Le danze sacre di G.I.Gurdjieff
(di Miranda Pecci)
L'evoluzione spirituale passa anche attraverso il corpo e ci sono danze che - integrando i tre piani fisico, emozionale e mentale - permettono di sperimentare e consolidare livelli di coscienza più elevati.
'I movimenti' furono creati dal maestro caucasico all'inizio del secolo scorso al fine di interrompere gli automatismi del corpo condizionato dalle abitudini ed arrivare a un corpo naturale ed armonico che esprima qualità emozionali e psichiche più profonde.
G.I. Gurdjieff, affidò gran parte del suo 'lavoro' alla danza tanto che nella sua prima serie di scritti si firmò come 'specialista' in questa disciplina. Nel primo periodo della sua vita in cui viaggiava con ' I cercatori della verità' nei luoghi sacri orientali e medio-orientali apprese le danze dei Dervisci e i canti dei Sufi. Maestro audace riuscì ad arrivare anche in Tibet da cui trasse alcuni movimenti rituali e cerimonie iniziatiche. Attraverso discipline rigorose ebbe accesso a insegnamenti molto antichi. Si mosse tra gli sciamani del Kafiristan (Afghanistan), meta dei sufi, e le scuole sepolte dell'antica Babilonia, da cui trasse la conoscenza dell'Enneagramma, che usava per individuare la personalità e le qualità essenziali dei suoi discepoli verso i quali improvvisava le modalità di insegnamento.
All'inizio la raccolta dei movimenti fu frammentaria e la trasmissione ai discepoli avveniva in un clima di segretezza. Si deve alla cura di Mme Jeanne de Salzmann, sua pupilla, l'annotazione costante degli esercizi, che ha permesso che questo patrimonio artistico, venisse tramandato pressoché interamente. La musica ebbe subito un ruolo fondamentale nella 'ginnastica sacra': suonava l'harmonium Gurdjieff o cantava quelle musiche di tradizione orale spesso antichissime, apprese nei viaggi, e Thomas De Hartmann, musicista russo e discepolo, le trascriveva in note.
Alla fine dei suoi viaggi stabilì in Francia , al castello di Prieuré a Fontainbleau l'Istituto per lo Sviluppo Armonico dell'Uomo e qui 'i movimenti' divennero vere e proprie classi di insegnamento la cui continuazione veniva assicurata dai migliori allievi. Era il periodo in cui P.D. Ouspensky si preparava a sistemare le annotazioni dei colloqui di Pietroburgo e di Mosca col suo Maestro, che avrebbero costituito il libro Frammenti di un insegnamento sconosciuto edito nel 1947.
Nel 1923 le Danze furono rappresentate pubblicamente a Parigi e l' anno dopo a New-York, Intorno a G.I. Gurdjieff incominciò a ruotare un folto movimento di intellettuali e artisti ; Alfred Orage, critico letterario, l' architetto americano Frank Lloid Wright, il filosofo inglese J.G. Bennet divennero suoi discepoli. In questo periodo le Danze consistevano in esercizi di base, danze provenienti dai Dervisci e dai Sufi, preghiere e cerimonie iniziatiche. Nel periodo successivo il Maestro sistematizzò 'i movimenti' in una serie completa, ' la serie 39', in cui era dominante la cristallizzazione geometrica e la rappresentazione delle leggi universali che regolano i pianeti e gli esseri viventi.
Oggi le Danze sono diffuse in tutto il mondo da insegnanti capaci che hanno avuto l'insegnamento in forma diretta da allievi del Maestro.
Olga de Hartmann, moglie del compositore curò una raccolta di musiche di Gurdjieff ed Hartmann dal titolo 'Journey in inaccessible places' edita nel '70 e riedita oggi nell'interpretazione del pianista italiano Ugo Bonessi. Così la grande opera di questo straordinario Maestro, scomparso nel 1949, è giunta a noi quasi completa per offrire all'umanità una via di profonda armonizzazione, il cui mistero può essere solo vissuto.
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