L'armonia nella coppia
(di Silvana Khtz)
La relazione di coppia si costruisce con l'attiva collaborazione di entrambe le parti, nella ricerca di una interazione in cui si possa crescere insieme nel reciproco rispetto della differenza. Non è mai troppo tardi per rimettersi in gioco.
Molti di noi sono alla ricerca dell'altra metà, molte sono le ricette proposte per una vita a due duratura. Si può argomentare che ricette univoche non esistano, che ogni coppia e ogni persona è diversa. Certo. Ci sono tuttavia delle indicazioni di base che, se messe in pratica, portano ad un'autentica armonia delle parti nel rispetto di ognuno.
Isabel Allende, in 'Ritratto in seppia', scrive:
"L'amore è un libero contratto che scocca come una scintilla e può concludersi allo stesso modo. Mille pericoli lo minacciano. Se la coppia lo difende può salvarsi, crescere come un albero, e offrire ombra e frutti, ma questo avviene solo se si lotta in due."
Due, un numero che porta troppo spesso a convivenze difficili e burrascose nel tentativo frequente di difendere la propria ragione invece di voler far crescere insieme albero e frutti. Troppo spesso invece di essere due giocatori della stessa squadra, siamo giocatori di squadre diverse, in lotta, l'un contro l'altro armati...
Non ci ricordiamo che già nei Promessi Sposi Manzoni ci ha tolto ogni illusione ed ha sottolineato che ragione e torto sono inscindibili?
E quando anche succedesse che in una determinata situazione abbiamo veramente ragione, cosa ci guadagniamo?
Pensiamoci.
Ci guadagniamo solo la mera soddisfazione di umiliare il nostro partner oggi.
E domani?
Per domani non avremo fatto la differenza, è molto probabile anzi che si ripresenti per noi una situazione di scontro, non certo di armonia.
E che faremo?
O diremo che ormai non c'è più nulla da fare, e cinici e rassegnati magari guarderemo altrove, oppure continueremo con le rivendicazioni e l'ansia e la rabbia.
Luce Irigaray, una filosofa a noi contemporanea, che vive e lavora a Parigi, ha scritto molto sulle differenze, sull'altro, sulla relazione uomo-donna, ma il libro più sublime sul tema della coppia è proprio 'Essere due', del 1993.
Più che un semplice saggio, il volumetto è un intreccio di poesia e riflessioni, un gioco fra modalità comunicative differenti, e, pure, perfettamente combacianti.
"Sarebbe meglio che ognuno provasse a svegliare la propria pelle" sottolinea la pensatrice "Difetta ancora in noi l'ascolto di tale insegnamento, ci manca di coltivarlo insieme. Allora saremmo fiori capaci di aprirsi alla luce del sole, anche dell'amore e di richiuderci nell'intimità del cuore. Saremmo capaci di meravigliarci e di raccoglierci, tutti e due, e in due."
Fin dal titolo questo libro è espressione di un pensiero che, nella coppia, invita a crescere nella differenza, rimanendo altro.
"Essere attenta a te farà tacere il rumore. Nascerà una meraviglia nuova. Tacere per lasciarti parlare, per dare a te la nascita. E anche a noi."
È possibile rinascere in due nella coppia, sperimentare un nuovo modo di vedere le cose, in due. Certo non lo si fa con la bacchetta magica! È importante interrogarsi e voler fare insieme questo salto, fatto di comunicazione e di ascolto. Non è mai tardi per crescere nell'armonia di coppia. Perfino coppie che hanno alle spalle 30-40 anni di matrimonio potranno testimoniare che non c'è età adatta per un tale spostamento di visione e per fare la differenza.
L'unico ingrediente fondamentale è la voglia di rimettersi in gioco e di preservare quanto si è comunque costruito e vissuto insieme.
Alcune volte le coppie possono farcela da sole, più spesso, almeno in un primo tempo, è meglio farsi aiutare da un allenatore che vede dall'esterno i movimenti dei due giocatori e li segue nel percorso di armonizzazione delle diverse tonalità e soprattutto nella messa in pratica delle indicazioni fondamentali.
Ci sono ovviamente anche casi in cui si sceglie di chiudere il rapporto.
La presenza dell'allenatore consente comunque che i due si separino nell'armonia.
I risultati ci sono comunque e sono concreti e strabilianti.
Provare per credere.
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