DEFINIZIONE:
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Termine derivato dal greco cathcew, insegnare a viva voce. Indica
il periodo di preparazione che, nella Chiesa antica (come ancora oggi nelle
missioni), precedeva il battesimo. La sua etimologia indica come la base del C.
sia la formazione dottrinale. Verso il IV secolo invalse l’uso di conferire il
battesimo il giorno di Pasqua; perciò il periodo del C. venne regolato sia nel
tempo (che la Costituzione egiziana fissava in tre anni) sia nell’indicazione
dei riti preparatori. I catecumeni erano divisi in audientes (uditori), che
dovevano ricevere una semplice istruzione verbale, ed in competentes od
illuminati (già dottrinalmente formati), che erano ammessi ai riti di
iniziazione al battesimo: gli esorcismi (le rinunce a Satana ed alle sue opere)
e gli scrutini (le promesse relative al vivere cristianamente). Nella domenica
delle palme veniva consegnata solennemente la formula del Credo (traditio
Symboli), seguita dalla consegna dei Vangeli (aperitio aurium) e del Pater
Noster. Con il diffondersi del battesimo infantile, questi riti vennero
incorporati nella liturgia battesimale, e vengono tuttora assolti dai padrini.
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