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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «00475»

TERMINE: CIRILLICO
DEFINIZIONE:

Alfabeto di origine paleoslava, tuttora in uso fra le popolazioni aderenti alla Chiesa ortodossa, che si sostituì al precedente alfabeto gragolitico (v.) per la sua maggiore semplicità. Nell’alfabero C., attribuito al monaco Cirillo (v.), ma più probabilmente ideato da uno dei suoi seguaci del IX-X secolo, la forma delle lettere si avvicina a quella delle lettere maiuscole (onciali) dell’alfabeto greco, con alcune alterazioni ed integrazioni derivanti dalla particolare fonetica, assai ricca, delle lingue slave. Sotto Pietro il Grande vennero introdotti nel C. i caratteri profani (grazdanskij srift) per gli usi civili (1707). Questo C. modernizzato fu assunto, con gli opportuni adattamenti, anche da Ucraini, Serbi e Bulgari, e fino al XIX secolo dai Romeni, che poi optarono per l’alfabeto latino. Dopo la rivoluzione comunista, con decreto del 23.12.1917, fu varata l’ultima riforma ortografica, che eliminò alcune lettere divenute ormai inutili per la moderna fonetica russa. Cirillo e Metodio: Monaci missionari bizantini (Cirillo: Salonicco, 827 – Roma, 869 - Metodio: Salonicco, 815 - Sirmio, Moravia, 885). Fratelli, figli di un magistrato, furono istruiti presso la corte di Bisanzio. Incaricati dall’imperatore (860) di una missione politico religiosa presso i Chazari, riuscirono a convertire molti pagani. Su richiesta del principe moravo Rostislao, furono inviati dall’imperatore in Moravia (863) per predicarvi il Vangelo. C. tradusse in lingua paleoslava testi liturgici e molti libri biblici: gli è pure attribuito l’alfabeto cirillico (v.). Accusati di eresia dal clero tedesco, per questo uso liturgico della lingua paleoslava, dovettero recarsi a Roma per discolparsi. Il papa Adriano II approvò (867) l’uso della lingua slava nella liturgia e, morto C. in Roma, nominò M. vescovo di Sirmio, in Moravia. Questi, nonostante l’accanita opposizione del clero tedesco, organizzò una gerarchia ecclesiastica autonoma, del tutto sottratta all’influenza dell’imperatore germanico.

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