DEFINIZIONE:
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Dinastia così chiamata dal nome del suo più importante esponente,
Carlo Magno. Questi riunì sotto la sua autorità, dalla metà dell’VIII secolo
alla fine del IX, la Gallia, la Germania Occidentale e l’Italia Settentrionale,
rinnovando sotto l’egida franca la potenza dell’Impero Romano d’Occidente.
L’origine di tale ceppo dinastico è legata a leggende e tradizioni, tendenti a
dare alla famiglia carolingia la patente di antica e fiera nobiltà. L’unica cosa
certa è che le cronache storiche menzionano come suo primo membro tale Arnolfo,
consigliere del re merovingio Clotario II, e di Dagoberto, vissuto tra il 580 ed
il 641 ca. I genealogisti attribuirono in seguito ad Arnolfo una discendenza
aristocratica da famiglia senatoria romana d’Aquitania. Nel VII secolo, in piena
epoca merovingia, la famiglia dei C. era già ricca di terre e di cariche
ecclesiastiche. Dei figli di Arnolfo, Clodulfo successe al padrenel vescovato di
metz, mentre Ansegiso ricoprì importanti incarichi di palazzo, avendo sposato
Begga, figlia del duca franco Pipino I il vecchio, maestro di palazzo
d’Austrasia, e di Itta, appartenente ad una famiglia romana d’Aquitania. Il
figlio di Angesiso fu Pipino II detto d’Heristal, maestro di palazzo sia di
Neustria che di Austrasia. Il figlio bastardo di Pipino II, Carlo Martello (v.),
oltre a mantenere i possessi neustriani, arrestò l’avanzata musulmana in Europa
nel 732, ripristinando nel contempo la propria autorità di maestro di palazzo
sull’Aquitania e sulla Provenza. La forza e le capacità di Carlo Martello
impressionarono favorevolmente il papato, che vedendo in tale dinastia un
possibile alleato contro la potenza bizantina e longobarda, concesse la corona
di re dei Franchi al figlio di Carlo, Pipino il Breve (752), sanzionando così il
definitivo tramonto della dinastia merovingia. L’ultimo re di Germania della
dinastia C. fu poi Ludovico detto il Fanciullo (911), mentre l’ultimo C. re di
Francia fu Luigi (987).
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