLOGIA: ESOTERISMO
AUTORE: DIZIONARIO ESOTERICO
TITOLO: TELESMA
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TESTO ARTICOLO

TELESMA.

Il Telesma è, secondo la "Tavoletta di Smeraldo" (1), "la forza forte di tutte le forze". E' la quintessenza presente ovunque nell'universo, che vivifica e giustifica le analogie tra mondi. Se "ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso" è perché tutto proviene dall'Uno, per 'adattamento'. Il Telesma riveste così una tripla dimensione: teofanica, antropologica e cosmologica, come dichiara la triplice affermazione della sua veridicità: "E' vero, senza menzogna, autentico".
In quanto principio spirituale o divino, il Telesma è la vita del Figlio: simboleggia al tempo stesso la luce del mondo, il verbo, il cammino, la verità e la via. In quanto categoria antropologica, esso è l'acqua viva, che sgorga dai centri di energia psichica, in particolare dal centro "hara"; analogo al potere magnetico che conferisce all'uomo il risveglio dei Chakra, esso è l'olio delle sette vergini sagge (plesso solare), la rugiada e il nettare degli dei. Il suo adattamento fisico ne fa l'elemento sottile della natura: l'"azoth" degli alchimisti, l'agente universale o la luce astrale dei Martinisti e di Eliphas Levi.
La conoscenza del Telesma esige simultaneamente la sua ricerca pratica, quindi una triplice iniziazione (2), a immagine di colui che è diventato tre volte Maestro. La separazione del sottile dallo spesso e la coagulazione del volatile si fondano sull'esistenza di due processi che accompagnano la genesi dei mondi: involuzione e condensazione dello spirito, evoluzione e spiritualizzazione della materia. Questi due processi sono tuttavia due strutture sempre attuali dell'universo: "Sale dalla terra al cielo e di nuovo scende sulla terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori". Sul piano spirituale, la separazione del fuoco e della terra corrisponde alla fase dell'idealizzazione, al risveglio della coscienza superiore (dissoluzione della personalità egocentrica, l'Adamo delle scorze); la conversione in terra del Telesma altro non è che la rinascita spirituale che simboleggia il pentagramma fiammeggiante o il Sigillo di Salomone. E' la coagulazione del divino e la rigenerazione dell'uomo in un Corpo di Gloria. Sul piano alchemico, la separazione progressiva del fuoco è contemporanea alla dissoluzione del corpo per l'ottenimento della "materia prima", quindi alla realizzazione dell'Opera al Nero. Una volta effettuata la liberazione dell'agente universale, lo si deve purificare, è la fase liquida, più aerea, dell'Opera al Bianco (le acque mercuriali). Si dovrà poi condensarlo ("coagula"), Opera al Rosso. La pietra filosofale è dunque il miracolo ottenuto a partire dall'adattamento dell'Uno.
Il Telesma è così la chiave dell'universo. Il modello embriogenetico che M. Eliade riconosce nell'alchimia (3) trova qui il suo senso. "Il sole ne è il Padre, la luna la Madre, il vento l'ha portato nel suo ventre, la terra è la sua nutrice." I due principi, maschile e femminile, producono il mercurio filosofale, secondo il simbolismo dei pianeti: Sole + Luna = Mercurio. La croce materializza l'unione: è la terra, la 'nutrice'. Fulcanelli (4) fa osservare che il 'vento' che porta il Telesma nel ventre della terra è rappresentato in alchimia dalla "conchiglia di vimini attribuita al mercurio". Il vento è il "vascello portatore della pietra", ma la sua volatilità è tale che l'acqua viva che esso rappresenta evapora al fuoco. Così il figlio del re e della regina è il 'midollo sostantifico', la quintessenza del mondo, onnipresente in tutti i livelli della creazione.
L'oro, nelle viscere della terra, ne è la cristallizzazione fisica, l'etere newtoniano è il suo veicolo, la luce astrale 'sostiene' la vita psichica. Il Verbo stesso è il principio a esso coestensivo.
I simboli del Telesma sono dunque carichi della stessa funzione sintetica, unitaria: il serpente che morde la coda, l'uroboro; il Caduceo di Ermete; il cerchio e il punto 'operazione del sole'; la bacchetta magica. Si tratta di strutture che rivelano la presenza del Telesma a tutti i livelli della manifestazione dell'uomo, del mondo e del sacro. Ma il Telesma è presente anche nel drago, nel corvo, così come nella lepre, nella colomba, nel pavone e nella fenice. Tutto il bestiario ermeneutico è la storia occulta delle sue metamorfosi, secondo i momenti dell'opera spirituale e fisica in cui la coscienza dell'adepto è riuscita a identificarlo.

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