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SCHEDA ARTICOLO N. «00401»

CLASSIFICAZIONE: 3
TIPOLOGIA: YOGA
AUTORE: SAI BABA
TITOLO: SAI BABA, PASSI DAL DISCORSO DEL 16 APRILE 1998
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TESTO ARTICOLO

Sai Baba: passi dal Discorso del 16.04.1998
Dio è Verità. Laddove si manifesta un'incarnazione di Dio, la Rettitudine
> è
> fiorente. La vita e la condizione umana sono costituite dall'unione tra la
> Verità e la Rettitudine.
> L'uomo d'oggi non riesce a riconoscere la propria natura; senza
> riconoscere
> la propria natura umana, come può sperare di riconoscere la propria
> divinità? Dunque, ognuno dovrebbe cominciare dallo studio appropriato
> della
> natura umana.
>
> L'uomo non è un essere pieno di negatività quali la collera, la lussuria,
> l'avidità, l'avarizia, ecc. No, l'uomo vero è un essere sempre equanime,
> puro, integro, disinteressato, poiché Dio risiede nel suo cuore. Ogni uomo
> possiede un Cuore spirituale, Hridaya. Così Dio è intimo ad ognuno,
> talmente
> intimo a ciascuno di noi che non possiamo prenderlo in considerazione da
> un
> punto di vista ristretto e limitato. In effetti, quando vi riempite
> dell'idea che Dio è in voi, nella vostra mente non vi è più spazio per i
> pensieri negativi.
>
> ...Questo Cuore spirituale è una sedia monoposto. Non è un divano, né una
> sedia musicale occupabile, a turno, da più persone. Questa sedia è solo
> per
> Dio.
> Quando preghiamo Dio con il carico di tutti i nostri desideri fisici,
> mondani e miserevoli, abbassiamo Dio ad un livello meschino.
> Quando, al contrario, avremo acquisito degli atteggiamenti interiori di
> positività, allora saremo destinati ad avere successo nella vita e
> raccoglieremo felicità e fortuna a piene mani.
>
> Dio ci fa conoscere numerose
> storie eroiche che ci illustrano il principio della Verità. Se le storie
> moderne seguono i meandri dei nostri capricci e della nostra
> immaginazione,
> la storia di origine orientale illustra sempre il principio dell'Amore
> divino. Dovremmo cercare di ben comprendere la dimensione di questo Amore.
>
> Come arrivarci? Tramite le penitenze, la ripetizione del Nome divino o la
> meditazione? No! Nessuno di questi mezzi vi ci potrà condurre. Esse sono
> solo pratiche spirituali esteriori e negative. La vera pratica spirituale
> è
> conoscere la propria natura.
>
> "Io non sono il corpo, non sono i sensi, non sono l'intelletto!" Ogni uomo
> dovrebbe riuscire a riconoscere, in tutta coscienza, di essere
> essenzialmente divino. A causa delle tendenze accumulate nel corso delle
> precedenti esistenze, l'uomo si è fissato nell'identificazione con il
> proprio corpo ed ha finito col pensare di essere quel corpo.
> Certamente il corpo è necessario, ma è simile ad una macchina e la sua
> polarità è negativa; è un semplice strumento.
>
> Dovremmo avere le idee ben chiare a questo riguardo e vedere il corpo, la
> mente e l'intelletto solo come strumenti. Che follia! Come possiamo
> identificare il nostro Sé con questi strumenti? Voi agite in questo mondo
> grazie al vostro corpo; dunque esso è necessario ed occorre anche averne
> cura per poter compiere il proprio lavoro. Noi siamo responsabili della
> buona condizione del corpo.
>
> Quanto alla mente, essa è di natura instabile. Non è mai ferma; al
> contrario, è in perpetuo movimento ed è capace di passare, in un istante,
> dalla depressione alla gioia.
> Poiché non riusciamo a comprendere le tendenze del nostro meccanismo
> mentale, ci identifichiamo con la mente stessa. Il corpo, i sensi, la
> mente
> e l'intelletto ci appartengono, ma non dobbiamo identificarci con essi. In
> effetti, tutto ciò è materia, ma non è il vero "Sé".
>
> Cercate di capire i meccanismi della mente e diventatene i padroni; capite
> correttamente la materia: voi ne siete i padroni. Rinforzate in voi la
> sicurezza che nasce dal fatto di essere il padrone. Voi siete "il padrone
> di
> ogni cosa". Dal momento in cui fisserete in voi la convinzione di essere
> il
> padrone, l'attaccamento al corpo diminuirà.
>
> Senza dubbio, il corpo è importante; esso è il tempio di Dio. Noi dobbiamo
> agire in questo mondo basandoci sulla ferma convinzione che questo corpo è
> il tempio di Dio.
> Perché Dio ci ha concesso il corpo? Una moltitudine di esseri lo
> possiedono.
> Alcuni hanno un corpo debole; molti sono afflitti da malattie, altri
> ancora
> sono privi di energia.
> Quando disponiamo di un corpo sano e vigoroso, possiamo servire il nostro
> Sé
> e tutto il consorzio umano. Il corpo ci è stato donato per servire gli
> altri
> e non per servire i nostri interessi. È dunque molto importante servire
> gli
> altri.
>
> A mano a mano che pratichiamo il servizio, tutti gli ostacoli sul cammino
> si
> dissolvono.
> Che cosa significa servizio? Servizio vuol dire che tutte le attività
> debbono essere compiute nel Dharma, nella Rettitudine. Che cos'è il
> Dharma?
> Il corretto studio del genere umano è lo studio dell'uomo. Ecco che cos'è
> il
> Dharma!
>
> Che cosa si intende per "corretto studio"? Significa che pensieri, parole
> e
> azioni debbono essere in armonia; l'unità di questa triade è Dharma. Con
> tale Dharma, dovremmo avere la determinazione di pensiero, compiere azioni
> positive, evitare le parole scorrette o le bugie e vivere tutta la vita in
> modo sacro. Allora diventerete Dio.
>
> Non riuscirete mai nella vostra impresa se considererete le divine
> disposizioni interiori come negative e, al contrario, i pensieri mondani
> come positivi. Positivo è tutto ciò che è sacro, benevolo, divino.
>
> Voi siete convinti di amare Dio. È possibile che voi Lo amiate, ma
> occorrerebbe chiedersi se Dio ci ami o no. Quando spedite una lettera
> raccomandata ad un amico, come saprete se egli l'ha ricevuta? Lo saprete
> quando l'avviso di ricezione vi ritornerà. È possibile che voi amiate Dio;
> ma di che tipo d'amore si tratta? È un amore ancora negativo, pieno di
> desideri. Quale tipo di emozioni nasconde? Non siete in grado di
> rendervene
> conto.
> Voi pensate di amare; sì, ma dovreste avere la certezza che state
> sperimentando l'Amore divino.
>
> Tutta la natura è un grande specchio e l'individuo è un riflesso in esso.
> L'uomo può effettivamente constatare che tutto ciò che fa non è altro che
> un
> semplice riflesso nello specchio della natura. Quando capirete ciò e
> percepirete il riflesso, allora avrete la convinzione che Dio vi ama.
>
> Possiamo quindi dedurre che il mondo intero si esprime come
> reazione-riflesso-eco. In effetti, il mondo ha in realtà solo una forma e
> non una moltitudine. Le nazioni, similmente agli esseri umani, non sono
> separate. Certamente i nomi e le forme cambiano, ma il Principio dell'Âtma
> è
> Uno e unico. Dovremmo sforzarci di capire chiaramente questo principio
> atmico.
>
> Ai giorni nostri, ogni uomo alimenta pensieri negativi paralleli alle
> reazioni esterne. Di fatto, occorrerebbe sapere ciò che è bene per noi,
> bene
> per gli altri, bene per la comunità intera. Ciò che costituisce il bene
> generale rappresenta la legge fondamentale della natura. Noi dovremmo
> conoscere il principio del Dharma ed entrare in contatto con il Sé.
>
> I paesi possono essere diversi, i nomi possono cambiare, gli individui
> possono sembrare separati, ma la fame e la sete sono comuni a tutti gli
> uomini. La nascita e la morte sono identiche per tutti. Queste sono
> caratteristiche comuni a tutti. Quando avremo ben capito questo principio
> fondamentale, non attribuiremo più nessuna importanza alle differenze
> apparenti.
>
> Ogni uomo prova necessariamente la fame e la sete. Un povero calmerà la
> fame
> mangiando i resti che gli verranno dati; un ricco soddisferà il proprio
> appetito mangiando cibi raffinati. Il nutrimento probabilmente sarà
> diverso,
> ma la fame nei due casi è identica.
>
> Alcune persone sono sofferenti e molti si fanno ricoverare. Ad ogni
> paziente
> il medico prescrive una dieta specifica. Per esempio, i diabetici non
> possono consumare alimenti che contengono zucchero. Perché? Perché essi
> hanno già troppo zucchero nel sangue. Ma la dieta non è sufficiente;
> poiché
> essi soffrono di una malattia, dovranno anche ricevere la cura adeguata.
>
> Il mondo intero è un grande ospedale. Ognuno soffre di una diversa
> malattia.
> Perché tanta sofferenza? Le malattie fisiche sono piuttosto rare; in
> effetti
> la grande maggioranza dei problemi di salute è sempre più d'origine
> psicologica.
>
> I tre quarti delle malattie esistenti nel mondo sono fondamentalmente di
> natura psicologica. Qual è la soluzione? Pensare costantemente a Dio.
> Questo
> è il rimedio! Non dovreste in nessun caso scegliere il sentiero della
> dualità che fa credere che Dio sia separato da voi e che dovete
> raggiungerLo.
>
> Se seguiamo il sentiero della dualità, dobbiamo avere ben chiaro in testa
> che l'uomo dalla mente duale è mezzo cieco. Noi siamo in una semioscurità.
> No, no! Tutto è Uno: la Verità è unica, non duale.
>
> Coltiviamo questo principio di Verità con sempre maggior intensità. Per
> mezzo della pratica, possiamo tuffarci nella coscienza dell'Unità
> attraverso
> la diversità. Colui che pensa in termini di unità è un uomo autentico.
>
> Per contro, colui che vede solo la diversità ha in sé tre nature
> associate:
> la natura animale, la natura umana, la natura divina. La natura umana è
> infatti la Divinità allo stato latente.
>
> In noi non dovrebbe esistere nessuna caratteristica animale, neppure la
> sua
> ombra. Ad ogni costo, dobbiamo rigettare i pensieri di tipo animale che
> sorgono in noi. Gli uomini e gli animali hanno delle caratteristiche
> diverse; dobbiamo conoscere bene ciò che li distingue. Le caratteristiche
> animali si riconoscono dal fatto che esse esprimono odio, gelosia,
> collera,
> lussuria, avidità, ecc., e si ritrovano anche in certi uomini.
>
> L'uomo che possiede le caratteristiche umane e divine non presenterà mai
> tali aspetti negativi; egli sarà sempre gioioso, sereno, pacifico, pieno
> d'amore divino e la sua adesione alla Verità sarà costante. È importante
> proteggere ed alimentare le nostre qualità umane, altrimenti la nostra
> ricerca spirituale non darà profitti e non raggiungerà mai la conoscenza
> della Divinità.
>
> Per questo l'autoanalisi è di primaria importanza. Chiedetevi dunque "Sono
> un uomo o un animale?" Rispondete onestamente a questa domanda.
> Dichiarare che siete degli esseri umani, non è altro che una mezza verità.
> Qual è l'altra metà di questa verità? "Io non sono un animale!"...

> (Sai Baba: Discorso del 16.04.1998)

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