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SCHEDA ARTICOLO N. «00474»

CLASSIFICAZIONE: 5
TIPOLOGIA: AFFINE
AUTORE: FRIGOLI D.
TITOLO: IL CORPO E L'ANIMA - ITINERARI DEL SIMBOLO: INTRODUZIONE ALL'ECOBIOPSICOLOGIA
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TESTO ARTICOLO

Il corpo e l'anima - Itinerari del simbolo
Introduzione all'Ecobiopsicologia
di D. Frigoli
Ed. Sapere, Padova, 1999

Attraverso una discussione dei principi della psicoanalisi e seguendo gli ultimi sviluppi delle Scienze della Complessità, l'Autore propone una lettura
dell'Uomo e della Natura come aspetti unificati da un unico centro: l'archetipo del Sé.
In quest'opera il corpo e la mente, la materia e la psiche, sempre in bilico fra ragione scientifica e fenomenologia dell'immaginario, ritrovano la loro
dimensione reale come aspetti di un'attività archetipica aperta anche all'integrazione dell'anima. Nel mondo (eco) è implicito un ordine che si ritrova
nell'evoluzione del corpo dell'uomo (bios) e nella storia dei suoi sogni e dei suoi miti (psiche) per comporre, grazie all'Ecobiopsicologia, quell'harmonia
mundi che vuole il microcosmo analogo al macrocosmo.

INDICE
1. La Weltanschauung del 3° Millennio. La psicoanalisi freudiana fra grandezze e dilemmi (La nascita della psicoanalisi; Freud e l'inconscio; La Weltanschauung
freudiana e i suoi limiti).
2. La prospettiva esistenziale della Psicologia Analitica junghiana (L'inconscio in Jung; La libido come energia psichica; Il complesso; Archetipi; La terapia
e l'individuazione; Jung e la cultura).
3. L'enigma del corpo (Il corpo diviso; Il corpo nelle tradizioni orientali; Wu-Hsing, la regola della vita; La Medicina Ayurvedica).
4. La scienza e l'indivisibilità del tutto (Il metodo scientifico; La fisica quantistica e relativistica; L'indecidibilità di Gdel; Il paradosso della
fisica quantistica e il Teorema di Bell; La rivoluzione scientifica del '900 e il caos; La nuova geometria: i frattali; L'organismo vivente come sistema
complesso; La nuova visione dell'uomo).
5. L'Uomo e i suoi archetipi (Il metodo "circolare" e "sincronico"; Il modello del continuum materia-psiche; Il Sé come centro del continuum; Il Sé e l'individuazione;
L'archetipo e le sue leggi; Il rito e il mito; Il modello unitario e la malattia; Le potenzialità del modello unitario; Lo sviluppo della coscienza).
6. Il Sé psicosomatico e l'Ecobiopsicologia (Lo spazio mentale e la sua "curvatura"; La formazione degli organi; Il continuum corpo-universo; L'Ecobiopsicologia).
7. La Complessità e il Simbolo (L'analogia e le sue caratteristiche; L'analogia vitale; L'analogia e l'inconscio; Simbolo e analogia; Simbolo ed entropia;
L'ermeneutica e i simboli; Simbolo e intuizione).
8. Oltre la Sincronicità: le Metamorfosi della coscienza umana (Il Sé psicosomatico e il suo progetto; Neg-entropia del Sé; Il Sé e l'Illuminazione; Il
Sé e la Sezione Aurea).
9. Riflessioni conclusive (La sofferenza eroica; La crisi della psicologia del profondo; Il dilemma della psicoterapia; La nuova domanda di terapia: l'Olismo;
Il modello archetipico; L'approccio ecobiopsicologico; Il Sé psicosomatico e le sue prospettive; Il Sé psicosomatico e la sincronicità).

[Brano tratto dal libro]

Con il modello dell'ecobiopsicologia, l'ordinamento analogico del microcosmo con il macrocosmo, si fa concreto come oggetto di studio scientifico, senza
perdere quella spontaneità e creatività proprie dell'elemento individuale necessario ad interpretare la relazione micro-macrocosmica. Se lo psicosoma dell'uomo
è la sintesi operativa e concreta delle grandi leggi analogiche dell'universo, lo studio di esso, condotto secondo le regole del simbolo e della sincronicità
degli eventi psicosomatici, ci aprirà la mente alla dimensione conoscitiva dell'archetipo del Sé. Se, come ci ricordano i filosofi neoplatonici, in primo
luogo c'è l'unità delle cose per cui ogni cosa è in armonia con se stessa, è costituita da se stessa, e aderisce a se stessa, e in secondo luogo, c'è l'unità
per cui una creatura è unita con le altre, e tutte le parti del mondo costituiscono un unico mondo: allora, conoscendo l'armonia segreta dell'essere umano,
si entrerà in risonanza con l'anima mundi collettiva.

Come abbiamo affermato in accordo con gli studi più recenti della scienza, ogni nostra molecola, ogni nostra cellula, organo od apparato, funziona sulla
base di precisi eventi sincronici fra loro, e connessi analogicamente al mondo esterno, costruendo un modello di complessità così vasto che è tenuto assieme
dalla funzione archetipica del Sé. Sul piano della nostra vita psichica gli eventi sincronici sono assai rari, e si verificano nei momenti di abaissement
du niveau mental, quando si dà spazio all'aumentata carica energetica dell'archetipo e alla sua numinosità. Se però proviamo ad immergerci con la nostra
coscienza, nel centro del funzionamento del nostro corpo, allora non potrà non sorprenderci l'osservazione che tutto in noi sul piano fisiologico, dalla
cellula all'organo, risuona come un immenso evento sincronico. Anzi, diremo di più, quegli eventi psichici e comportamentali che la psiche dell'Io registra
come sincronici, altro non sono che la messa in risonanza sul piano esteriore della vita, di un momento parziale dell'harmonia mundi dell'"infrarosso"
corporeo che attiva le analoghe imago psicologiche e relazionali, con l'effetto finale di un evento "percepibile" dai sensi, ma originato da una armonia
biologica che ci sfugge. Queste conclusioni ci portano ad affermare che nel modello dell'Unus Mundus esistono connessioni inscindibili fra gli eventi del
mondo fisico e naturale e della sua storia filogenetica, con i corrispettivi aspetti sedimentati nel corpo dell'uomo come funzioni e le manifestazioni
simmetriche della psiche, tali da costituire una totalità dinamica retta dal Sé psicosomatico.

I singoli momenti di questa relazione complessa micro-macrocosmica sono per la normale coscienza egoica eventi che si succedono in modo inconsapevole, anche
se la loro sincronicità di relazione può essere intuita mettendosi nella prospettiva centrale del Sé psicosomatico. Tuttavia, studiando questa relazione
sincronica con il metodo analogico e simbolico del modello eco-biopsicologico, è possibile accedere, seppur per frammenti, alla conoscenza del modo di
funzionamento del Sé psicosomatico e dunque delle relazioni che esso intrattiene con il mondo micro-macrocosmico, visti come rappresentazione concreta
spazio-temporale dell'atemporalità dell'archetipo dell'ordine. In questo senso, tutti gli avvenimenti esistenziali della vita dell'uomo, così come la storia
del mondo, si troverebbero fra loro legati da due tipi di connessioni fondamentalmente diverse; in primo luogo avremmo la connessione oggettiva, legata
al criterio causale come modello descrittivo della realtà, e in secondo luogo dovremmo tenere presente la connessione soggettiva, che ha valore solo per
l'individuo che la esperisce, e che è soggettiva come i suoi sogni il cui contenuto - nel dispiegarsi - è determinato da una necessità nel modo stesso
in cui le scene di un dramma sono determinate dalla trama del poeta.

Che entrambi i tipi di connessione esistano simultaneamente e che lo stesso avvenimento, sebbene sia un anello di due catene simultaneamente diverse, ciò
nonostante si adatti con precisione ad entrambe - facendo sì che il destino di un individuo inevitabilmente si intersechi al destino di un altro individuo,
determinando così la possibilità che ciascuno sia l'eroe del proprio dramma pur comparendo simultaneamente come comparsa in un dramma altrui - tutto ciò
va oltre le nostre capacità di comprensione e si può soltanto ritenerlo possibile in virtù dell'accettazione che una grande meravigliosa armonia prestabilita
regoli il divenire del mondo e dei suoi protagonisti.

In altre parole si tratta di pensare la Vita e i suoi multiformi eventi come il prodotto di un grande sogno, sognato da quell'unico soggetto che è la Volontà
di vivere dell'archetipo del Sé, tale per cui tutte le sue personae lo possono sognare insieme a lui, in una contemporaneità reciprocamente armonizzata
e connessa. Nel Sé psicosomatico, centro ideale la cui circonferenza non ha confini e il cui centro non risiede in nessun luogo particolare, si riassume
così tutta la magia di un sogno che condensa le nostre idee di eternità e immortalità, e forse anche quella "scienza nuova" capace di rivisitare il corpo
e la sua storia come tempio di un'anima a noi non più sconosciuta.

Edizioni "Sapere", Padova 1999.
Collana editoriale "Scienze della Terapia", diretta da Ivano Spano e Diego Frigoli.

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