DEFINIZIONE:
|
Lucio Sergio (dal latino Lucius Sergius Catilina), uomo politico
romano (108-62 a.C.). Di nobile anche se non illustre famiglia, combatté con
Pompeo Strabone (91-87 a.C.), ed in seguito fu luogotenente di Silla. Nel 68
ottenne la pretura, dopo la quale governò per due anni le province d’Africa. Al
ritorno venne accusato di concussione, il che gli impedì di candidarsi alle
elezioni consolari del 65 e del 64. In quegli anni abbandonò in circostanze
molto oscure (i suoi avversari parlarono vagamente di una prima congiura)il
partito aristocratico. Alle successive elezioni del 63 si presentò sostenuto dai
principali capi democratici, Crasso e Cesare in testa. Sconfitto da Cicerone
(v.), andò radicalizzando sempre più la propria politica, prendendosi cura degli
interessi degli strati più inquieti della popolazione, come ex contadini
espropriati, veterani di Silla scontenti, ecc. Nuovamente sconfitto alle
elezioni del 62, diede vita ad una vasta congiura per appropriarsi del potere
con un atto di forza. Forse alle spalle dei congiurati c’erano Cesare e Crasso,
che però si ritrassero quando Cicerone, informato da alcune delazioni, rivelò
pubblicamente che era in corso un tentativo rivoluzionario. In novembre C. fu
costretto a lasciare Roma, ed a raggiungere un esercito di veterani, che da
tempo aveva predisposto in Etruria. Mentre a Roma Cicerone provvedeva a
distruggere le fila della congiura, C. fu affrontato dall’esercito regolare
guidato da Caio Antonio, l’altro console in carica, ed infine ucciso presso
Pistoia.
|