Buona sera! oggi è Mercoledì 1 Maggio 2024 ore 23 : 44 - Visite 1480984 -

BENVENUTI SUL SITO WWW.ECROS.IT
Logo di Ecros.it con scritta a fuoco
divisore giallo animato
TestataYoga-510x151.jpg
MENU NAVIGAZIONE
SPAZIATORE bianco
Lineablu

SEZIONE: « ARCHIVIO ARTICOLI »

Lineablu
SPAZIATORE bianco

SCHEDA ARTICOLO N. «00906»

CLASSIFICAZIONE: 4
TIPOLOGIA: CONGENERE
AUTORE: VARI AUTORI
TITOLO: IL POTERE DEL PENSIERO
SPAZIATORE bianco

TESTO ARTICOLO

IL POTERE DEL PENSIERO
(autori: vedere bibliografia a fondo pagina)
fonte: lista sadhana

- Vita e circolazione dei pensieri (1) -

Se almeno la scienza ufficiale si decidesse ad approfondire una questione
così importante come quella del pensiero! Invece no, per il momento fabbrica
missili e bombe... Tuttavia so per certo che alcuni ricercatori negli Stati
Uniti e nell'Unione Sovietica si sono dedicati al pro­blema della telepatia.
Vediamo soltanto uno degli esperimenti americani in questo campo. Erano
state scelte due persone dotate di facoltà mediani­che: una doveva inviare
dei messaggi col pensiero e l'altra doveva captarli.

La persona "emittente" era sorvegliata a Washington da una commissione di
esperti che erano presenti per verificare e controllare; tutti i messaggi
che inviava venivano annotati e rinchiusi in una cassaforte, affinché non ci
fossero frodi. La persona "ricevente" era stata condotta a bordo di un
sottomarino nell'O­ceano Pacifico, dunque a migliaia di chilometri di
distanza e a una grande profondità. Questa doveva annotare i messaggi che
riceveva ed era pure sorvegliata da una commissione che custodiva in una
cassaforte tutto ciò che la persona scriveva. Quando poi si è fatto il
confronto fra i messaggi inviati e quelli ricevuti, si è potuto con­statare
una minima percentuale di errori.

Quell'esperienza ha dimostrato che l'uomo è capace di proiettare delle onde
molto lontano nello spazio. Non si sa ancora fin dove quelle onde possano
arrivare, così come non si conosce la distanza percorsa dai raggi del sole o
da una qualunque stella, dal momento che i raggi di un astro spento da
millenni continuano a percorrere lo spazio.

Accade la stessa cosa col pensiero umano: i nostri pensieri sono i raggi di
un sole che è il nostro spirito. Il sole proietta una quintes­senza di
un'eccezionale potenza che i suoi raggi - come dei vagoncini carichi di
viveri e di tesori - trasportano molto lontano nello spazio. E il nostro
spirito, come il sole, invia i suoi raggi, i pensieri, che trasportano il
bene o il male di cui sono carichi.

L'esperimento di cui si è parlato dimostra anche che mentre i raggi X, alfa,
beta o gamma, di fronte all'acqua si arrestano, il pensiero riesce a
penetrare nell'acqua e a raggiungere grandi profondità. Il pensiero è quindi
più pene­trante degli altri raggi ed è capace di produrre effetti a grande
distanza. Voi formulate un pensiero: subito esso parte e va a raggiungere il
cervello di altre persone agendo su di esse. Col vostro pensiero mettete
quindi in azione tutta una serie di meccanismi che non conoscete.

Quale conclusione bisogna trarne? La conclusione che, se ci si lascia andare
a pensieri negativi, tenebrosi e distruttivi, per la legge di affinità si
fanno scattare in migliaia e migliaia di persone degli stati corrispondenti.
Sebbene non ce ne rendiamo conto, è così. E ne siamo responsabili (a questo
proposito si veda anche la lettera "La Luce dell'Anima" n. 16, n.d.r.).

- I pensieri sono al servizio dell'uomo (2) -

I pensieri sono delle entità al servizio dell'uomo, grazie ai quali egli ha
la possibilità di attirare altre entità. Immaginate di avere presso di voi
dei servitori: date loro l'incarico di preparare una festa e di invitare
determinate persone. Ebbene, quegli invitati non siete voi e neppure i
vostri servitori. Voi siete il padrone o la padrona di casa. Alla stessa
stregua, sin dalla nascita l'uomo ha in sé, al suo servizio, un certo numero
di servitori: dei pensieri, ma anche dei sentimenti, degli impulsi, che sono
delle entità indipendenti.

Lo so bene che vi è difficile accettare un'idea simile, perché non è così
che vi hanno istruito. Ci sono perfino degli scienziati che dicono che i
pensieri sono il risul­tato delle secrezioni del cervello, esattamente come
la bile è una secrezione della cistifellea! Eh no, è un errore.

Dunque, finché non abbiamo in noi dei ser­vitori puri e luminosi, non
abbiamo neppure le condizioni affinché il Cielo venga a visitarci e a
dimorare in noi sotto forma di doni, di virtù e di poteri. Infatti, quando
cessiamo di essere luminosi, quelle entità ci abbandonano, perché non
sopportano di vivere in tali condizioni negative... Se aves­simo noi stessi
il potere di creare i nostri pensieri, dovremmo poter produrre nuove
capacità o trat­tenere in noi le nostre virtù, invece di perderle. Quante
persone hanno perduto il loro talento di cantante, di pittore, di musicista,
ecc... o il loro dono di guaritore, di chiaroveggente!

Continuamente ci sono delle entità che entrano in noi o che se ne vanno
creando in questo modo le varie qualità dei nostri pensieri. Nella nostra
mente è tutto un andirivieni, poiché siamo come una casa con una quantità di
piani e di camere dove si muove una schiera di inquilini. Sì, e spesso il
padrone di casa, poveretto, è rinchiuso in una piccola cella appartata e
nessuno gli obbedisce, e nessuno lo ascolta. Sono gli altri, i suoi
pensieri, ovvero gli inquilini, i servitori, a imporgli la loro volontà.
Hanno fatto una rivoluzione, l'hanno rinchiuso in una cella e gli danno
appena un tozzo di pane e un po' d'ac­qua affinché non muoia di fame; sono
loro che comandano, sono loro che dirigono...

Non mi credete? Eppure vi sono molte persone che non sono più padrone della
situazione, non sono più i regnanti del loro regno. Tutti coloro che abitano
in loro mangiano, bevono e se la spassano, mentre loro, miserabili, non
possono impedirlo, non hanno voce in capitolo, nessuno li ascolta. Perché?
Perché non sono stati ragionevoli: si sono abbandonati ai loro desideri
inferiori, ai loro capricci, attirando così un numero sempre mag­giore di
entità inferiori che ora li tengono imbri­gliati. Rimane loro soltanto la
possibilità di constatare ciò che accade, senza poter modificare nulla.

Ora, per ristabilire la situazione dovreb­bero cercare degli aiuti, degli
amici, che diano loro una mano ad allontanare quegli intrusi e a riprendere
la direzione del loro regno. E non biso­gna aspettare, occorre reagire
immediatamente, altrimenti si andrà di male in peggio.

- Dobbiamo sorvegliare i nostri pensieri (3) -

Dobbiamo sorvegliare che non entrino in noi pensieri nocivi e, se entrano
per nostra inavvertenza, non permettere loro la sosta di un istante in più.
Non appena ci rendiamo conto che stiamo pensando qualcosa di cattivo e
distruttivo dobbiamo eliminarlo senza esitazione.

Credete fermamente al bene, che vincerà sempre come la luce sull'ombra. Non
vi create nella mente mali immaginari, né ospitate mai pensieri negativi.
Irradiate intorno a voi pensieri di luce e d'amore.

La mente dell'uomo è strumento meraviglioso, ma va do­minata e adoperata
saggiamente, altrimenti può essere causa di mali seri nell'anima e nel
corpo, perciò non dovremmo mai crearci delle idee mentali di mali immaginari
e tanto mento ospitare dei pensieri negativi.

I pensieri che vanno accolti e quelli che vanno respinti (4)

I pensieri che sono nella nostra mente, a volte sono pensieri vagabondi;
sono pensieri di altre persone che sono entrati nella nostra mente perché
hanno trovato la porta aperta.

Chiudete le porte agli ospiti indesiderabili. Se qualcuno en­trasse
furtivamente, mettetelo subito alla porta, ma senza vio­lenza. Montate la
guardia sulla soglia della vostra mente: non la­sciate entrare nessun nemico
della vostra serenità e del vostro progresso. Cacciateli senza pietà e
sarete meravigliati del miglioramento totale che si produrrà nella vostra
vita in poco tempo.

Non permettete a pensieri malevoli e distruttivi di entrare in voi. Tenete
la vostra mente libera da tali veleni psichici che finirebbero fatalmente
d'intossicare tutta la vostra vita. Siate pronti a difendervi da questi
nemici della vostra salute psichica e morale.

Noi siamo quello che pensiamo di essere (5)

Coloro che si sono occupati dei meccanismi che governano la mente, sono
tutti d'accordo sul fatto che ogni azione è necessa­riamente il prodotto di
un pensiero anteriore. Le negatività entrano in noi soltanto nella misura
della nostra incapacità di padroneggiare i nostri pensieri.

Saper dominare i propri pensieri è una grande arte che s'impara con pazienza
e perseveranza. Noi siamo oggi quello che abbiamo pensato ieri e saremo
domani ciò che pensiamo oggi. La nostra vita è tessuta dai fili dei nostri
pensieri: ci accade sempre quello che noi siamo convinti che ci accadrà. Per
la Legge di causa e di effetto, il risultato di ciò che pensiamo o facciamo
matura gradualmente. Se dovesse maturare tutt'insieme, ne saremmo
sopraffatti.

Quando siamo turbati che cosa è turbato in noi? E' sempre la mente che è
turbata: se essa fosse serena ed in pace anche noi saremmo tranquilli. Come
proteggiamo le nostre case dai ladri, dobbiamo imparare a proteggerci dai
pensieri negativi che creano solo dei danni. Dobbiamo cacciarli dalla nostra
mente o, meglio ancora, neutralizzarli con un pensiero positivo (preghiera o
altro).

- I pensieri distruttivi sono i nostri peggiori nemici (4) -

Sono da rifiutare quei pensieri distruttivi che suggeriscono debolezza,
malattia, disgrazia, insuccesso, povertà o peggio ancora odii, invidie,
rancori e simili. I pensieri distruttivi sono i nostri peggiori nemici.
Evitateli, come evitereste un ladro, perché vi tolgono la pace, l'armonia e
la serenità.

Chi avesse tendenza a guardare ed a pensare al lato negativo delle cose,
deve correggere questa malaugurata abitudine, perché attira a sé i mali che
guarda, che pensa, che teme. Si racconta che in un bar di paese due
vecchietti stavano di fronte ad una bottiglia di vino piena solo a metà. Uno
dei due disse tristemente: "Che peccato ci è rimasta solo mezza bottiglia",
l'altro invece, esclamò con gioia: "Che bellezza, abbiamo ancora mezza
bottiglia da bere!". E voi cosa avreste detto in tale situazione?

L'abitudine di coltivare pensieri di salute, di energia, di vigore e di
bene, facendone una realtà di ogni momento e con­siderandola come una verità
eterna, è un meraviglioso tonico che vi darà la sensazione di una forza
accresciuta e rinnovata.

Cosa accade se detestate una persona? (6)

Immaginate di detestare una persona fino a desiderare ogni giorno di
assassinarla; sebbene non lo facciate perché non osereste, i vostri pensieri
di morte rischiano seriamente di realizzarsi, poiché vi sarà qualche altro
individuo nel mondo che, possedendo una struttura affine alle vostre
disposizioni, capterà il vostro pensiero per la legge di affinità, e sarà
costui che commetterà in qualche luogo un crimine di cui, senza saperlo,
siete stato voi la causa.

Quanta gente commette delle azioni spaventose e poi dice: "Non so come abbia
potuto farlo, non avevo mai pensato a ciò, ho obbedito a un impulso che era
più forte di me!": sono stupiti loro stessi e non riescono a capacitarsi di
quanto abbiano potuto commettere. Ebbene, avviene che, a loro insaputa,
siano stati influenzati. Naturalmente, quanto vi indico per i pensieri vale
nella stessa misura anche per i sentimenti. Come il pensiero, anche il
sentimento è una forza che dall'uomo per andare nello spazio a generare il
bene o il male.

Impegnatevi dunque con determinazione a proiettare solo pensieri e
sentimenti che abbiano le conseguenze più benefiche. Quando sentite di non
avere più il controllo della situazione o che vi lasciate andare a degli
impulsi negativi, dovete reagire prontamente e cercare di dare ai vostri
pensieri un'al­tra direzione. Se non siete coscienti, se coltivate pensieri
cattivi senza nemmeno prestarvi atten­zione, essi andranno a lavorare a
danno vostro.

E' detto nei Vangeli: "Siate vigili!". Ciò vuol dire vigili su tutto ciò
che accade in noi, e non per ciò che può giungere dall'esterno. Dall'esterno
non rischiamo grandi cose, non è necessario essere sempre all'erta per
sorvegliare chi potrebbe col­pirci all'angolo di una strada. "Siate
vigili"... E' lo spirito, è la coscienza che devono essere vigili. Questo
consiglio ri­guarda la vita interiore molto più della vita esteriore.

- Imparare a pensare bene (7) -

Il primo impegno, per chi vuol vivere bene, è imparare a pensare bene,
chiaramente, nettamente. Questa è l'arte più im­portante che uomo possa
apprendere per se stesso e per coloro che lo circondano. Se riflettessimo
sui benefici che derivano dal retto pensare e sui gravi danni del pensare
distorto, metteremmo certamente un grande cura per disciplinare la nostra
mente.

Pensar bene è fonte di salute e di serenità, benefici inesti­mabili nella
vita che conduciamo su questo nostro pianeta. Pensar bene significa
irradiare pensieri di amore e di luce verso tutte le persone e tutte le
cose, a chi è vicino ed anche a chi è lontano, l'energia del pensiero non
conosce i limiti dello spazio.

- Come sostituire i pensieri negativi con altri positivi -

E' necessario che ci esercitiamo ogni giorno al fine di diventare capaci di
sostituire i pensieri negativi con altri opposti, costruttivi, positivi,
elevati, sereni. Per facilitare questa sostituzione dovremmo prendere la
bella abitudine di scrivere su un quadernetto tutte le massime, i pensieri,
le preghiere o altro che ci colpiscano per la loro bellezza od il loro
contenuto spirituale.

La qualità dei pensieri determina la qualità della nostra vita. Nessuno può
vivere bene, nel vero senso della parola, se i suoi pensieri non sono
elevati e luminosi. Una mente piena di pensieri buoni offre una vita sana,
gioiosa ed ottimista.

- La sofferenza ha sempre uno scopo da perseguire (4) -

Pensate che tutto quello che vi accade, anche se al momento vi fa soffrire,
è quanto di meglio vi possa accadere, perché diretto dalla Saggezza Cosmica
che vede anche ciò che l'uomo troppo spesso non comprende. Anche le cose
spiacevoli, che considerate "negative", hanno uno scopo ben preciso: servono
a chiudere i conti che avete aperto nel passato oppure a crescere forti in
qualche virtù, con la comprensione, la pazienza, il coraggio, l'indipendenza
e così via...

I pensieri sereni, costruttivi, sono di per sé un rimedio a un gran numero
di mali come le idee nere, malinconiche. L'ottimismo da solo è l'antidoto
delle peggiori malattie mentali. Il pessimismo, invece, è solo procuratore
di disgrazie, malattie e miseria.

Montate la guardia sulla soglia della vostra mente: non lasciate entrare
nessun nemico della vostra serenità e del vostro progresso. Cacciateli senza
pietà e sarete meravigliati del miglioramento totale che si produrrà nella
vostra vita in poco tempo.

L'abitudine di coltivare pensieri di salute, di energia, di vigore e di
bene, facendone una realtà di ogni momento e considerandola come una verità
eterna, è un meraviglioso tonico che vi darà la sensazione di una forza
accresciuta e rinnovata.

Lavorate a difendere idee sane, di fede, di speranza, di amore. Date fiducia
agli uomini depressi e avviliti.

Chi irradia pensieri gioiosi, sereni, ottimisti, incoraggianti, spande luce
di sole ovunque passa; è un potente aiuto che alleggerisce il peso della
vita a tanti, curando le piaghe e confortando gli scoraggiati...

Conservate l'amore per tutti gli uomini e per tutte le cose, ma difendetevi
vigorosamente contro le aggressioni dei pensieri negativi che renderebbero
infelice tutta la vostra vita.

- Un pensiero del maestro Omraam Mikhael Aivanhov (8) -

La potenza più grande che Dio potesse concedere è stata donata alla Spirito.
E poiché ogni pensiero, creatura dello Spirito, è impregnato di tale
potenza, è naturale che essa agisca. Sulla base di questa conoscenza ognuno
di voi potrà diventare un benefattore dell'umanità: attraverso lo spazio
fino nei mondi più lontani, potrà inviare i propri pensieri come
messaggieri, come creature luminose, che si incaricheranno di aiutare gli
esseri, di consolarli, di illuminarli e di guarirli.
Colui che compie coscientemente questo lavoro penetra a poco a poco negli
arcani della creazione divina.

- Conclusione di Annie Besant (9) -

Noi, dunque, possiamo imparare ad utilizzare le grandi forze che giacciono
nell'intimo di noi tutti, e ad utilizzarle in vista del miglior risultato
possibile. Con l'impiegarle si svilupperanno, ed infine, con sor­presa e
gioia, scopriremo qual grande potere di servigio si possieda.

Si rammenti che questi poteri già li stiamo usan­do di continuo,
inconsciamente e spasmodicamente e debolmente, influenzando sempre in bene o
in male tutto ciò che fiancheggia il sentiero della nostra vita. Qui s'è
tentato di indurre il lettore ad utilizzare le medesime forze
coscientemente, fermamente e vigoro­samente. Noi non possiamo esimerci dal
pensare in qualche misura, per quanto possano poi esser fragili le
correnti-pensiero che generiamo; che con esse andiamo ad influenzare quel
che ci circonda, lo si voglia o non lo si voglia, e la sola questione su cui
si deve decidere è se lo faremo beneficamente o nocivamente, debolmente o
vigorosamente, trascinati dalla corren­te o per deliberato proposito.

Noi non possiamo im­pedire che i pensieri degli altri vengano a contatto del
nostro corpo mentale; possiamo solo fare la scelta tra quelli che riceveremo
e quelli che respingeremo. Ne­cessariamente influenziamo e siamo
influenzati; ma possiamo influenzare gli altri in senso benefico o dan­noso,
possiamo essere influenzati dal bene o dal male. Su questo dobbiamo fare la
nostra scelta, una scelta ponderosa per noi stessi e per il mondo:

Scegli bene, perché la tua scelta, pur breve, ha un valore infinito.

Pace a tutti gli esseri.

--

1) Omraam Mikhael Aivanhov, Potenze del pensiero, pagg. 64-66
Edizioni Prosveta, 1986.
2) Omraam Mikhael Aivanhov, Potenze del pensiero, pagg. 72-74
Edizioni Prosveta, 1986.
3) Amadeus Voldben, I prodigi del pensiero positivo, pag. 73,
Edizioni Mediterranee, Roma, 1992.
4) ispirato a I prodigi del pensiero positivo, di Amadeus Voldben, pagg.
76-77, Edizioni Mediterranee, Roma, 1992.
5) ispirato a I prodigi del pensiero positivo, di Amadeus Voldben, pagg.
73-74, Edizioni Mediterranee, Roma, 1992.
6) Omraam Mikhael Aivanhov, Potenze del pensiero, pagg. 66,
Edizioni Prosveta, 1986.
7) Amadeus Voldben, I prodigi del pensiero positivo, pagg. 72-73,
Edizioni Mediterranee, Roma, 1992.
8) Omraam Mikhael Aivanhov, Potenze del pensiero, retro di copertina,
Edizioni Prosveta, 1986.
9) Annie Besant, Il potere del pensiero, pag. 112,
Edizioni Adyar, Settimo Vittone, Torino.

SPAZIATORE bianco

Manina indica Giù Spaziatore Manina indica Giù
Spaziatore