La voce del Silenzio
- di Helena Petrowna Blavatsky -
(parte quinta)
E questo, o trionfante Yogi, gli uomini chiamano Dhyànà 41), il vero precursore di Samàdhi 42).
Ed ora il tuo sé è perduto nel Sé, Tu lo sei in Te stesso, immerso in QUEL SÉ dal quale da principio fosti irradiato.
Dove è la tua individualità, o Lanu, dove è il Lanu stesso? E' la scintilla perduta nella fiamma, la goccia nell'oceano, il raggio sempre presente divenuto il Tutto, l'eterno splendore.
Ed ora, o Lanu, tu sei l'attore e lo spettatore, l'irradiante e l'irradiazione, la Luce nel Suono, e il Suono nella Luce.
Tu hai conosciuto i cinque impedimenti, o beato. Tu sei il loro vincitore, il Signore del sesto, l'Espositore dei quattro modi di Verità 43). La luce che cade su loro emana da te, che fosti Discepolo, che ora sei Maestro.
E di questi modi di Verità:
Non sei tu passato per la conoscenza di ogni miseria - verità prima?
Non hai tu dominato il re dei Màrà a Tu, alla porta dell'assemblea - seconda verità? 44).
Non hai tu distrutto il peccato alla terza porta, e raggiunto la terza verità?
Non sei tu entrato nel Tau, il Sentiero che conduce alla conoscenza - quarta verità? 45).
Ed ora riposa sotto l'albero Bodhi, che è la perfezione di ogni conoscenza, perché, sappilo, tu sei il Signore di Samàdhi, lo stato di visione infallibile.
Ecco! Tu sei divenuto la Luce, tu sei divenuto il Suono, tu sei il tuo Maestro e il tuo Dio. Tu, Tu stesso sei l'oggetto della tua ricerca: la Voce ininterrotta, che risuona attraverso le eternità, immutabile, libera da peccato, i Sette Suoni nell'uno.
La Voce del Silenzio OM TAT, SAT.
41) Dhyànà è il penultimo stadio su questa terra, a meno che non si diventi un completo Mahatma. Come già si è detto, in questo stato di Ràja Yogi è tuttora spiritualmente cosciente di sé e dell'opera dei suoi principi superiori. Ancora un passo, ed egli sarà sul piano al di là del settimo, o del quarto secondo certe scuole, che, dopo la pratica di Pratyàhàra - esercizio preliminare che ha lo scopo di dominare la mente e i pensieri - contano Dhàràna, Dhyànà e Samàdhi, e comprendono questi tre sotto il nome generico di Sannyama.
42) Samàdhi è lo stato in cui l'asceta perde la coscienza di ogni individualità, compresa la sua. Egli diventa il Tutto.
43) I quattro modi di verità sono nel Buddhismo settentrionale: Ku, sofferenza o miseria; Tu, la riunione delle tentazioni; Mu, la loro distruzione; e Tau, il Sentiero. I «cinque impedimenti» sono la conoscenza della miseria, la verità sulla debolezza umana, le astensioni penose, e l'assoluta necessità della separazione da tutti i vincoli della passione, e perfino del desiderio. Il «Sentiero della Salvezza» è l'ultimo.
44) Alla Porta dell'assemblea sta il re dei Màrà, il Mahà Màra, e tenta di accecare il candidato con il fulgore della sua gemma.
45) Questo è il quarto dei cinque sentieri della rinascita, che conducono tutti gli esseri umani in perpetui stati di dolore e di gioia Questi sentieri non sono che suddivisioni del sentiero unico, quello tracciato dal Karma.
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