DEFINIZIONE:
|
Arte divinatoria che pretende di interpretare il carattere degli
uomini, di vederne il passato ed il presente, nonché di presagirne il futuro,
attraverso la lettura dei particolari e dei segni lineari della mano sinistra,
meno alterata dai segni del lavoro. Di antichissima origine e coltivata da molti
popoli, la C. conobbe periodi di grande favore in India ed in Cina, ma anche in
Grecia ed a Roma, tanto da interessare anche Aristotele, almeno per quanto
riguarda la longevità. Nel Medioevo e durante il Rinascimento si vide un gran
ritorno delle fortune della C., interessando personaggi famosi come Paracelso
(v.) e Cardano. Nel 1491 Galeotto Marzio da Narni scrisse addirittura il
trattato Chiromanzia Perfecta. In seguito decaduta, la C. ritornò in auge nel
XIX secolo, ed è tuttora praticata e seguita. La C. contempla l'esame della
forma, delle dimensioni, dei rapporti tra le singole dita, delle sporgenze o
monti, e soprattutto delle linee. Le linee principali sono quattro, di cui sono
considerate anche le relazioni, ovvero quelle della vita, della testa, del cuore
e della fortuna. I monti, la cui prominenza più o meno accentuata indica il
grado della qualità attribuitagli, sono quello di Giove (ambizione, nobiltà e
religiosità), di Venere (sensualità ed amore per la bellezza), di Saturno
(saggezza, riflessione, tendenza alla malinconia), di Apollo o del Sole
(intelligenza e gloria), di Mercurio (amore per il lavoro), di Marte (coraggio)
e della Luna (fantasia).
|