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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «00433»

TERMINE: CAUSALITÀ
DEFINIZIONE:

Termine indicante la relazione tra causa ed effetto, ovvero il rapporto esistente tra due eventi, il secondo dei quali sia prevedibile a partire dal primo. Nella scienza moderna è decaduta la concezione metafisica della C., per la quale la causa veniva concepita come la forza produttiva dell’effetto, e l’effetto come razionalmente deducibile dalla causa. Viceversa gode tuttora di notevole credito la concezione della C. risalente a Hume, concezione per la quale la relazione di causa-effetto si riduce alla concomitanza, invariabilmente presente nell’esperienza, di due eventi, mentre la necessità abitualmente attribuita a tale congiunzione si riduce ad un puro legame psicologico, ingannevolmente rispecchiato dal linguaggio. L’ipotesi di una C. criptica con cui alcuni scienziati, tra i quali Einstein, hanno cercato di salvare il principio del determinismo (v.), gode di scarso seguito tra gli scienziati moderni, sempre meno restii ad abbracciare una nozione puramente statistica di C. Cavalleria: Istituzione sociale e politica dell’epoca feudale, cui appartenevano generalmente i membri di famiglie nobili. Essa ebbe origine dalla società feudale, sotto la spinta di esigenze religiose, militari e sociali. Poiché l’esercizio delle armi era diventato un privilegio, si stabilì che l’aspirante cavaliere dovesse mostrarsi degno di portarle, segnalandosi per le sue azioni. La pratica per diventare cavaliere era piuttosto lunga e complessa. L’aspirante a sette anni entrava al servizio di un signore ed a quattordici otteneva il riconoscimento di scudiero. A ventuno era nominato cavaliere, al termine di una solenne cerimonia che comprendeva il bagno di purificazione, una notte trascorsa in preghiera e la consegna ufficiale della spada. La C. creava fra tutti i suoi membri, di qualsiasi nazione e grado di nobiltà, un vincolo fraterno, e si proponeva come scopo principale di combattere i soprusi e le violenze, di aiutare i deboli e di difendere la fede cristiana. Con la crisi delle istituzioni feudali, i vari Stati tentarono di appropriarsi della morale della C. attraverso la creazione di numerosi ordino cavallereschi, a cominciare dall’Inghilterra di Edoardo III che, nel 1344, istituì l’Ordine della Giarrettiera, i cui cavalieri sono 25, avendo per insegna una giarrettiera di velluto azzurro fissata alla gamba sinistra, una stella d’argento ed un collare a due pendenti rappresentanti san Giorgio, protettore dell’Ordine, ed il drago, con il motto "Honny soit qui mal y pense", ovvero sia disprezzato chi pensa male. Un Ordine tuttora esistente, sotto la diretta giurisdizione della casa reale inglese. In tal modo la C. si andò progressivamente svuotando del suo autentico contenuto sociale e politico, per diventare un metodo di asservimento ai sovrani, e quindi una comune decorazione. "Dalla seconda metà dell’XI secolo in poi", scrive M. Bloch (La società feudale, Ediz. Einaudi, 1949) "vari testi cominciano a menzionare che in posti diversi si è svolta una cerimonia destinata, dicono, a fare un cavaliere. Il rituale implica parecchi atti. Al postulante, di solito appena uscito dall’adolescenza, un cavaliere anziano consegna anzitutto le armi significative del futuro stato; in particolare la spada, con cui il neo cavaliere dovrà difendere la Santa Chiesa, specialmente contro i pagani; egli proteggerà la vedova, l’orfano ed il povero, senza dare mai tregua ai malvagi".

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