DEFINIZIONE:
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Nome derivato dall’ebraico Baruk e dal greco barouc, benedetto, figlio
di Neria e segretario del profeta Geremia di cui scrisse gli oracoli, suo
compagno nell’assedio di Gerusalemme (586 a.C.) da parte di Nabucodonosor
(Geremia 32, 12-16; 36, 4-32; 43, 3). Dopo l’uccisione di Godolia, seguì Geremia
in Egitto (Geremia 43, 6), per raggiungere infine gli esuli a Babilonia, ove
sarebbe deceduto. Y Libro di B.: É accolto nel canone cattolico fra i libri
deuterocanonici, mentre è escluso come apocrifo (v.) dalla Bibbia ebraica e
dalla Bibbia protestante. Fu letto dallo stesso autore agli esuli di Babilonia
in presenza di Geconia. Il libro è conservato soltanto in greco, nella
traduzione dei Settanta (v.), da cui dipendono la traduzione latina e quelle
siriache (Pescitta ed Esaplare). L’origine ebraica del testo è però confermata
dall’esegesi glottologica. Mentre gli scrittori antichi (come Atenagora ed
Ireneo) accettarono la dichiarazione introduttiva che attribuisce il libro a B.,
e lo usarono come scrittura sacra citandolo spesso sotto il nome di Geremia, la
critica successiva compresa quella cattolica suddivise il testo in tre diverse
parti, attribuite a tre autori diversi. Dopo un proemio storico, la prima parte
contiene la confessione dei peccati del popolo, ed un’invocazione alla
misericordia di Dio. La seconda è un elogio alla sapienza divina, identificata
con la Torah (v.). Nella terza parte è contenuto un messaggio di conforto agli
esuli, predicendo la futura redenzione. Y Apocalissi di B.: Sono due opere
appartenenti agli apocrifi dell’Antico Testamento. · Apocalisse di B. siriaca:
Conosciuta anche come Secondo Libro di B., è nota soltanto nella redazione della
Pescitta, tradotta dal greco in siriaco. Lo scritto ha carattere messianico,
considerato in senso temporale, ed escatologico: mentre Geremia accompagna gli
ebrei esuli in Babilonia, B. rimane presso le rovine di Gerusalemme, dove riceve
una serie di visioni. Gli viene annunciata la punizione dei Gentili e l’avvento
del Messia, preceduto da dodici epoche di flagelli. Lo scritto sembra dipendere
dal IV Libro di Esdra (v.), e la sua datazione viene posta tra il 70 ed il 132
d.C. · Apocalisse di B. greca: Scoperta solo nel 1897, è detta anche Terzo Libro
di B., e racconta un viaggio di B. attraverso i cinque cieli, presentando subito
interpolazioni cristiane. Il libro Paralipomeni (v.) di Geremia, opera giudaica
del II secolo, dipende dall’Apocalisse siriaca.
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