DEFINIZIONE:
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Nell’antica Ellade non si ebbe mai un C. unificato, almeno per
quanto si riferiva al suo inizio. Era invece comune l’articolazione in 12 mesi,
alternativamente di 29 o 30 giorni, a partire dalla fine di giugno. I nomi dei
mesi erano: ‘Ecatoubaiwn, Metageitniwn, Bohdromiwn, Pnaneyn, Maimacthriwn,
Posidewn, Gamhliwn, ’Andesthriwn, ’Elajhboliwn, Mouniciwn, Qarghliwn e
Scirojoriwn. La datazione era molto varia. In Atene era l’anno dell’arconte
eponimo, a Sparta quello dell’eforo, altrove quello di vari magistrati o
sacerdoti. L’inizio dell’anno era collegato al solstizio d’estate (Atene e
Delfi) o d’inverno (Beozia e Delo), oppure agli equinozi. Il mese si suddivideva
in tre decadi (mhn iotamenoz, mese iniziante; mhn meswn, a metà; mhn jdinwn,
terminante). Premesso che il primo giorno era detto noumhnia (luna nuova) e
l’ultimo enh cai nea (vecchio e nuovo), gli altri giorni venivano espressi in
rapporto alle tre decadi.
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