DEFINIZIONE:
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Dal greco cleyudra, rubo acqua, è un antico strumento per la
misurazione del tempo. Si compone di due vasi comunicanti, uni dei quali
contenente acqua o sabbia si svuotava gradatamente nell’altro. La valutazione
del tempo trascorso era data dalla quantità di acqua o sabbia passata nel vaso
sottostante. Forse inventata dai Babilonesi, la C. passò poi agli Egiziani, che
ne fecero uso soprattutto notturno, quando non erano sfruttabili strumenti
basati sullo spostamento dell’ombra (gnomoni, ecc.). Da Demostene sappiamo che
la C. fu molto usata dai Greci nei tribunali, dove serviva per misurare il tempo
concesso ad un magistrato per un’arringa. A Roma ne venne introdotto l’uso verso
il 150 a.C. Vitruvio (De architettura, IX), ne parla ampiamente ma come elemento
decorativo degli edifici, mentre Macrobio e Sesto Empirico affermano che il
primo tentativo di suddivisione dello Zodiaco (v.) in parti uguali fu eseguito
con l’impiego della C. Viene tuttora usata a scopo decorativo, quale simbolo del
trascorrere del tempo e della caducità delle cose terrene, e resta un motivo
iconografico largamente sfruttato, anche dalla Massoneria, che la effigia sulla
parete meridionale del Gabinetto di Riflessione (v.).
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