Buon giorno! oggi è Domenica 19 Maggio 2024 ore 1 : 23 - Visite 1497965 -

BENVENUTI SUL SITO WWW.ECROS.IT
Logo di Ecros.it con scritta a fuoco
divisore giallo animato
TestataEsoterismo-510x151.jpg
MENU NAVIGAZIONE
SPAZIATORE bianco
Lineablu

SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

Lineablu
SPAZIATORE bianco

DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «00496»

TERMINE: COLPE E SANZIONI
DEFINIZIONE:

(G.O.I.) I Liberi Muratori, qualunque sia il loro Grado e la loro funzione, sono sottoposti alla Giustizia Massonica, e vi restano soggetti anche se in sonno o decaduti. Costituisce colpa massonica l'inosservanza dei principi della Massoneria e delle norme della Costituzione e del Regolamento dell'Ordine. Integrano gli estremi della colpa massonica: a) ogni contegno nei rapporti massonici contrario ai sentimenti di rispetto, di fraternità e di tolleranza; b) ogni azione contraria alla lealtà, all'onore od alla dignità della persona umana, ed ogni comportamento, nell'ambito della vita profana, che tradisca gli ideali dell'Istituzione. Il Regolamento dell'Ordine determina le sanzioni, graduandole secondo la gravità della colpa. Il L.M. è considerato innocente fino a che non sia intervenuta sentenza definitiva. Il L.M. sottoposto a procedimento penale dall'Autorità giudiziaria ordinaria per fatti non colposi, può essere cautelativamente sospeso da ogni attività massonica con provvedimento del Gran Maestro. La pendenza di un procedimento penale non preclude il giudizio massonico (Art. 15 della Costituzione dell'Ordine). Comacini (Maestri): Costruttori e lapicidi italiani (VII-XIII secolo), già citati nell’editto di Rotari (643), re dei Longobardi, e di Liutprando (743), furono capi muratori ed intagliatori di pietre provenienti dalla regione comasca. Nel primo sono inclusi due articoli sui C. ed i loro colleganti, e si indicano le tariffe per l’esercizio della loro arte (v.), perfino comminando pene per casi di infortunio sul lavoro. Nel secondo invece si parla e si legifera sulla Società di magistri comacini. Alcuni studiosi però sostengono che il nome derivi da cum mac(h)inis, indicando maestranze edili provviste delle attrezzature di cantiere. Erano organizzati in corporazione ambulante, e ad essi è dovuta la diffusione del primo stile architettonico romanico dalla regione della loro origine in tutta l’Italia, e poi in Catalogna, in Borgogna, in Inghilterra, in Scozia, in Svizzera e nella valle del Reno. Caratteristica dei maestri C., oltre all’uso della pietra da taglio, la valorizzazione plastica delle strutture murarie, ottenuta aggiungendo al motivo ravennate delle arcate cieche elementi nuovi, come i forti aggetti e le profonde strombature. Tra i migliori esempi di architetture dovute ai maestri C. vanno citati s. Pietro di Agliate, s. Paragorio a Noli, la basilica dei ss. Pietro e Paolo a San Pietro al Monte di Civate, san Carpoforo, san Fedele e sant’Abbondio a Como. Sono inoltre numerosissime le tracce della loro presenza o della loro influenza nell’area di diffusione dei costruttori comaschi. Y (Massoneria) Il citato editto di Rotari garantiva ai Collegi Comacini particolari privilegi, che li affrancavano dalle leggi e dalla servitù delle autorità feudali delle località nelle quali si recavano per edificare. Tale editto conteneva ben 388 articoli, tra i quali citiamo i due direttamente riferiti ai maestri C.: · Art. 144. Del maestro C.: "Se il maestro C. co’ suoi Colliganti avrà assunto di restaurare o fabbricare la casa di chicchessia, fissato il patto della mercede, e accadrà che qualcuno muoia per la caduta della stessa casa, o del materiale o di una pietra: non si ricerchi del padrone cui appartiene quella casa, se il maestro C. co’ suoi consorti non comporrà lo steso omicidio o il danno; imperocché avendo per suo lucro assunto nella fabbrica la ferma della mercede, non immeritatamente sostenga il danno"; · Art. 145. Dei Maestri chiamati o condotti: "Se qualcuno avrà chiamato uno o più maestri C., a disegnare lavori (conduxerit ad opera dictandi), o a prestare un aiuto giornaliero fra i suoi servi per fabbricare un palazzo o una casa, e accadrà che in causa della casa qualche C. abbia a morire, non si chieda da lui a chi appartenga la casa. Imperocché se cadendo un albero o una pietra avrà ucciso una persona estranea o apportato qualsiasi danno, non si attribuisca a colpa del Maestro, bensì di colui che l’ha condotto, egli patisce il danno". Ancora prima dell’anno mille, sia a Lucca che a Perugia operava una Massoneria di maestri C. Secondo il Bonvicini, le strutture delle fratellanze dei maestri C., non disgiunte dalla loro elevata base culturale, influirono su similari organizzazioni europee a carattere muratorio, specialmente in Germania, Francia e Gran Bretagna, in cui predominava l’aspetto corporativo e di fratellanza, dando loro quel carattere massonico già evidenziato nei Collegi dei Fratelli C. Secondo il Bacci, fin dai tempi di Carlomagno i maestri C. costituirono società o confraternite speciali, compatte, segrete e collegate tra loro con propri statuti, riti ed ordinamenti, assumendo fin da allora il titolo di Liberi o Franchi Muratori., poiché affrancati dagli obblighi delle leggi in cui operavano. I maestri C. diedero origine alle prime Logge massoniche, che nei secoli successivi concorsero, con il fondamentale contributo spirituale dei Rosacroce, alla creazione della moderna Massoneria speculativa.

SPAZIATORE bianco

Manina indica Giù Spaziatore Manina indica Giù
Spaziatore