DEFINIZIONE:
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Vocabolo arabo (Khalifa, successore o vicario) che identifica il capo
supremo dell’Islam. Il C. non aveva autorità religiosa, ma veniva considerato
come colui che aveva il dovere di difendere la religione e l’ortodossia. Anche
per quanto riguardava la legislazione, il C. aveva poteri assai limitati:
infatti i musulmani concepivano il diritto come espressione della volontà
divina, conoscibile solo attraverso i testi sacri, la cui interpretazione era
affidata agli ulama, ovvero dottori in scienze religiose (teologi). In teoria la
carica di C. fu sempre elettiva, anche quando in pratica si trasmise nel seno
delle dinastie omayyade ed abbaside per parecchie generazioni.
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