[Da: J. Krishnamurti - Meditazioni]
Quando è possibile imparare?
La funzione della mente è quella di indagare, di imparare. Imparare, secondo me, non è affatto la coltivazione della memoria o un accumulo di conoscenza, ma implica la capacità di pensare con chiarezza, con logica, senza cadere nella trappola delle illusioni. Si può imparare solo partendo dai fatti e non dando spazio a qualche ideale o a quello in cui crediamo. Non si può imparare quando permettiamo che il pensiero si basi su qualche conclusione che diamo per scontata. E imparare non significa nemmeno acquisire delle informazioni o accumulare conoscenza. Per imparare ci deve essere amore, l'amore che consente di capire, l'amore di fare una cosa per se stessa. Possiamo imparare solo quando non siamo sottoposti ad alcuna coercizione. Sono molte le coercizioni che subiamo: le sottili pressioni, gli attaccamenti, le minacce, gli incoraggiamenti o le ricompense che riceviamo e che ci lusingano.
La maggior parte della gente pensa che il confronto faciliti l'apprendimento, mentre non è affatto così; è vero il contrario. Quando si confrontano tra loro due esseri umani si apre la porta alla frustrazione, all'invidia, alla competizione. Questo genere di confronto non è altro che una forma di persuasione che genera paura e non consente affatto di imparare.
Imparare non significa accumulare conoscenza
Una cosa è imparare e un'altra cosa è accumulare conoscenza. L'imparare è un processo continuo che avviene in ogni momento e non richiede alcun accumulo di conoscenza. Non è assolutamente un processo nel quale si acquisisce qualcosa per poi agire di conseguenza. Per la maggior parte di noi la conoscenza si basa sul ricordo di un'esperienza o sull'idea che ci facciamo di un'esperienza; e dalla conoscenza che abbiamo scaturisce la nostra azione. Questo significa che la nostra azione si basa sempre sulla conoscenza, tecnologica o psicologica, legata ad una tradizione o a una nostra particolare idiosincrasia. Ma finché va avanti un processo del genere, non è possibile imparare, non è possibile quel movimento costante nel quale non si accumula nulla.
Non so se vi siete mai chiesti che differenza c'è tra l'imparare e l'accumulare conoscenza... L'imparare non richiede alcun accumulo. Quando imparate, non state accumulando qualcosa che poi condizionerà la vostra azione. Imparate in ogni momento, muovendovi con la vita. Così, quando imparate, non c'è alcun degrado, alcun declino o deterioramento.
L'atto di imparare non è toccato dal passato
La saggezza non è il prodotto della conoscenza: è qualcosa che ognuno deve scoprire. Conoscenza e saggezza non procedono insieme. La saggezza affiora col maturare della conoscenza di noi stessi. Senza conoscere noi stessi non avremo alcuna possibilità di vivere nell'ordine e nella virtù.
Imparare su noi stessi non significa affatto accumulare conoscenza su quello che siamo. La mente che accumula conoscenza non sta imparando: sta raccogliendo delle informazioni e facendo esperienza. E basandosi sulla conoscenza che ha acquisito, continua a fare esperienza; quindi non sta veramente imparando, sta solo accumulando altra conoscenza.
Il vero imparare avviene nel presente, non ha passato. Quando dite: "Ho imparato", avete a che fare con la conoscenza che avete accumulato e questo significa che ormai avete smesso di imparare. Una mente che non pretende di accumulare nulla impara in continuazione, e solo una mente simile può capire a fondo quell'entità che noi chiamiamo il "me", il sé. Io devo conoscere me stesso, la struttura, la natura, il significato di quell'entità che chiamo "me". Ma non posso farlo se continuo a portarmi dietro tutto il carico di conoscenza legata al passato, alle mie precedenti esperienze, ai miei condizionamenti. Finché mi tengo tutto questo non posso imparare, posso solo interpretare a modo mio quello che vedo con occhi annebbiati dal passato.
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