DEFINIZIONE:
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Il Lavoro muratorio in C.M., denominata anche Camera da
Maestro, deve tendere alla realizzazione, ovvero alla piena padronanza, sul
piano spirituale, attraverso l’assunzione di un atteggiamento di carattere
equilibrante, con riferimento preponderante all’elemento Aria (Aria terza di
Acquario, il Segretario) ed agli altri Elementi terzi: Fuoco terzo di Sagittario
(Secondo Sorvegliante), Terra terza di Capricorno (Grande Esperto Terribile) ed
Acqua terza di Pesci (Ospitaliere). Quindi si tratta di dominare la mente, di
conquistare la più difficile delle libertà, quella interiore, dalle idolatrie e
dalle scorie dottrinarie, di acquisire tutto il sapere saputo, per giungere alla
Conoscenza, nonché di aprirsi all’intuizione della legge che è dentro e fuori di
noi e, purificati, perseguire la concretizzazione degli ideali a cui si ispira
l’Istituzione muratoria. Secondo gli antichi rituali, sette Fratelli formano la
Loggia giusta e perfetta, che corrisponde all’Uomo che ha acquisito la Maestria,
cioè, analogicamente, all’uomo che , oltre alle cinque componenti qualitative
menzionate, prende coscienza della Giustizia (Giove) e del Rigore (Saturno).
Egli è padrone della Legge Binaria sui tre piani, ed applica la Giustizia ed il
rigore a sé stesso, ai Fratelli ed all’Umanità, come espressione della Legge
cosmica, esercitando il suo libero arbitrio. La C.M. rappresenta il livello in
cui si esplica il Lavoro del Maestro Massone, contraddistinto dal numero sette e
più, per l’età, i gradini della scala, la batteria, la Menorah (v.), ecc.
Costituzione e Regolamento dell’Ordine riservano alla C.M. la competenza per la
discussione e l’adozione di vari provvedimenti riguardanti la Loggia, quali
l’elezione del Gran Maestro, le votazioni per il rinnovo annuale delle cariche
Dignitarie, e determinate misure disciplinari.
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