DEFINIZIONE:
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La definizione catechistica della C.C. viene così concepita:
"È la società dei veri cristiani, cioè dei battezzati che professano la fede e
la dottrina di Gesù Cristo, partecipano ai suoi sacramenti ed ubbidiscono ai
pastori da lui stabiliti". Una definizione esatta sul piano canonico, che però
non include più la chiesa come mistero religioso. Papa Paolo VI,
nell’allocuzione tenuta nella seconda sessione del Concilio Vaticano II
(23.9.1963) dichiarava: "Non è da stupirsi che dopo venti secoli … il concetto
vero, profondo e completo della Chiesa quale Cristo la fondò … ancora abbia
bisogno d’essere più precisamente enunciato … Mistero è la Chiesa, ovvero realtà
imbevuta di presenza divina". Secondo l’enunciazione conclusiva del Concilio
Vaticano II, "la Chiesa di Roma è "Una" per l’unica fede e l’unico governo, per
la comunione tra i suoi membri ed i sacramenti; "Santa" per la santità della
dottrina e della morale; "Apostolica" perché, illuminata dallo Spirito Santo,
svolge l’opera ad essa affidata dagli Apostoli; "Cattolica", cioè universale,
perché si rivolge a tutti i popoli; "Romana" perché accetta il primato del Papa,
vescovo di Roma, Capo visibile di tutta la Chiesa, successore di San Pietro e
vicario di Gesù Cristo. Inoltre la Chiesa è invisibile e trionfante, visibile e
militante, perché nella sua natura è simile a Cristo, uomo-Dio, ed in essa
l’elemento umano e quello divino formano una sola complessa realtà" (v. anche
Cattolicesimo).
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