DEFINIZIONE:
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Termine derivato dal greco cleiyoriz, -idoz, clitoride, ed
extomh, asportazione mediante taglio, castrazione. Asportazione del clitoride,
eseguita mediante ablazione, recisione od escissione, compiuta durante
particolari atti iniziatici, per lo più puberali, presso alcune popolazioni
musulmane arabe, tuttora a livello etnologico, dell’Africa orientale e del
Sudan. Impropriamente detta circoncisione (v.) femminile, la C. presso alcuni
gruppi etiopici (Somali, Danàkili), nilotici (Sudanesi nella zona prossima a
Khartum), negri somali (Shidle, Shaveli e Swaheli) è, di norma, associata alla
pratica dell’infibulazione, eseguita mediante un unico taglio per tutta la
lunghezza della parte interna delle grandi labbra; le gambe vengono poi fissate
strettamente, e la legatura conservata per almeno otto giorni, fino all’avvenuta
saldatura dei lati, ribadita talvolta mediante una cucitura od una infissione di
spine vegetali. La C. è praticata anche presso popolazioni non musulmane della
Guinea e del Sudan ex francese: qui il clitoride viene strappato alla nascita
con le unghie.
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