DEFINIZIONE:
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Nome popolare dato alla festa della Purificazione di Maria (2
febbraio), derivato dalla benedizione delle candele che ha luogo in quel giorno.
Questa festa, importata in Occidente nel VII secolo insieme ad altre feste
mariane, è di origine orientale: veniva celebrata a Gerusalemme 40 giorni dopo
quella della natività di Gesù, in commemorazione della purificazione di Maria
nel Tempio. Secondo la legge ebraica, ogni primogenito, compiuti i quaranta
giorni di vita, doveva essere presentato al tempio dal padre: in quell’occasione
avveniva anche la purificazione della madre. La C. dista appunto quaranta giorni
dal Natale, per cui il significato di Luce che aumenta e si diffonde, e quello
di putificazione, assume un valore ancora più elevato. Molto simbolica era anche
l’antica Festa della C., che prevedeva dapprima unaprocessione per il paese a
ceri spenti (nigredo alchemico), poi tutti i devoti, prima di entrare in chiesa,
accendevano la candela (albedo), attindendo da un unico cero consacrato posto
all’ingresso. Il simbolismo di tenebra e quindi di Luce proveniente da un’unica
fonte è qui chiaro; ma i fedeli, allorché molto numerosi, potevano anche
accendere il vicino direttamente dalla propria candela, diventando in tal modo
loro stessi portatori della nuova Luce. Infine si entrava in chiesa con le
candele accese, quasi per nascondere la verità ai profani. Nel XVIII secolo
invalse l’uso dell’offerta al papa di candele artistiche effettuate da
personaggi della corte pontificia e dai Superiori degli Ordini religiosi; questa
è un’usanza ancora attuale. Il cosiddetto Festival esoterico di Imbolc si
colloca tra il solstizio d’Inverno (Yula) e l’equinozio di Primavera (Vernal
Equinox), ed è noto fin dai tempi più antichi ed in ogni parte del mondo sotto
vari nomi: Imbolc, Oilmec, Candlemas, Brigid’s Feast, Ewomeoluc, Groundhog’s
Day, Lupercalia ed appunto C.. È tra i più esoterici e tra i più preziosi per i
grandi benefici spirituali e materiali che donerebbe a chi lo celebra. È
considerato il festival del rinnovamento, della purificazione, della rinnovata
giovinezza del corpo e dello spirito. Le moderne correnti di pensiero riscoprono
quanto sia importante armonizzarsi con i cicli della natura, e diventa sempre
più chiaro quanto la giovinezza del corpo sia legata a quella della mente.
Imbolc è il Festival della Fonte di Giovinezza, dell’equilibrio, del
rinnovamento profondo e della completa e perfetta purificazione. I secoli ed i
millenni passano, ma il significato delle date fondamentali del Calendario resta
immutato. Nel campo folcloristico, molte usanze popolari si sono collegate alla
festa liturgica: i ceri benedetti sono conservati con cura devota, solitamente a
capo del letto, e vengono accesi per scongiurare i pericoli dei temporali, o
quando un malato entra in agonia. Nel calendario popolare la C. segna la fine
dell’inverno. Onde ne è sorta, in ogni paese, una copiosa raccolta di proverbi,
di credenze e di pronostici legati al tempo che fa in quel giorno per trarne
presagi meteorologici, p. es. "Quando vien la C. de l’inverno semo fora, ma se
piove o tira vento all’inverno semo drento".
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