DEFINIZIONE:
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Nome con il quale sono indicate alcune sette ereticali dualiste, di
probabile origine balcanica (Bulgaria) all'inizio del XII secolo. La dottrina
dei C. subì l'influenza diretta dei Bogomili, e quella indiretta dell'antico
manicheismo e della gnostica. Si diffusero poi nell'Europa occidentale,
assumendo diverse denominazioni: nella Renania, in Francia (Albigesi v.), in
Inghilterra ed in Alta Italia (patarini e concorrezzesi), tanto che nel 1167
poté essere tenuto il loro primo concilio a Tolosa. In seguito si ebbero anche
neomanichei, apostolici, pauliciani, bulgari, ecc. La lotta organica e spietata
della Chiesa contro i C. iniziò con la costituzione Ad abolendam del 1184 di
Lucio III, di comune accordo con Federico Barbarossa. L'Inquisizione, istigata
da Innocenzo III, s'incaricò del loro sterminio definitivo, culminante nel 1209
con la crociata contro gli Albigesi (v.), che a Beziers (Francia meridionale)
vide il massacro di settemila fra donne, vecchi e bambini, e l'incendio della
città e della stessa cattedrale. Nel 1129 a Parigi venne consacrata con un
trattato la vittoria della Chiesa di Roma e dell'Inquisizione, grazie anche
all'aiuto armato fornito dal 1126 dal re di Francia Luigi VII il Giovane.
Tuttavia i C. sopravvissero in Francia fino al XIV secolo, ed in Italia fino
all'inizio del XV (v. Montsegur). La dottrina dei C. è caratterizzata da un
rigoroso dualismo: a Dio (il bene) si contrappone il Demonio (il male), creatore
del mondo materiale; le anime degli uomini sono angeli decaduti. I C.
rifiutavano l'Antico Testamento, poiché Dio vi appare come creatore della
materia, la gerarchia della Chiesa, i sacramenti, il matrimonio (e la
procreazione in generale), il prestar giuramento, alcuni cibi (carne, uova e
latticini), la proprietà privata, l’acquisto di ricchezze, il commercio per fini
di lucro, mentireb per interesse, fare la guerra, uccidere animali che non
fossero rettili, il Purgatorio. Per i C. Cristo non possiede corpo fisico poichè
egli è un angelo in sembianze umane (docetismo). Ideale dei C. è la endura, cioè
il lasciarsi morire di fame od in altro modo purché violento. Si distinguevano
in perfetti che, dopo un anno di dure prove ascetiche, ricevevano il
consolamentum, con l'imposizione delle mani, avente valore battesimale, ed in
credenti, che seguivano la dottrina pur restando nel mondo, e ricevevano il
consolamentum solo in punto di morte, dato che un'eventuale infedeltà non
comportava possibilità di remissione. La pratica religiosa dei C. consisteva
unicamente di preghiere e di prediche. Il loro unico Libro Sacro era il Vangelo
secondo Giovanni.
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