DEFINIZIONE:
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Concetto che si riferisce in generale a ciò che può anche non
esistere, e quindi non è necessario. Tale concetto è legato a quello della
causalità (v.) e della libertà, e si applica a tutto ciò che è soggetto a
mutamento, cioè che non è fisso ed immutabile. In senso logico una proposizione
è contingente quando richiede il ricorso all’esperienza. Nel corso della storia
del pensiero, il concetto di C. è ampiamente trattato in Aristotele, viene poi
ripreso da Leibniz che lo distingue nettamente dalla sfera del necessario, e
trova infine una sistemazione nel criticismo kantiano, che ne rifiuta l’ipoteca
realistica e ne fa un elemento interno alla categoria della modalità.
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