DEFINIZIONE:
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La dottrina orientale che ne ha diffuso la conoscenza nel mondo
occidentale considera i C. come aperture, porte di accesso all’essenza del corpo
umano. Allorché i C. sono aperti vi si può incanalare l’energia cosmica,
l’energia dell’universo. I C. sono sette, ovvero:
1) Muladhara, C. della Base, Centro della Radice o Centro del Coccige;
2) Svadhistana, C. Sacrale o Centro della Croce;
3) Manipura, C. del Plesso Solare, dell’Ombelico, della Milza, dello Stomaco e
del Fegato;
4) Anahata, C. del Cuore o Centro del Cuore;
5) Vishuddha, C. del Collo, della Gola o Centro di Comunicazione;
6) Ajna, C. del Comando, delle Sopracciglia, Terzo Occhio, della Conoscenza,
della Saggezza. Interiore;
7) Sahasrara, C. della Corona, Centro del Vortice, Loto dai 1000 petali.
La funzione principale dei C. è quella di assorbire l'Energia Universale,
metabolizzarla, alimentare le aure e rilasciare energia all'esterno. Quasi tutti
vedono i C. come degli imbuti, che roteano e contemporaneamente fanno scorrere
l'energia avanti ed indietro. I sette C. principali sono tutti doppi, hanno cioè
una corrispondenza posteriore al loro aspetto anteriore, fatta però eccezione
per i C. Primo e Settimo, che invece sono singoli. Dal Secondo al Quinto C.,
l'aspetto anteriore si relaziona con i sentimenti e con le emozioni, mentre
quello posteriore con la volontà. Per quanto riguarda il Sesto (anteriore e
posteriore) ed il Settimo, la correlazione è con la mente e la ragione. Il Primo
ed il Settimo C. hanno inoltre l'importantissima funzione di collegamento per
l'essere umano: essendo i C. più esterni del canale energetico, essi hanno la
caratteristica di porre in relazione l'uomo con l'Universo da un lato e con la
Terra dall'altro. Il perfetto funzionamento del sistema energetico è sinonimo di
buona salute e, di conseguenza, la totale apertura di tutti i C. consente di
raggiungere quel livello energetico che i grandi Maestri orientali chiamano
Illuminazione. Per aprire i C. esistono molte tecniche diverse, tra le quali il
Reiki (v.) si evidenzia per la sua peculiare dolcezza e per la possibilità di
armonizzare eventuali scompensi energetici. Ogni C. sovrintende a determinati
organi, ed ha particolari funzioni a livello emotivo, psichico e spirituale. Tra
i sette C. fondamentali, esistono delle precise affinità. · Primo con Settimo:
Energia di base con Energia spirituale. · Secondo con Sesto: Energia del sentire
a livello materiale con Energia del sentire a livello extrasensoriale. · Terzo
con Quinto: Energia della mente operativa e del potere personale con Energia
della mente superiore e della comunicazione. · Quarto: ponte tra i tre superiori
ed i tre inferiori e fucina alchemica della trasformazione. Ad ogni C. è
associato un colore, che corrisponde e deriva dalla frequenza e dalla vibrazione
del C. stesso. Inoltre ad ogni C. corrisponde un mantra, il suono di una nota
musicale e, in alcuni casi, anche un elemento naturale (medicina cinese), un
pianeta od un segno zodiacale.
· Primo C.: Sta ad indicare come sta in quel momento la persona rispetto alle
sue energie fisiche. Se la persona è contenta di vivere, se è in buona salute,
perlomeno se crede d’essere in buon rapporto con il suo corpo, se ha voglia di
divertirsi, di giocare. Questo C. è normalmente associato alle ghiandole
surrenali, agli arti inferiori, alla colonna vertebrale, all’intestino crasso,
ai genitali e al sistema nervoso centrale. Le patologie che possono causare il
suo funzionamento disarmonico sono: emorroidi, obesità, stipsi, sciatalgia,
artrite deformante, anoressia nervosa, gonartrosi, gotta. Rientrano nella sfera
dell’influenza del primo C. i bisogni primari dell’individuo, relativi alla
sopravvivenza. Se c’è un funzionamento eccessivo di questo C., sia i pensieri
che le azioni saranno orientate alla soddisfazione ossessiva dei bisogni
materiali e della sicurezza personale; si vorrà possedere tutto ciò che si
desidera, mentre sarà difficile dare o donare qualcosa. Qualora ostacolati, si
reagisce con aggressività, collera, violenza, sentimenti o modalità che
esprimono un atteggiamento difensivo, legato alla mancanza di fiducia nelle
forze vitali ancestrali; in questo atteggiamento c’è sempre la paura di perdere
ciò che dà sicurezza e senso di benessere. Se invece vi fosse un’insufficiente
funzionalità, si avrà debolezza e scarsa resistenza fisica ed emozionale. Molte
cose verranno vissute con eccessiva preoccupazione, anche se molto banali.
l’insicurezza esistenziale, nell’accezione più legata agli istinti primordiali,
sarà il problema principale, ci si sentirà come se si fosse perso ogni punto
d’appoggio. Ogni fatto della vita diventerà insormontabile, perciò si sogneranno
condizioni più facili, più piacevoli e meno faticose, generando fughe mentali
dalla realtà contingente. Se i C. superiori si sono sviluppati maggiormente
rispetto agli inferiori, si avrà la sensazione d’essere fuori dal mondo, vivendo
profondamente un senso di estraneità e di solitudine assoluta e senza speranza.
Se il blocco energetico interessasse anche il terzo C., oltre al primo, ci si
potrebbe trovare in presenza d’anoressia. I cibi utili per attivare o
riequilibrare il C. della base sono le proteine, le carni, noci, fagioli, uova e
prodotti caseari. Le Pietre Collegate con Il Primo C. sono: Tormalina Nera,
Ossidiana, Ossidiana Fiocco Di Neve, Onice, Ematite, Occhio Di Falco, Granato,
Rubino, Corallo e Diaspro Rosso.
· Secondo C.: É localizzato poco al di sopra del pube, ed è associato alle
gonadi, ai genitali, ai reni, al basso addome ed ai sistemi circolatori. La sua
funzione è legata al desiderio, al piacere, alla sessualità, alla procreazione,
alla capacità di provare emozioni primordiali non mentali. Gli organi collegati
con il secondo C. sono: intestino, vescica, utero, ovaie, prostata. I reni sono
proprio il simbolo della paura. Le disfunzioni del secondo C. provocano a
livello fisico impotenza, frigidità, patologie dell’apparato genitale, anche a
livello lesionale (fibromi, adenomi prostatici, ecc.), dell’apparato urinario e
rigidità lombosacrale. Dal punto di vista psicologico un secondo C. scompensato
comporta mancanza di autostima, fobie, panico ed ansietà. Dal punto di vista
emozionale, lo squilibrio di questo C. può condurre alla ricerca ossessiva del
piacere, anche e soprattutto a livello sessuale sino all’aberrazione, qualora
sia iperfunzionante, ma anche ad una totale chiusura nei confronti della
sessualità della vita, generando una sorta d’anestesia della capacità di provare
gioia non intellettuale, qualora sia invece ipofunzionante. Questo C. si
riscontra spesso scompensato nei soggetti di sesso femminile (si tenga presente
che la polarità propria di questo C., come quella di tutti i C. pari, è Yin). Il
secondo C. indica la nostra parte emozionale, le nostre paure, le cose che ci
hanno spaventato, che ci paralizzano. É il primo passo dell’energia verso la
smaterializzazione. Vale sempre la pena di ricordare, che i quattro principi
alchemici sono in fondo i quattro principi dell’energia:
· 1) principio: nell’uno è il tutto, cioè nella mia cellula avviene la stessa
cosa che avviene nella cellula della galassia;
· 2) principio: la materia è la parte invisibile dell’invisibile, cioè quello
che noi vediamo materializzato, è la parte che noi abbiamo reso tangibile
rispetto all’omologa energia invisibile;
· 3) principio: come in alto così in basso e viceversa, cioè lo Yin e lo Yang,
il bianco e il nero, il giorno e la notte, la luce e il buio, ovvero quello che
avviene ad un livello avviene anche all’altro livello.
· 4) principio: la natura è costantemente rinnovata dal fuoco, vale a dire che
solo nella fede quello che ti brucia dentro ti permette di rinnovare la tua
vita. Le pietre collegate con il secondo C. sono: Agata Corniola, Eliotropio,
Crisocolla, Crisoprasio, Quarzo Femmina, Ammonite, Angelite, Pietra Di Luna,
Opale, Giada, Tigre Di Ferro, Howlite, , Legno Pietrificato, Magnesite e
Magnetite.
· Terzo C.: In lingua sanscrita viene chiamato Manipura, che significa città dei
gioielli. Esso è localizzato a livello del plesso solare, ed è associato a
fegato, pancreas, stomaco, milza, parte alta dell’intestino ed a tutte le
funzioni metaboliche e vegetative. Dal punto di vista psico-energetico, la sua
funzione più importante è relativa all’affermazione personale ed all’esercizio
del potere individuale rispetto al sociale ed all’ambiente in generale (indica
la realizzazione della persona, quanto la persona vede realizzabile il suo
desiderio di vita, quanto una persona vuole e desidera combattere per se stesso,
quanto una persona si ama). Le patologie principali espresse dal terzo C.
riguardano tutte le malattie metaboliche, quali il diabete, le iperlipidemie, le
insufficienze epatiche, la cirrosi, le ulcere gastriche e duodenali, i tassi
glicemici, ecc., nonché tutte le patologie riguardanti i processi di nutrizione,
digestione ed assimilazione. Dal punto di vista psico-energetico è a livello di
questo C. che si generano le forze emotive dirette verso l’ambiente esterno: i
sentimenti d’amicizia, rancore, simpatia, antipatia, ecc. Esso è il fondamento
della personalità sociale. Il funzionamento disarmonico di questo C. genera il
desiderio sfrenato di potere, di manipolazione, per poter stravolgere la realtà
sempre e a proprio favore; tendenzialmente si potrà notare un atteggiamento
iperattivo, il quale viene messo in atto per nascondere il senso d’inadeguatezza
e vuoto che è causato dall’impotenza a gestire le situazioni di potere assoluto
che si pretenderebbe d’esercitare. La serenità interiore sarà fortemente
compromessa e, ovviamente, sarà principale la soddisfazione del benessere
materiale, sia pure a discapito di qualunque sentimento piacevole, giungendo
addirittura a ritenerli indesiderabili e fastidiosi. Il soggetto che soffre di
uno scompenso del terzo C. è portato a perdere il controllo delle proprie
emozioni, ed a sviluppare un atteggiamento fortemente aggressivo, necessario per
non permettere agli altri di mettere a nudo la propria pochezza interiore, fatto
questo che smaschererebbe i giochi di potere di cui questo soggetto vive,
creando una situazione di paralisi energetica che si esprimerebbe come impotenza
disperata e disperante; un esempio di questo soggetto sconfitto, può essere data
dall’immagine di quelle persone in genere di mezza età, ma sempre più spesso
anche giovani, che trascorrono il proprio tempo in attività annichilenti e
distruttive, quali il bere, fare uso di droghe più o meno riconosciute come
tali, e che in genere hanno in famiglia un atteggiamento fortemente aggressivo e
prevaricatore. A questi infatti fa seguito una situazione fortemente depressiva.
In questo caso il soggetto avrà come obiettivo principale l’essere accettato e
benvoluto dagli altri, e per raggiungere questo scopo negherà a se stesso per
conformarsi al modo di pensare delle persone cui desidera piacere, soffocando e
negando completamente i propri desideri ed emozioni; ciò nonostante, anzi,
proprio a causa di questo atteggiamento frustante, aumenteranno le prepotenze e
le angherie verso i membri della propria famiglia. Gli alimenti che possono
essere utili per riequilibrare il terzo C. sono gli amidi, le farine integrali e
gli zuccheri semplici. Le pietre collegate con il terzo C. sono: Pirite,
Citrino, Topazio, Pietra Del Sole, Malachite, Quarzo Occhio Di Tigre,
Malachite-Azzurrite, Malachite-Crisocolla, Diaspro Giallo, Blenda, Quarzo
Rutilato, Aragonite, Calcite Arancio, Ambra ed Andalusite.
· Quarto C.: Il C. del Cuore è collocato sullo sterno, all’incirca all’altezza
della linea mediana orizzontale dei seni. Questo centro energetico è associato
al cuore, ai polmoni, al timo, agli arti superiori, alla circolazione ed al
sistema linfatico; le patologia connesse al suo squilibrio sono asma,
ipertensione arteriosa, patologie cardiache, patologie polmonari, ecc. Nel caso
di funzionamento disarmonico, sul piano fisico si potranno avere sintomi a
livello del torace, quali senso di costrizione, dispnea, aritmie, tachicardia,
palpitazioni, asma e via dicendo, senza peraltro avere riscontri oggettivi dalle
indagini cliniche. Dal punto di vista psichico ed emozionale, si tende ad amare
gli altri solo in funzione dei riconoscimenti e della gratitudine che questi
possono dare in cambio. Qualora invece il C. fosse ipofunzionante, a livello
fisico si evidenzierà un cattivo funzionamento del diaframma, con problemi
respiratori e cardiaci, mentre dal punto di vista psichico ed emozionale si
tenderà ad esprimere sentimenti d’odio e rancore, oppure di freddezza,
indifferenza od insensibilità. Il quarto C. è il centro dell’intero sistema
energetico dei C.; infatti esso collega i tre centri inferiori, di natura fisica
ed emotiva, legati alla terra, con i tre superiori più mentali e spirituali,
legati al cielo. É per mezzo dell’attività armonica di questo C. che le persone
sono in grado di entrare in simpatia con tutto ciò che esiste, e di coglierne la
bellezza e l’armonia. Infatti la funzione di questo centro energetico è quella
della capacità di esprimere amore puro ed incondizionato. Il quarto C. è il
centro che consente lo sviluppo e l’utilizzo della capacità di trasformazione e
guarigione di sé e degli altri. Gli alimenti in relazione a questo C. sono i
vegetali, poiché racchiudono in sé l’energia vitale della luce solare (cielo), e
contemporaneamente l’energia vitale che proviene dalla terra. Le pietre
collegate con il quarto C. sono: Quarzo Rosa, Kunzite, Rodocrosite, Rodonite,
Tormalina Rosa, Tormalina Rosa/Verde, Tormalina Verde, Dioptasio o Pietra Delle
Fate, ed Olivina o Peridoto o Crisolito.
· Quinto C.: É il centro della capacità umana di esprimersi, comunicare ed
ispirarsi, la creatività intesa in senso sottile, il rapporto con i nostri
sentimenti. É lo scambio, dare per ricevere. Nel C. della gola, la creatività
del C. sacrale si unisce alle energie degli altri C. Possiamo esprimere soltanto
ciò che abbiamo in noi stessi, e una delle finalità del quinto C. è proprio
quella di consentirci un certo spazio interiore, che ci permetta di riflettere
sui nostri pensieri e comportamenti. Quando sviluppiamo il C. della gola, i
nostri pensieri non saranno più dominati dalle emozioni o dalle sensazioni
fisiche, il che rende quindi possibile una conoscenza oggettiva. Le parti
connesse al quinto C. sono: la tiroide, collo, gola, mascella, orecchie,
paratiroidi, trachea, bronchi, esofago, braccia e lo sviluppo dello scheletro.
Le patologie fisiche ad esso correlate fanno riferimento alle malattie organiche
o funzionali relative agli organi che governa. Il timbro ed il tono della voce
sono manifestazioni delle energie del quinto C.: tanto più la voce è armonica,
piena e rotonda, tanto più questo centro sarà in equilibrio. Le patologie di
tipo psichico che fanno riferimento a vishudda sono tutte riferite alla capacità
di comunicare, non solo verso l’esterno, ma anche verso la propria interiorità;
è tramite questo C. che si realizza la comunicazione tra mente e corpo; perciò
le cosiddette malattie psicosomatiche possono anche essere riferite in varia
misura alla disfunzione di questo C. Le pietre collegate con il quinto C. sono:
Sodalite, Lapislazzuli, Turchese, Larimar, Tormalina Blu Indicolite, Calcedonio,
Topazio Blu, Celestina, Acquamarina, Crisocolla, Labradorite, Calcite Verde e
Calcite Blu.
· Sesto C.: É localizzato al centro della fronte, circa due dita al di sopra
della radice del naso; il suo nome in sanscrito significa conoscere, percepire
ed anche comandare. Questo C. è collegato alla ghiandola pituitaria, al
controllo del sistema ormonale ed al cervelletto. Questo centro energetico è
importante più che per la sua correlazione con disturbi di tipo fisico,
soprattutto per il suo alto significato psichico. Ad esso è correlata la
capacità e l’equilibrio psicospirituale, la corretta percezione di sé in
relazione a sé stessi, ad un livello energetico che possiamo definire intuitivo,
sensitivo, quindi oltre la mente. Molto probabilmente è a disfunzioni di questo
C. che si possono far risalire patologie psichiatriche gravi, come ad esempio la
schizzofrenia. Inoltre, poiché esso e associato alla regolazione di tutti i
cicli dei vari piani della persona (fisici, mentali, emozionali, spirituali)
occorre fare la seguente considerazione: ogni ciclo è un’oscillazione di tipo
bipolare, perciò metaforicamente, ma poi neppure tanto, è caratteristica
intrinseca del sesto C. il passaggio dalla luce al buio, anche in senso
metafisico; da questo s’evidenzia come il buio dell’anima, spesso catalogato
come depressione o peggio, possa essere riferito alla sua disfunzione. Il sesto
C. rappresenta il pensiero, viene anche chiamato C. del Terzo Occhio. Questa è
la sede delle più elevate facoltà mentali, delle capacità intellettuali, nonché
della memoria e della volontà. Sviluppando la nostra consapevolezza, ed aprendo
sempre di più il terzo occhio, la nostra immaginazione potrà produrre l’energia
necessaria per realizzare i nostri desideri. Quando il C. del cuore è aperto e
in congiunzione con quello del terzo occhio, possiamo trasmettere le nostre
energie guaritrici sia da vicino che da lontano. Nello stesso tempo possiamo
avere accesso a tutti i livelli della creazione, livelli che vanno anche al di
là della realtà fisica. Una conoscenza di questo tipo ci perviene sotto forma di
intuizioni, di chiaroveggenza e d’ipersensibilità nell’udire e nel percepire.
Cose che prima avevamo sospettato solo vagamente, ci appaiono ora chiaramente.
Le pietre collegate al sesto C. sono: Ametista, Fluorite, Sugilite, Lepidolite
ed Azzurrite.
· Settimo C.: È localizzato al vertice del cranio, nella zona del Bregma. É un
C. non fisico, che si può in buona sostanza definire l’interfaccia tra la
coscienza individuale e quella cosmica, universale. Non esiste un settimo C.
bloccato, può essere soltanto più o meno sviluppato, in relazione al personale
cammino spirituale dell’individuo. Non vi sono patologie note e specifiche
legate a questo centro energetico, né a livello fisico né a livello mentale o
spirituale; si sa solo che l’energia elaborata a questo livello ha effetti su
tutti i tessuti e le funzioni dell’organismo, in modo più o meno evidente,
intenso ed efficace. Il settimo C. è collegato al centro della sommità della
testa, ed è rivolto verso l’alto; è collegato con il cervello e la ghiandola
pineale. Qui siamo collegati con la sfera dell’essere, che racchiude tutte le
forme e le caratteristiche non manifestate. Da questo luogo, un tempo abbiamo
iniziato il nostro viaggio verso la vita, e sempre qui proviamo l’unità con il
nostro principio originario divino, del quale tutti noi facciamo parte; ed è qui
che il nostro campo personale d’energia diventa un tutt’uno con l’universo. Il
cammino verso lo sviluppo del settimo C. viene indicato dal colore viola. Viola
è il colore della meditazione e della devozione. Mentre si è in grado di
influenzare intenzionalmente l’attivazione dei sei centri energetici inferiori,
nel caso del settimo centro, tutto quello che possiamo fare è aprire noi stessi,
e lasciare che le cose accadano attraverso di noi. Utilizzare le energie del
settimo C. in terapia può essere utile quando si debba fare fronte a situazioni
traumatiche gravi; infatti, per es. in relazione ai Fiori di Bach (v), il
rimedio che più frequentemente viene associato al settimo C. è Rescue. Le pietre
collegate al settimo C. sono: Quarzo Ialino o Cristallo Di Rocca, Pietre/Quarzo
Ialino, Selenite, Quarzo Elestiale, Calcite Trasparente, Apofillite o Pietra di
Poona, Quarzo Latteo, Diamante, Fluorite e Diamantino di Herkimer. Va ancora
detto che il sesto ed il settimo C. risultano raramente squilibrati, mentre
negli adulti quelli più frequentemente scompensati sono il terzo ed il quarto, e
nei bambini il primo ed il secondo. A proposito del secondo C., occorre
precisare che spesso si trova scompensato nei soggetti femminili che vivono la
loro sessualità, intesa sia in senso fisico che psichico, in modo conflittuale,
sia a livello d’interiorità sia a livello di rapporti interpersonali o sociali.
Nella valutazione dello stato di questi importanti centri energetici, occorre
tenere presente anche il processo di crescita dell’individuo, poiché ogni età ha
uno specifico C. associato ad essa. Nell’età associata ad un determinato centro
energetico, questo sarà predominante sugli altri in termini di funzionalità
energetica, secondo i seguenti valori (M.=maschio e F=femmina): C.1: 0-7 (M) e
0-6,5 (F) anni; C.2: 8-14 (M) e 7-12 (F) anni; C.3: 15-21 (M) e 13-18 (F) anni;
C.4: 22-28 (N) e 19-24 (F) anni, C.5: 29-35 (M) e 25-30 (F) anni; C.6: 36-42 (M)
e 31-36 (F) anni; C.7: 43-49 (M) e 37-42 (F) anni.
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