DEFINIZIONE:
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Termine indicante il clero indigeno dei Paesi di missione,
istituito all’epoca delle grandi spedizioni missionarie francescane e domenicane
del XIII secolo. Nel 1318 l’antipapa Giovanni XXII istituì una gerarchia
ecclesiastica autonoma in Persia; nel 1518 a Lisbona vennero ordinati i primi
sacerdoti negri; i Francescani nel 1536 istituirono un collegio per la
formazione del C. indigeno a Tlateloico, in Messico. In seguito la formazione
del C. venne affidata alla Santa Congregazione di Propaganda della Fede che,
attraverso una continua ed instancabile opera caratterizzata dalla creazione di
seminari, ha sviluppato il clero e l’episcopato indigeno. Nel XX secolo i
pontefici Benedetto XV e Pio XI, con le rispettive encicliche Maximum illud
(1919) e Rerum Ecclesiae (1926) ribadirono la necessità di affidare l’opera
missionaria di evangelizzazione al C. Attualmente prelati di ogni razza e paese
fanno parte del Collegio Cardinalizio.
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