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SCHEDA ARTICOLO N. «00638»

CLASSIFICAZIONE: 2
TIPOLOGIA: BUDDISMO
AUTORE: DALAI LAMA
TITOLO: IL TESTO INTEGRALE DELLA "LECTIO MAGISTRALIS" DEL XIV DALAI LAMA ALL'UNIVERSITA' ROMA 3
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TESTO ARTICOLO

IL TESTO INTEGRALE DELLA " LECTIO MAGISTRALIS " DEL XIV DALAI LAMA ALL'UNIVERSITA' ROMA 3

(Luciano Minerva)

Sono molto onorato di ricevere questa laurea ad honorem in biologia. Naturalmente tutti sanno che non sono un biologo, la mia conoscenza è molto limitata,
ma sono convinto che la biologia sia molto importante.

Spesso spiego che ci sono qualità positive nell'essere umano come l'affetto, la compassione. Credo che il fattore biologico sia il fattore chiave, fin dal
momento in cui veniamo al mondo... credo che l'origine della filosofia sia nella mente, ma grazie alla biologia ed al fattore biologico sviluppiamo immediatamente
il sentimento della vicinanza verso la madre.

Dipendiamo completamente dalla madre. Fino a quando siamo tra le sue braccia ci sentiamo felici e al sicuro, ma non appena viene separato dalla madre il
bambino piange. Questi sono fattori biologici, perché noi abbiamo bisogno di una sorta di emozione che ci avvicini. Volevo fare una domanda agli scienziati,
anzi la faccio adesso, sulle tartarughe o sulle farfalle. Generalmente la madre depone le uova e poi li lascia, va via e i piccoli devono vedersela da
soli. Per natura la madre non ha la responsabilità dei propri piccoli, nè sente verso di loro un senso del dovere. Per questo non credo che i cuccioli
di tartaruga o le crisalidi, se vengono rimessi insieme alle loro madri, abbiano la capacità di mostrare affetto reciproco . Non lo credo.

Nel caso dei mammiferi e degli uccelli invece la sopravvivenza dipende totalmente dalla cura degli altri. Prendersi cura dei propri piccoli è dovuto proprio
al fattore biologico. Credo sia un sentimento, una sensazione che si può sviluppare e spesso cerco di utilizzare questo fattore per conoscere e capire
meglio l'importanza della compassione. Io uso spesso questo fattore biologico e per questo forse merito di ricevere questa laurea ad honorem. ... non lo
so.

Comunque sono estremamente felice del fatto che tutti gli oratori abbiano sottolineato il fatto che questo lavoro non appartiene solo a me, ma è stato svolto
da un gruppo di persone di cui fanno parte alcuni scienziati, alcuni buddisti compreso me, naturalmente. A questo studio abbiamo dedicato gli ultimi 20
anni.

Gli obiettivi del nostro lavoro sono due. Il primo è semplicemente quello di ampliare la conoscenza umana in diversi campi. La scienza moderna sembra fin
qui in grado di studiare le cose che si possono calcolare e misurare. La mente e la coscienza non possono essere misurate, ma queste appartengono ad un
campo molto diverso.

Ma intanto le emozioni sono sempre presenti, anche i nostri scienziati le usano e le provano; quindi, per espandere la conoscenza umana in tutti i campi,
ho capito che c'era bisogno di una cooperazione tra la scienza moderna e quello che io chiamerei l'antico pensiero indiano, non solo il buddismo, ma anche
l'induismo. Queste filosofie spesso spiegano la mente e le emozioni e sia l'induismo sia il buddismo sono alla base di yoga o meditazione, che oggi sono
diffuse. Ho pensato che queste filosofie sarebbero state utili e che una maggiore interazione avrebbe fatto nascere nuove idee, nuove prospettive. Questo
era il primo obiettivo, che rimane a un livello accademico.

Ora l'altra cosa. Nonostante l'alto grado di sviluppo delle scienze e della tecnologia, la società umana soffre ancora di molti problemi emotivi. Per risolvere
questi problemi non ci possiamo affidare alle medicine o esclusivamente a degli strumenti esterni. Sento che questi non sono completi. Molti problemi emotivi
non nascono necessariamente da elementi fisici, ma piuttosto nascono nella nostra mente. A volte creiamo delle emozioni particolari e la soluzione va cercata
all'interno di quella stessa sensazione. Per questo l'antica tradizione indiana di conoscenza della mente e delle emozioni può essere utile nel trovare
un qualche rimedio ai problemi emotivi, ma se prendiamo questo metodo, l'antica tradizione religiosa o le citazioni, se ci affidiamo alla citazioni, questo
non è sufficiente. Dobbiamo esaminare, sperimentare e indagare con metodo scientifico. Io di solito definisco questo metodo come etica laica, che non si
basa su un credo religioso o su insegnamenti che si trovano nei libri o vengono impartiti dagli insegnanti, ma piuttosto è una conoscenza che viene dall'indagine,
dalla sperimentazione che riguarda gli scienziati. Sento che questo è utile alla gente comune. Quindi c'è un altro obiettivo, che è quello di trovare delle
soluzioni ai nostri problemi emotivi attraverso quelle tradizioni antiche che interagiscono con la scienza moderna. Questo è il secondo obiettivo.

Credo davvero che questa laurea ad honorem sia una sorta di riconoscimento del nostro lavoro e questa laurea viene da un'università che si trova a Roma,
non l'università più antica, ma il luogo è molto importante. Qui, già migliaia di anni fa il pensiero filosofico era molto avanzato e si vede dalle mura
degli edifici che sono molto antiche. Questo è un luogo molto antico, ricco di pensiero e credo che sia davvero il posto giusto per ricevere una laurea
ad honorem, una università che si trova a Roma. Lo apprezzo molto.

A questo punto non so più cosa dire.

Potrei aggiungere una cosa, nei sistemi di istruzione moderni, e questo non lo penso solo io, ma anche molti amici hanno la stessa opinione sull'educazione
moderna cosiddetta educazione occidentale, c'è una attenzione quasi esclusiva al cervello e alla conoscenza, ma non si presta abbastanza attenzione all'etica.

Vorrei sfruttare questa occasione per esortarvi a coltivare meglio il vostro cuore, non necessariamente attraverso la preghiera e la meditazione, ma attraverso
il ragionamento che deve avvenire sulla base delle scoperte scientifiche. Un cuore più compassionevole, le funzioni cerebrali più efficaci: con questi
elementi si può vedere la realtà con più chiarezza. Le nostre menti a volte sono confuse e non riescono a vedere la realtà nel modo giusto. Avere una mente
limpida è essenziale per conoscere meglio la realtà. Normalmente questa viene definita oggettiva, ma non importa come la chiamiamo. Questo è davvero importante:
per conoscere bene la realtà è essenziale essere pienamente oggettivi.

La seconda cosa è avere una mente compassionevole. Gli scienziati cominciano a scoprire cose nuove sulla nostra mente che sono importanti per difendere
e rafforzare il sistema umano. Emozioni come la paura e la rabbia indeboliscono il sistema umano, quindi anche dal punto di vista della salute, la compassione
è un elemento importante.

La compassione non deve essere considerata materia religiosa ma uno degli ingredienti importanti per una vita felice.
Questa è l'etica laica di cui parlavo prima. Laico non significa rifiuto della religione o della fede, ma laico secondo il pensiero indiano significa rispetto
di tutte le religioni e anche rispetto di coloro che non credono. Tutti devono essere trattati come fratelli e sorelle.

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