Le Stanze di Dzyan
- di Helena Petrowna Blavatsky -
Il momento manvantarico atteso da tutte le Triadi, l'ora che segnava il punto solenne di congiunzione, giunse nel tempo ed, ecco, il lavoro fu compiuto.
L'ora che i sette gruppi purushici, vibrante ognuno al risuonare della Parola, cercando una crescita di potere, avevano atteso durante i millenni, passò in un lampo ed ecco il lavoro fu compiuto.
Il Primo Grado, ritenendo l'ora propizia, con potente acclamazione fece risuonare per tre volte la triplice nota. L'eco raggiunse la meta. Tre volte la nota fu emessa. La sfera azzurra, irrequieta, sentì la vibrazione, rispose svegliandosi, e si affrettò al richiamo.
Il Secondo, con saggia insistenza, udendo il Primo emettere il suono, conoscendo che l'ora era venuta, fece eco al suono con una nota quadruplice. Questa quadruplice eco percorse tutta la scala armonica delle sfere. Di nuovo la nota fu emessa. Tre volte la nota risuona echeggiando attraverso i cieli. Quando fu intonata per la terza volta venne la risposta all'appello. Vibrante come corda intonata, l'eterno Principio Primo rispose. L'azzurro rispose al denso, e corrispose alla necessità.
Tremando, la sfera udì il Terzo riprendere la nota facendola riecheggiare in un accordo pieno che percosse l'orecchio di Coloro che custodivano la Fiamma.
I Signori della fiamma sorsero e si tennero pronti. Era l'ora della decisione. I sette Signori delle sette sfere osservano il risultato, ritenendo il respiro. Il grande Signore della quarta sfera attendeva ciò che doveva venire.
L'inferiore era preparato. Il superiore arreso. Il grande Cinque attendeva il punto equidistante dell'unione. La nota fondamentale si eleva. Il profondo rispose al profondo. L'accordo quintuplice attese la risposta da Coloro la cui ora era venuta.
Oscuro divenne lo spazio tra le sfere. Due globi divennero radianti. Il triplice trentacinque, trovando giusta la distanza, lampeggiò come un sottile strato di fiamma intermittente ed ecco il lavoro fu compiuto. Il grande Cinque incontrò il Tre ed il quattro. Il punto intermedio era realizzato. L'ora del sacrificio - il sacrificio della Fiamma - era giunta, e durerà per eoni. Coloro che erano fuori del tempo, entrarono nel tempo. Coloro che vegliano cominciarono la Loro opera, ed ecco, il lavoro procede.
Emerge la grotta di rara bellezza, iridescente. Rilucono le pareti azzurre, immerse in una luce rosa. L'unificante azzurro irradia su tutto, e tutto è fuso in un ritmico splendore.
Entro la grotta iridescente, dentro gli archi suoi, sta il Quintuplice, che chiede maggior luce. Lotta per espandersi, per ottenere il giorno. Il Cinque invoca, ricorre ai maggiori, il Sesto e il Settimo. La bellezza circostante non basta alla richiesta. Il calore interno è appena sufficiente ad alimentare l'aspirazione di ottenere il FUOCO.
I Signori della Fiamma osservano, e cantano ad alta voce: <venuto, il tempo da noi atteso. Che la Fiamma diventi FUOCO, e la Luce risplenda>>.
Lo sforzo della Fiamma entro la grotta di cristallo diviene sempre maggiore. Prorompe l'invocazione di aiuto alle altre Anime ardenti. E la risposta giunge.
Sette volte ricomincia il lavoro. Sette sono gli sforzi fatti. Sette le applicazioni della Verga tenuta da un Signore della Fiamma. Tre sono i tocchi minori; quattro comportano l'assistenza divina. Alla quarta finale il lavoro è compiuto, e la grotta intera si squarcia. La Fiamma interiore luminosa si espande oltre le pareti squarciate. Essa risale alla sua Sorgente. Un altro fuoco è unificato, un altro punto azzurro si reintegra nel diadema Logoico.
Le Tre maggiori, ciascuna con le sue sette ruote minori, roteano in evoluzione a spirale entro l'Eterno Presente, muovendosi come una sola. I Signori cosmici, dal Loro luogo eccelso, vedono il passato, governano il presente e meditano sul <>.
I Lha dell'eterno Suono, prodotto del tempo che fu, trascendono la settemplice manifestazione. Entro l'anello invalicabile risuona la Parola di Amore.
I Signori settemplici procedono con giusta vibrazione nel Loro lavoro. Ognuno di Essi fa risuonare una nota del proprio accordo logoico. Ciascuno rende conto al Suo Signore Maggiore. Nella solenne espirazione le forme vengono costruite, i colori giustamente distribuiti, e la Fiamma interiore si rivela con luce sempre crescente.
Il Signore dell'Azzurro, che tutto raccoglie entro l'arco di Buddhi, emette la sua nota. Gli altri sei ritornano alla Loro sorgente, fondendo i Loro diversi colori entro il Loro Primario.
L'azzurro si aggiunge al verde, e rapido appare il risultato. La vibrazione del terzo si aggiunge all'uno. L'azzurro si mescola con l'arancione, e nella loro saggia mescolanza si vede lo schema stabile. Al giallo e al rosso, al porpora ed all'ultimo, si armonizza la vibrazione del settimo come Primario.
I sette Signori, entro i Loro sette schemi, adattati al secondo ciclo karmico, fondono le Loro sfere migranti, e le Loro miriadi di atomi.
Le orme medianti le quali Essi operano, i milioni di sfere inferiori, causa di separatività e maledizione degli Asura, si frantumano, quando, a un dato momento, risuona la Parola Sacra.
Sorge la vita logoica. Le correnti di colore si fondono insieme. Le forme sono abbandonate, e Parabrahma è completo. Il signore del Terzo cosmico pronuncia una Parola sconosciuta. La settemplice Parola minore fa parte del più ampio accordo.
Il presente diventa il passato. L'eone si dissolve nello spazio. La Parola del Moto è stata udita. La Parola di Amore le succede. Il Passato governa la forma. Il Presente evolve la vita. Il Giorno che deve venire risuonerà la Parola di Potere.
La perfezione della forma e l'evoluzione della vita sono il terzo segreto della Ruota Maggiore. E' il mistero celato del moto vitale. Il mistero, perduto nel Presente, ma noto al signore della Volontà Cosmica.
I trentamila milioni di Coloro che vigilano rifiutarono di rispondere all'appello. <>, dissero, <>. I due volte trentamila milioni ascoltarono attentamente l'appello, e presero le forme designate.
I ribelli risero entro di sé e cercarono la pace pralayica fino al setttimo eone. Ma i sette grandi Signori si appellarono ai Chohan, ed iniziarono il dibattito con gli eterni Lha del terzo ciclo cosmico.
Quindi fu promulgata la sentenza. I ritardatari della sfera più alta ne udirono l'eco attraverso tutto il creato. <quattordicesimo settimo, tornerà ancora l'opportunità. I primi saranno gli ultimi, ed eoni di tempo saranno perduti>>.
Gli obbedienti Figli della Mente si collegarono con i Figli del Cuore, e l'evoluzione proseguì il suo cammino a spirale. I Figli del Potere stettero ai posti designati, sebbene il Karma cosmico ne obbligasse un piccolo gruppo ad unirsi ai Figli del Cuore.
Al quattordicesimo sette eone i Figli della Mente e del Cuore, assorbiti nella Fiamma infinita, si uniranno ai figli della Volontà nella manifestazione manvantarica. Tre volte girerà la ruota.
Al centro stanno i Buddha di Attività, aiutati dai Signori dell'Amore, e dopo il loro duplice lavoro veranno i radiosi Signori del Potere.
I Buddha della Creazione sono sorti dal passato. Si stanno ora radunando i Buddha dell'Amore. I Buddha della Volontà si manifesteranno come la folgore improvvisa nel giro finale della Terza ruota maggiore. Allora la meta sarà raggiunta.
La Quinta progredì, e con i residui della Quarta si riprodusse e si moltiplicò. Le acque si sollevarono. Tutto affondò e fu sommerso. I resti sacri, nel luogo destinato, emersero in un -tempo successivo entro la zona di sicurezza. Le acque si ritirarono. Il terreno solido emerse in certi luoghi designati. La Quinta invase la Terra Sacra, e nel suo quintuplice gruppo si sviluppò il Quinto inferiore. Essi passarono di stadio in stadio. I Signori vigilanti, riconoscendo le forme costruite, fecero segno alla Quarta che circolava; ed essa accelerò il cammino. Quando la Quinta minore ebbe oltrepassato il punto di mezzo, e tutte e quattro le inferiori popolavano la Terra, sorsero i Signori dell'Intento Tenebroso. E dissero: <della terza e della quarta, entro la Quinta corrispondente, si avvicinano troppo all'archetipo. Il lavoro è troppo buono>>. Essi costruirono altre forme. Evocarono il fuoco cosmico. I sette abissi profondi dell'inferno eruttarono le ombre animatrici. Il successivo settimo ridusse conformemente in ordine tutte le forme - le bianche, le nere, le rosse e quelle di color bruno. Il periodo della distruzione si estese, lontano in ogni direzione, Il lavoro fu gravemente guastato. I Chohan del più alto piano osservavano in silenzio. Gli Asura e i Chaitan, i Figli del Male Cosmico, e i Rishi delle più oscure costellazioni riunirono i loro eserciti inferiori, la più tenebrosa progenie dell'inferno. Essi oscurarono tutto lo spazio. * * * Con l'arrivo di Colui che era mandato dal Cielo, la pace venne sulla terra. Il pianeta vacillò ed eruttò fuoco. Una parte si sollevò. Una sprofondò. La forma fu cambiata. Milioni di esseri presero altre forme o ascesero al luogo d'attesa designato. Aspettarono che l'ora del progresso risuonasse nuovamente per loro. * * * La Terza produsse dei mostri: grandi belve e forme malefiche strisciavano sulla superficie della sfera. La Quarta acquea produsse entro la sfera liquida rettili e progenie deforme, frutto del Suo Karma. Vennero le acque e spazzarono via i progenitori di quella progenie malefica. La Quinta separativa costruì nella sfera rupa le forme concrete del pensiero. Le diffuse ovunque. Esse popolarono il quarto inferiore, schermando come nube nera e funesta la luce del giorno. I tre superiori erano celati. * * * La guerra sul pianeta era scatenata. Entrambe le parti discesero all'inferno. Allora venne il Conquistatore della Forma. Attinse al Fuoco Sacro e purificò i livelli rupa. Il Fuoco distrusse le terre nei giorni della sesta minore. Quando la sesta apparve, il suolo cambiò. La superficie del globo cominciò un altro ciclo. Gli uomini del Quinto superiore dominarono i tre inferiori. Il lavoro fu trasferito sul piano dove sta il Pellegrino. Il triangolo minore entro l'uovo aurico inferiore divenne il centro della dissonanza cosmica.
La ruota della vita gira all'interno della ruota della forma esterna. La sostanza di Fohat circola, ed il suo fuoco cristallizza tutte le forme. La ruota che non si vede si muove in rapida rivoluzione entro il più lento involucro esterno fino a quando essa consuma la forma. I quarantanove fuochi ardono nel centro interiore. I trentacinque vortici ignei circolanti si estendono lungo il cerchio della periferia. Tra i due passano in ordinata sequenza le fiamme variamente colorate. I grandi triangoli nella loro giusta posizione tengono celato il segreto della ruota della vita. Il fuoco cosmico irradia diretto dalla seconda sfera, governata dal Reggitore del Raggio che fonde. Le coorti della terza sfera in diversi gradi contrassegnano i tre inferiori. La ruota della vita si muove sempre entro la forma. I deva del Quarto si collegano con i trentacinque e li fondono con i quarantanove centrali. Essi lavorano dall'alto cercando di fondere il tutto. Questi, con le loro miriadi di forme roteanti entro le ruote di grandezza inferiore, si sforzano di elevarsi. Il tutto è uno, tuttavia nelle sfere inferiori appaiono solo le forme. Con le loro divisioni, sembrano troppo numerose per essere affrontate o comprese. Questa moltitudine circola. Le forme sono costruite, diventano troppo solide, sono infrante dalla vita, e circolano nuovamente. Una piccola parte rotea mantenendo i molti nel calore del moto. L'uno abbraccia il tutto e porta il tutto attraverso la grande attività fino al cuore della pace cosmica.
Gli Esseri Benedetti celano le Loro triplice natura, ma rivelano la Loro triplice essenza per mezzo di tre grandi gruppi di atomi. Tre sono gli atomi, e triplice è l'irradiazione. Il cuore del Fuoco si cela, ed è conosciuto solo per la sua irradiazione, e attraverso ciò che irradia. E' solo dopo che la Fiamma è spenta ed il calore è svanito, che può il Fuoco esser conosciuto.
Attraverso la fascia violetta che circonda i Cieli, passa il globo di porpora oscura. Passa e non ritorna. Viene assorbito nell'azzurro. Tre volte l'azzurro lo avvolge, e quando il ciclo è completo il porpora si attenua, si fonde nel rosa, ed il sentiero è attraversato di nuovo. Tre, i grandi colori nel ciclo che è considerato il quarto: violetto, azzurro e rosa, con il color porpora fondamentale in rotazione. Molti i fuochi che roteano; molte le ronde che rivolvono; ma solo quando i colori complementari riconosceranno la loro sorgente, ed il tutto sarà armonizzato ai sette, si vedrà il compimento. Si vedrà allora ogni colore al suo giusto posto, e la cessazione della roteazione. Quattro sono i colori secondari nel ciclo della discriminazione in cui ha luogo la rivoluzione. Esso è già percorso fino al punto di mezzo che è un po' oltrepassato. Gialla è la fascia che segue, arancione la nube che cela; il verde è per la vivificazione. Tuttavia, non è ancora giunto il momento.
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