DEFINIZIONE:
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In Loggia è il secondo Grado della gerarchia massonica. Come
per il profano è necessario dimostrare d'essere uomo libero e di buoni costumi
per aspirare a varcare la porta del Tempio massonico, per essere promosso
Compagno d'Arte l'Apprendista Libero Muratore dev'essere in grado di certificare
d'aver ormai fatto il suo tempo, essendosi privato dell'influenza dei metalli, e
che il suo Tutore (il Secondo Sorvegliante) sia soddisfatto di lui per i
progressi acquisiti. Deve soprattutto aver dato prova di applicazione, di zelo e
di ardore nel Lavoro (v.) muratorio. Il C. ha diritto di parola, ha la simbolica
età di cinque anni, e cinque sono i colpi della batteria del suo grado. Il C. si
dedica soprattutto allo studio dei Doveri dell'uomo verso Dio, se stessi e
l'Umanità. La sua parola di passo è Shiboleth, e la sua parola sacra è "J", il
nome della Colonna presso cui lavora. Si trova sotto la guida, la tutela ed il
controllo del primo Sorvegliante. Simbolo peculiare del grado è la Stella
fiammeggiante (v.), recante al centro la sigla "G" e posta all'Oriente del
Tempio massonico. Al termine del cerimoniale di elevazione, il C. riceve dal
Maestro Venerabile un nuovo Grembiule, decorato da due rosette azzurre, in
sostituzione di quello bianco da Apprendista. La forza del C. sta nella
partecipazione all'anima della Libera Muratoria. Dev'essere discreto, e deve
astenersi dal tentare di spiegare agli Apprendisti quanto essi non sono ancora
in grado di capire. Occorre astenersi dal trasmettere il nostro modo di vedere
le cose che non abbiamo imparato a conoscere a fondo, e lasciare che ogni
spirito si evolva senza pretendere che gli intelletti brucino le tappe della
comprensione a loro necessarie. Il C. deve osservare scrupolosamente regole e
leggi, comportandosi in modo da meritare d'essere portato come esempio agli
Apprendisti. Nei loro riguardi deve dimostrarsi discreto, e mai dimenticare che
l'iniziato che intenda insegnare, si accontenta di far riflettere, astenendosi
sempre dal dogmatizzare. Quindi il suo metodo d'insegnamento consiste nel
predicare con l'esempio. Il C. deve partecipare con scrupolosa assiduità ai
Lavori della propria Officina. Come ricorda il segno d'ordine, in questo Grado
si deve lavorare soprattutto con il cuore. Il secondo Grado massonico si
sostanzierebbe nella piena estrinsecazione della nuova vita conquistata con
l’iniziazione, nella sua espansione a stella entro la sfera d’azione della
singola individualità, misurata dalla portata dell’irraggiamento sulfureo (v. O.
Wirth). Al vertice dell’ascesa del C. sta l’intelletto radiante, che sempre si
comunica ad ogni creatura, ma che chiede d’essere consapevolmente assunto come
vettore dell’esistenza. È il Nous che deve guidare il Bios; perciò
massonicamente il grado di C. è di lavoro, di studio e di perseveranza. Esso
prepara all’ultima tappa del cammino iniziatico, che conduce alla Maestranza.
Alchemicamente il serpente mercuriale viene crocefisso, mentre l’aquila spicca
il volo verso le vette eccelse. Nel corso del rituale di elevazione al Grado di
C., l'Apprendista deve compiere cinque viaggi, ognuno avendo in dotazione
strumenti diversi, dal Maglietto allo Scalpello, dal Regolo al Compasso, dalla
Cazzuola alla Squadra; in ciascun viaggio viene confrontato con tematiche di
studio di diversa natura, dai cinque sensi ai principali ordini architettonici,
dalle Arti Liberali ai cinque Grandi Iniziati. Nelle Obbedienze nordiche invece
l'Apprendista deve compiere tre viaggi, in ciascuno dei quali gli vengono
progressivamente presentati come simboli una spada, una corona d'alloro ed uno
scrigno colmo di monete d'oro: i significati sono ovvi, ed il candidato otterrà
l'aumento di salario dopo averli rifiutati con disprezzo. Sia il Rituale
simbolico che quelli nordici sono impregnati di significanze simboliche
profonde, che debbono rappresentare motivi di meditazione per ogni C., onde
ricavarne motivi di speculazione a lui più congeniali, ovvero quegli
insegnamenti che, assimilati, lo condurranno sulla strada della Maestranza
Muratoria. Y (G.O.I.) La proposta di promozione del C. a Maestro può essere
fatta, oltre che dal Consiglio delle Luci, dai Fratelli Maestri, i quali
utilizzano a tal fine il Sacco delle Proposte tacite. Le promozioni vengono
deliberate dalla Loggia con votazione palese, su proposta motivata in Loggia di
Terzo Grado, a maggioranza semplice dei presenti. L'elevazione a Maestro,
eseguita ritualmente, ha luogo dopo il rilascio del Brevetto da parte del Gran
Maestro. L'anzianità massonica in Grado di C. e di Maestro si computa dalla data
del rilascio del Brevetto (Art. 13 del Regolamento dell'Ordine). V. anche
Lavoro.
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