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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «00376»

TERMINE: CANDELORA
DEFINIZIONE:

Nome popolare dato alla festa della Purificazione di Maria (2 febbraio), derivato dalla benedizione delle candele che ha luogo in quel giorno. Questa festa, importata in Occidente nel VII secolo insieme ad altre feste mariane, è di origine orientale: veniva celebrata a Gerusalemme 40 giorni dopo quella della natività di Gesù, in commemorazione della purificazione di Maria nel Tempio. Secondo la legge ebraica, ogni primogenito, compiuti i quaranta giorni di vita, doveva essere presentato al tempio dal padre: in quell’occasione avveniva anche la purificazione della madre. La C. dista appunto quaranta giorni dal Natale, per cui il significato di Luce che aumenta e si diffonde, e quello di putificazione, assume un valore ancora più elevato. Molto simbolica era anche l’antica Festa della C., che prevedeva dapprima unaprocessione per il paese a ceri spenti (nigredo alchemico), poi tutti i devoti, prima di entrare in chiesa, accendevano la candela (albedo), attindendo da un unico cero consacrato posto all’ingresso. Il simbolismo di tenebra e quindi di Luce proveniente da un’unica fonte è qui chiaro; ma i fedeli, allorché molto numerosi, potevano anche accendere il vicino direttamente dalla propria candela, diventando in tal modo loro stessi portatori della nuova Luce. Infine si entrava in chiesa con le candele accese, quasi per nascondere la verità ai profani. Nel XVIII secolo invalse l’uso dell’offerta al papa di candele artistiche effettuate da personaggi della corte pontificia e dai Superiori degli Ordini religiosi; questa è un’usanza ancora attuale. Il cosiddetto Festival esoterico di Imbolc si colloca tra il solstizio d’Inverno (Yula) e l’equinozio di Primavera (Vernal Equinox), ed è noto fin dai tempi più antichi ed in ogni parte del mondo sotto vari nomi: Imbolc, Oilmec, Candlemas, Brigid’s Feast, Ewomeoluc, Groundhog’s Day, Lupercalia ed appunto C.. È tra i più esoterici e tra i più preziosi per i grandi benefici spirituali e materiali che donerebbe a chi lo celebra. È considerato il festival del rinnovamento, della purificazione, della rinnovata giovinezza del corpo e dello spirito. Le moderne correnti di pensiero riscoprono quanto sia importante armonizzarsi con i cicli della natura, e diventa sempre più chiaro quanto la giovinezza del corpo sia legata a quella della mente. Imbolc è il Festival della Fonte di Giovinezza, dell’equilibrio, del rinnovamento profondo e della completa e perfetta purificazione. I secoli ed i millenni passano, ma il significato delle date fondamentali del Calendario resta immutato. Nel campo folcloristico, molte usanze popolari si sono collegate alla festa liturgica: i ceri benedetti sono conservati con cura devota, solitamente a capo del letto, e vengono accesi per scongiurare i pericoli dei temporali, o quando un malato entra in agonia. Nel calendario popolare la C. segna la fine dell’inverno. Onde ne è sorta, in ogni paese, una copiosa raccolta di proverbi, di credenze e di pronostici legati al tempo che fa in quel giorno per trarne presagi meteorologici, p. es. "Quando vien la C. de l’inverno semo fora, ma se piove o tira vento all’inverno semo drento".

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