DEFINIZIONE:
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Vari studiosi attribuiscono l’impiego della C. (o del
Giuramento) al mito Orfico ed al rituale pitagorico di iniziazione, collegandolo
alle due sorgenti dell’Ade: quella del Lete e quella di Mnemosine. La prima
produceva un’acqua amara che generava l’oblio facendo perdere la memoria del
passato, la seconda un’acqua dolce che rafforzava il ricordo risvegliando il
neofita nella sua nuova condizione iniziatica. Secondo il Reghini (Il Rituale
dell’Apprendista libero muratore, Napoli), "L’orfico, bevendo alla pura sorgente
di Mnemosine, sfuggiva alle acque del letem e diveniva immortale, figlio non più
della sola terra, ma di Urano stellato. Così l’iniziando nasce ad una vita sotto
il cielo stellato del tempio massonico, e diviene Massone, che sta tra Squadra e
Compasso, ovvero tra la terra ed il cielo". La massoneria impiega la C. nel
corso dell’iniziazione al Grado di Apprendista Libero Muratore, allorché il
Maestro Venerabile dice all’iniziando: "Io debbo esigere da voi una promessa
solenne prestata sulla C. Acconsentite a prestarla"? Dopo di che invita il
Maestro delle Cerimonie a portare la C., che il Fratello esperto porgerà poi al
profano, invitandolo a bere. Bevuta l’acqua dolce, sul suo onore promette
solennemente di mantenere il silenzio più assoluto su tutti i particolari delle
prove subite; quindi il Maestro Venerabile gli dice: "Profano, voi dovete
conoscere tutta l’importanza di una promessa solenne. Se voi mancaste alla
parola così solennemente data … bevete!", e gli si fa bere l’acqua amara. Infine
il Maestro Venerabile conclude dicendo: "Che questo liquido che da dolce è
diventato amaro sia per voi il simbolo dell’amarezza e dei rimorsi dai quali
sarebbe invaso il vostro cuore se lo spergiuro avesse sfiorato le vostre
labbra".
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