Tratto da:
Jiddu Krishnamurti. LA RICERCA DELLA FELICITA'.
Traduzione di VINCENZO VERGIANI.
XIV
Avete mai provato a star seduti a occhi chiusi, nella calma più assoluta, a osservare il movimento del vostro pensiero? Avete mai osservato la vostra mente all'opera - o meglio, la vostra mente ha mai osservato se stessa all'opera, giusto per vedere quali sono i vostri pensieri e sentimenti, come guardate gli alberi, i fiori, gli uccelli, la gente, come rispondete ai suggerimenti o reagite alle nuove idee?
Lo avete mai fatto? Se la risposta negativa, vi siete persi un'esperienza notevole. Sapere come funziona la propria mente un fine essenziale dell'educazione. Se non sapete come reagisce la vostra mente, se la vostra mente non consapevole delle proprie attività, non potete effettivamente comprendere che cos'è la società, poichè la mente parte della società, anzi, è la società. Le vostre reazioni, le vostre credenze, la vostra frequentazione del tempio, gli abiti che indossate, le cose che fate e non fate, ciò che pensate - la società fatta di tutto ciò, è la replica di quello che accade nella vostra mente. Dunque, la vostra mente non è separata dalla società, non si distingue dalla vostra cultura, dalla vostra religione, dalle varie divisioni di classe, dalle ambizioni e dai conflitti della maggioranza della gente. Tutto questo è la società e voi ne siete parte. Non esiste un "voi" separato dalla società.
Orbene, la società cerca sempre di controllare, forgiare, plasmare il modo di pensare dei giovani. Dal momento in cui nascete e cominciate a recepire impressioni del mondo, vostro padre e vostra madre sono costantemente occupati a dirvi cosa fare e cosa non fare, in cosa credere e in cosa non credere; vi dicono che Dio esiste, oppure che Dio non esiste, ma esiste lo Stato e che un dittatore ne è il profeta. A partire dall'infanzia vi instillano dentro queste cose, il che significa che la vostra mente - che è molto giovane, impressionabile, indagatrice, curiosa di conoscere, desiderosa di scoprire - viene poco a poco imbrigliata, condizionata, plasmata, in maniera tale da farvi inserire nello schema di una determinata società ed evitare che diventiate dei rivoluzionari.
Dal momento che l'abitudine a pensare in maniera schematizzata è già stata instillata in voi, anche se vi "ribellate", sempre all'interno di quel determinato schema sociale. E' come quando i carcerati protestano per avere cibo e servizi migliori - ma pur sempre all'interno della prigione.
Quando cercate Dio, o provate a capire quale può essere un governo giusto, ci si situa comunque all'interno dello schema della società, che dice: "Questo vero e quello falso, questo bene e quello male, questo è il leader giusto, queste persone sono dei santi". Così, la vostra rivolta, proprio come la cosiddetta rivoluzione fatta da persone ambiziose e intelligenti, sempre vincolata al passato. Quella non è una rivolta, non è vera rivoluzione: semplicemente una forma più elevata di attività, una lotta più valorosa all'interno dello schema sociale. Ma la vera rivolta, la vera rivoluzione, consiste nel distaccarsi dallo schema e indagare al di fuori di esso.
Vedete, tutti i riformatori - non importa chi siano - si preoccupano soltanto di migliorare le condizioni all'interno della prigione. Non vi dicono mai di non adeguarvi, non vi dicono mai: "Aprite un varco nelle mura della tradizione e dell'autorità, scrollatevi di dosso i condizionamenti che limitano la mente".
Quella è vera educazione: non semplicemente chiedervi di superare esami per i quali vi siete riempiti la testa di nozioni, o mettere per iscritto cose che avete imparato a memoria, bensì aiutarvi a vedere le mura di questa prigione in cui è rinchiusa la mente. La società ci influenza tutti, plasma costantemente il nostro pensiero, e, poco a poco, la pressione esterna esercitata dalla società si traduce in pressione interiore; ma, per quanto penetri in profondità, resta comunque esterna, e non esiste in effetti una vera interiorità fin quando non si spezza tale condizionamento. Dovete conoscere ciò che pensate e sapere se pensate da indù, da musulmano o da cristiano, ossia nei termini della religione a cui il caso vuole che apparteniate. Dovete essere consapevoli di ciò in cui credete o non credete. Tutto ciò costituisce lo schema della società e, a meno che non diventiate consapevoli di tale schema e ve ne distacchiate, continuate a esserne prigionieri, anche se pensate di essere liberi.
Ma, vedete, la maggior parte di noi non vuole altro che una rivolta all'interno della prigione: cibo migliore, un po' più di luce, una finestra più grande che ci consenta di vedere una fetta maggiore di cielo. Discutiamo se sia giusto o meno che il fuoricasta entri nel tempio; vogliamo abolire il predominio di una certa casta, e così facendo ne creiamo un'altra, una casta "superiore"; in tal modo restiamo prigionieri, e in prigione non esiste libertà. La libertà si trova fuori dalle mura, fuori dallo schema della società; ma, per essere liberi da quello schema dovete comprenderne interamente i contenuti, ossia comprendere la vostra stessa mente. E' la mente che ha creato la civiltà attuale, questa cultura o società legata alla tradizione; se non avete tale comprensione della vostra mente, il semplice fatto di ribellarvi, in quanto comunisti, socialisti o quel che sia, non significa molto. Ecco perchè è Così importante conoscere se stessi, avere consapevolezza delle proprie attività, dei propri pensieri e sentimenti; e questa è la vera educazione, non è così? Solo quando si è pienamente consapevoli di sè, la mente diventa realmente sensibile e vigile.
Provateci: non prima, o poi, in un futuro vago e remoto, ma domani, o magari oggi stesso. Se ci sono troppe persone nella vostra stanza, se la vostra casa è piena di gente, allora andate da qualche parte da soli, sedetevi sotto un albero, o sulla riva di un fiume e osservate con calma come funziona la vostra mente. Non correggetela, non dite "Questo è giusto, questo è sbagliato", ma limitatevi a guardarla come si guarda un film. Quando andate al cinema, non prendete parte al film; gli attori e le attrici recitano, voi guardate soltanto. Allo stesso modo, guardate come lavora la vostra mente. E' davvero molto interessante, molto pi interessante di qualunque film, poichè la mente è il precipitato del mondo intero e contiene tutto ciò che gli esseri umani hanno vissuto.
Capite? La vostra mente è l'umanità intera, e quando percepirete questo, proverete un'immensa compassione. Da tale comprensione deriva una grande capacità d'amare; e allora, vedendo cose belle, saprete davvero cos'è la bellezza.
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