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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «00543»

TERMINE: CORDONE
DEFINIZIONE:

Il C., normalmente di colore rosso, è dotato di sette (talvolta impropriamente dodici) nodi detti d’Amore, ed è il simbolo del legame che unisce i Fratelli, facendone una sola famiglia su tutta la Terra. Secondo il Bacci, esso simboleggia inoltre la difesa contro i pregiudizi e le passioni umane, che non debbono mai penetrare laddove è l’impero della ragione e della saggezza. Questa è la piuttosto scarna interpretazione data al simbolo del C. dagli studiosi della simbologia massonica. Per sapere qualcosa in più su questo simbolo troppo trascurato, tant’è che molti Templi muratori ne sono sprovvisti, occorre approfondirne lo studio. Storicamente è provato che antichi rituali tedeschi prevedevano l’impiego di una grossa fune (del diametro di , od 1 pollice), quindi d’una certa consistenza, che veniva usata per delimitare una porzione centrale della radura in cui si riuniva la tribù, il popolo (gruppo di varie tribù) od una Confraternita, per motivi religiosi o per discutere ed adottare decisioni amministrative o politiche. Lo spazio così delimitato era riservato ai più saggi, come anche ai più forti e coraggiosi, ed era considerato sacro poiché protetto dalla divinità. Pertanto chi vi era compreso fisicamente era ispirato dal Dio, quindi saggio abbastanza per adottare le decisioni più giuste per il bene della comunità che li circondava. Ritornando al Tempio massonico, il C. parte con un fiocco dal suo annodamento al centro della Colonna "B", sale in alto lungo la parete occidentale fino all’incontro con la volta stellata, corre poi sopra le 12 colonne zodiacali e lungo lo spigolo delle tre pareti, ritorna poi all’occidente per ridiscendere lungo la Colonna "J" al cui centro cui si riannoda, terminando infine con un altro fiocco. I nodi detti d’Amore, più noti profanamente come nodi Savoia, debbono essere sette: tre per le pareti settentrionale e meridionale, ed uno per l’Oriente. Ciascun nodo è collocato sopra il centro tra le colonne zodiacali dispari e pari, quindi a Sud tra Ariete (^ ) e Toro (_ ), Gemelli (` ) e Cancro (a ), Leone (b ) e Vergine (c ), ed a Nord tra Bilancia (d ) e Scorpione (e ), Sagittario (f ) e Capricorno (g ), Acquario (h ) e Pesci (i ). Occorre ricordare che ciascun segno è legato ad un Elemento, per triplicità, ovvero: Fuoco B (Ariete-Leone-Sagittario), Terra D (Toro-Vergine-Capricorno), Aria A (Gemelli-Bilancia-Acquario), Acqua C (Cancro-Scorpione-Pesci). Y (Interpretazione del simbolo del C.:) Per interpretare un simbolo occorre dapprima concentrarsi sulla sua origine, cioè immergersi nel contesto in cui esso è stato creato: nel nostro caso nell’ambito della Massoneria operativa dei costruttori di cattedrali. Poi occorre collegarsi mentalmente alle caratteristiche simboliche dell’ambiente in cui viene impiegato. Il C. era una robusta fune che veniva utilizzata per imbragare, spostare ma soprattutto sollevare, a mezzo di carrucole, il materiale da utilizzare indirettamente (impalcature, attrezzi, pianali ecc,) e direttamente (mattoni, pietre, malta, decorazioni, infissi, finestre, vetrate ecc.) per la realizzazione della costruzione. Inoltre tale fune serviva per imbragare gli operai, onde evitarne la caduta che poteva essere mortale. Se ne deduce che il simbolo del C. si riferisce al sollevamento, allo spostamento ed alla sicurezza, ma soprattutto al sesto principio ermetico, il Ritmo o Movimento, per cui "In tutte le cose esiste flusso e riflusso, un'oscillazione, come quello del pendolo, o dell'alta e bassa marea. Un movimento conforme al principio della polarità. Quindi c'è sempre azione e reazione (vd. La legge di Archimede), avanzamento e retrocessione, innalzamento ed abbassamento, rinascita e morte. Interessa tutto l'universo, ed avviene nei soli e nelle galassie, negli uomini e nella natura intera, nei corpi e nella mente, nell'energia come nella materia. Il principio del Ritmo risulta evidente ed incontestabile nella creazione e distruzione dei mondi, nello sviluppo e decadenza delle nazioni, nell'alternanza degli eventi storici come nella vita d'ogni essere umano, nonché negli stessi stati mentali dell'uomo". Confrontando tali significanze simboliche con le finalità del luogo attuale d’impiego, il Tempio Massonico, ovvero la Loggia, l’interpretazione possibile risulta dal collocamento di chi interpreta all’ingresso, tra le due Colonne (v.). Egli, Massone, è spoglio dei metalli e delle passioni profane, sta per accedere al Tempio, ed è rivolto verso l’Oriente. I suoi piedi sono a livello del Pavimento (v.); se mentalmente sale lungo la Colonna alla sua sinistra incontra il primo fiocco, appariscente e quindi attraente; vi penetra e sale lungo il C., fino a raggiungere la volta celeste. Continua a procedere finché incontra il primo nodo; esso presenta una curvatura, arretra per poi avanzare di nuovo; tale percorso tortuoso si ripete negli altri sei nodi; ritornato in occidente, scende lungo l’altra Colonna e raggiunge il secondo fiocco; può allora ritornare alla base della stessa Colonna, al Pavimento, infine a sé stesso. Quanto si è visto, potrebbe già meglio evidenziare l’interpretazione ricercata. Ritornando nuovamente all’inizio, vediamo che, dalla condizione profana, pietra grezza, l’Iniziato si eleva grazie alla Forza di cui è dotato (B) ed accede alla Bellezza della condizione superiore (Fiocco) da cui è attratto. Il C. rosso ricorda il Fuoco, ovvero la determinazione con cui il Massone si appresta al cammino iniziatico. Nel primo nodo avviene il suo primo processo evolutivo nel primo mondo (Minerale, tra i segni di Fuoco e di Terra), un primo iter di morte rinascita che può ripetersi innumerevoli volte (il nodo è anche simbolo dell’infinito). Acquisisce alla fine il diritto di passaggio al nodo/mondo successivo (Vegetale, tra i segni d’Aria e d’Acqua), dove ripete i cicli di apprendimento visti nel primo nodo. Al termine procede ancora verso l’Oriente, incontrando il terzo nodo/mondo (Animale, ancora tra i segni di Fuoco e Terra). Al termine della serie dei terzi cicli procede per ritrovarsi all’Oriente, nel quarto nodo/mondo (Umano, tra i segni di Fuoco ed Acqua, ovvero nel mondo del raziocinio, della ragione), in cui deve affrontare per la quarta ed ultima volta i cicli di morte rinascita, per la prima volta però (grazie alla ragione) potenzialmente consapevole della propria coscienza globalmente acquisita. Quando il suo livello evolutivo lo consente, acquisisce la capacità intuitiva, che lo avvicina alla comprensione del grande mosaico della Natura, ovvero del disegno divino. Allora finalmente la sua componente spirituale prevale su quella materiale, discende lungo la parete orientale ed incontra la scritta A.G.D.G.A.D.U. (v.), trasformandosi (o meglio trasmutandosi) in essere consapevole dello scopo reale della vita. Ridiscendendo ancora egli si ritrova infine nel Triangolo, nel Delta Luminoso (v:), nell’Occhio divino, nell’Uno che comprende il Tutto. Completa così il proprio processo evolutivo e lo stesso percorso iniziatico. Quello esaminato è il processo spirituale, avvenuto lungo la parete settentrionale del Tempio, ovvero nella parte solare (il simbolo del Sole è da quella parte, v.) e maschile (v. Rebis). Non avrebbe ora senso alcuno, e sarebbe un grave errore, continuare il percorso lungo il C., sulla parete meridionale del Tempio, per ritornare in Occidente. Infatti un processo analogo avviene per dualità alla componente materiale dell’Iniziato, lungo il C. disposto nella parte meridionale del Tempio, ovvero quella lunare (v. la Luna) e femminile. Occorre quindi ripartire dall’Occidente, salire lungo la Colonna "J" della Bellezza (esteriorità, quindi materialismo), incontrare i tre nodi a meridione, subire le tre diverse serie di cicli evolutivi migliorando dopo ogni ciclo la propria condizione fisica ed estetica, per infine ritrovarsi nell’ultimo nodo orientale con la componente spirituale. Procedendo insieme a questa verso il basso (solo metaforico) raggiunge e s’immedesima nel Delta divino. Si tratta quindi di due percorsi paralleli, dall’Occidente all’Oriente, entrambi implicanti simultaneo miglioramento sia sul piano spirituale che su quello materiale. Si può asserire che la terza componente astrale dell’essere, l’anima, segua la duplice evoluzione vista, lungo un percorso lento ma diretto, corrispondente alla via centrale cabalistica (v.), che partendo da Malkuth (Il Regno), attraverso Yesod (Fondamento) e Tipheret (Bellezza), raggiunge Kether (La Corona), il Macroprosopo o Grande Volto. É il conseguimento e la realizzazione dell’Ordo ab Chao (s), emblema di ogni corpo Massonico. Y (Conclusioni) Collegandoci alle conoscenze delle dottrine misteriche costituite dall’Ermetismo, dall’Alchimia e dalla Qabbalah, si arriva a comprendere che l’essere umano che intenda superare le Colonne (metaforicamente d’Ercole o di Enoch) che condizionano e limitano la comune scienza, andando quindi oltre le limitate leggi della ragione, perviene ad una condizione superiore, che gli compete per la sua peculiare natura analoga a quella di Dio. Il C. rappresenta quindi il percorso evolutivo, la via iniziatica, che porta dall’Occidente primordiale all’Oriente, ovvero alla sorgente della Luce, quindi alla vera e totale conoscenza. La sua collocazione in alto ricorda l’analogia ermetica e l’interconnessione spirituale tra il microcosmo ed il macrocosmo, simbolo quindi della perfettibilità caratteristica dell’Iniziato. É noto che attraverso l’unione si consegue la Forza, ed è attraverso l’armonia del Lavoro rituale collettivo che il Massone alimenta la fede nei principi insiti nella Tradizione. É questo il metodo adottato dalla Libera Muratoria per infondere nei propri adepti le energie necessarie per affrontare le difficoltà della vita, all’interno ma soprattutto al di fuori della Loggia. Quindi il C. è anche quel simbolo di compattezza visto all’inizio, che lega tra loro i Fratelli, ma anche di fermezza nel coerente e costante impiego dei principi dell’Arte Reale, strumenti indispensabili al processo evolutivo della coscienza individuale, premessa fondamentale per la successiva diffusione della conoscenza, attraverso cui conseguire il reale bene e progresso di ogni Massone, definita "costruzione del Tempio interiore", e conseguentemente l’evoluzione dell’intera Umanità.

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