DEFINIZIONE:
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Termine derivato dal tardo latino cattia, mescola. L’attrezzo che in
edilizia è destinato ad impastare la malta, ed a cementare tra loro le pietre
per la costruzione di un muro o di un edificio. Rappresenta il simbolo della
fraternità universale, della tolleranza e dell'amore fraterno, unico e solo
cemento valido di unione per la successiva edificazione del Tempio dell'Umanità.
Secondo il Rituale Simbolico in Grado di Compagno d’Arte, la C. simboleggia il
Lavoro che, non più individuale com’era quello di sgrossamento della pietra
grezza operato dall’Apprendista, il Compagno deve compiere per inserirsi
attivamente nell’opera collettiva dell’Officina di cui fa parte. Nell'idiomatica
massonica dire "passare alla cazzuola" significa superare e dimenticare le
ingiurie e le ingiustizie subite. La C. è quindi anche l'emblema dei migliori
sentimenti di benevolenza verso il prossimo. É un attrezzo essenziale per la
costituzione della Camera Criptica, il Council del Rito Americano o di York (v.)
Celestino V: Nome assunto da Pietro Anglario, od Angeleri, detto anche Pietro da
Morrone (1210-1296) allorché eletto al soglio Pontificio il 29 agosto 1294. Noto
come San Celestino V, fu fondatore dell’Ordine dei celestini, ed amava condurre
una vita di natura eremitica. Fu uomo di eccezionale rettitudine e semplicità,
che mal si adattò ai fasti in uso presso la corte papale. Resosi conto di essere
soltanto uno strumento in mano ai potenti di quel torbido periodo medievale,
rinunziò al Pontificato. Dante lo definì come colui "che fece per viltade il
gran rifiuto" (Inferno, III, 59).
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