DEFINIZIONE:
|
Il C., normalmente di colore rosso, è dotato di sette (talvolta
impropriamente dodici) nodi detti d’Amore, ed è il simbolo del legame che unisce
i Fratelli, facendone una sola famiglia su tutta la Terra. Secondo il Bacci,
esso simboleggia inoltre la difesa contro i pregiudizi e le passioni umane, che
non debbono mai penetrare laddove è l’impero della ragione e della saggezza.
Questa è la piuttosto scarna interpretazione data al simbolo del C. dagli
studiosi della simbologia massonica. Per sapere qualcosa in più su questo
simbolo troppo trascurato, tant’è che molti Templi muratori ne sono sprovvisti,
occorre approfondirne lo studio. Storicamente è provato che antichi rituali
tedeschi prevedevano l’impiego di una grossa fune (del diametro di , od 1
pollice), quindi d’una certa consistenza, che veniva usata per delimitare una
porzione centrale della radura in cui si riuniva la tribù, il popolo (gruppo di
varie tribù) od una Confraternita, per motivi religiosi o per discutere ed
adottare decisioni amministrative o politiche. Lo spazio così delimitato era
riservato ai più saggi, come anche ai più forti e coraggiosi, ed era considerato
sacro poiché protetto dalla divinità. Pertanto chi vi era compreso fisicamente
era ispirato dal Dio, quindi saggio abbastanza per adottare le decisioni più
giuste per il bene della comunità che li circondava. Ritornando al Tempio
massonico, il C. parte con un fiocco dal suo annodamento al centro della Colonna
"B", sale in alto lungo la parete occidentale fino all’incontro con la volta
stellata, corre poi sopra le 12 colonne zodiacali e lungo lo spigolo delle tre
pareti, ritorna poi all’occidente per ridiscendere lungo la Colonna "J" al cui
centro cui si riannoda, terminando infine con un altro fiocco. I nodi detti
d’Amore, più noti profanamente come nodi Savoia, debbono essere sette: tre per
le pareti settentrionale e meridionale, ed uno per l’Oriente. Ciascun nodo è
collocato sopra il centro tra le colonne zodiacali dispari e pari, quindi a Sud
tra Ariete (^ ) e Toro (_ ), Gemelli (` ) e Cancro (a ), Leone (b ) e Vergine (c
), ed a Nord tra Bilancia (d ) e Scorpione (e ), Sagittario (f ) e Capricorno (g
), Acquario (h ) e Pesci (i ). Occorre ricordare che ciascun segno è legato ad
un Elemento, per triplicità, ovvero: Fuoco B (Ariete-Leone-Sagittario), Terra D
(Toro-Vergine-Capricorno), Aria A (Gemelli-Bilancia-Acquario), Acqua C
(Cancro-Scorpione-Pesci). Y (Interpretazione del simbolo del C.:) Per
interpretare un simbolo occorre dapprima concentrarsi sulla sua origine, cioè
immergersi nel contesto in cui esso è stato creato: nel nostro caso nell’ambito
della Massoneria operativa dei costruttori di cattedrali. Poi occorre collegarsi
mentalmente alle caratteristiche simboliche dell’ambiente in cui viene
impiegato. Il C. era una robusta fune che veniva utilizzata per imbragare,
spostare ma soprattutto sollevare, a mezzo di carrucole, il materiale da
utilizzare indirettamente (impalcature, attrezzi, pianali ecc,) e direttamente
(mattoni, pietre, malta, decorazioni, infissi, finestre, vetrate ecc.) per la
realizzazione della costruzione. Inoltre tale fune serviva per imbragare gli
operai, onde evitarne la caduta che poteva essere mortale. Se ne deduce che il
simbolo del C. si riferisce al sollevamento, allo spostamento ed alla sicurezza,
ma soprattutto al sesto principio ermetico, il Ritmo o Movimento, per cui "In
tutte le cose esiste flusso e riflusso, un'oscillazione, come quello del
pendolo, o dell'alta e bassa marea. Un movimento conforme al principio della
polarità. Quindi c'è sempre azione e reazione (vd. La legge di Archimede),
avanzamento e retrocessione, innalzamento ed abbassamento, rinascita e morte.
Interessa tutto l'universo, ed avviene nei soli e nelle galassie, negli uomini e
nella natura intera, nei corpi e nella mente, nell'energia come nella materia.
Il principio del Ritmo risulta evidente ed incontestabile nella creazione e
distruzione dei mondi, nello sviluppo e decadenza delle nazioni, nell'alternanza
degli eventi storici come nella vita d'ogni essere umano, nonché negli stessi
stati mentali dell'uomo". Confrontando tali significanze simboliche con le
finalità del luogo attuale d’impiego, il Tempio Massonico, ovvero la Loggia,
l’interpretazione possibile risulta dal collocamento di chi interpreta
all’ingresso, tra le due Colonne (v.). Egli, Massone, è spoglio dei metalli e
delle passioni profane, sta per accedere al Tempio, ed è rivolto verso
l’Oriente. I suoi piedi sono a livello del Pavimento (v.); se mentalmente sale
lungo la Colonna alla sua sinistra incontra il primo fiocco, appariscente e
quindi attraente; vi penetra e sale lungo il C., fino a raggiungere la volta
celeste. Continua a procedere finché incontra il primo nodo; esso presenta una
curvatura, arretra per poi avanzare di nuovo; tale percorso tortuoso si ripete
negli altri sei nodi; ritornato in occidente, scende lungo l’altra Colonna e
raggiunge il secondo fiocco; può allora ritornare alla base della stessa
Colonna, al Pavimento, infine a sé stesso. Quanto si è visto, potrebbe già
meglio evidenziare l’interpretazione ricercata. Ritornando nuovamente
all’inizio, vediamo che, dalla condizione profana, pietra grezza, l’Iniziato si
eleva grazie alla Forza di cui è dotato (B) ed accede alla Bellezza della
condizione superiore (Fiocco) da cui è attratto. Il C. rosso ricorda il Fuoco,
ovvero la determinazione con cui il Massone si appresta al cammino iniziatico.
Nel primo nodo avviene il suo primo processo evolutivo nel primo mondo
(Minerale, tra i segni di Fuoco e di Terra), un primo iter di morte rinascita
che può ripetersi innumerevoli volte (il nodo è anche simbolo dell’infinito).
Acquisisce alla fine il diritto di passaggio al nodo/mondo successivo (Vegetale,
tra i segni d’Aria e d’Acqua), dove ripete i cicli di apprendimento visti nel
primo nodo. Al termine procede ancora verso l’Oriente, incontrando il terzo
nodo/mondo (Animale, ancora tra i segni di Fuoco e Terra). Al termine della
serie dei terzi cicli procede per ritrovarsi all’Oriente, nel quarto nodo/mondo
(Umano, tra i segni di Fuoco ed Acqua, ovvero nel mondo del raziocinio, della
ragione), in cui deve affrontare per la quarta ed ultima volta i cicli di morte
rinascita, per la prima volta però (grazie alla ragione) potenzialmente
consapevole della propria coscienza globalmente acquisita. Quando il suo livello
evolutivo lo consente, acquisisce la capacità intuitiva, che lo avvicina alla
comprensione del grande mosaico della Natura, ovvero del disegno divino. Allora
finalmente la sua componente spirituale prevale su quella materiale, discende
lungo la parete orientale ed incontra la scritta A.G.D.G.A.D.U. (v.),
trasformandosi (o meglio trasmutandosi) in essere consapevole dello scopo reale
della vita. Ridiscendendo ancora egli si ritrova infine nel Triangolo, nel Delta
Luminoso (v:), nell’Occhio divino, nell’Uno che comprende il Tutto. Completa
così il proprio processo evolutivo e lo stesso percorso iniziatico. Quello
esaminato è il processo spirituale, avvenuto lungo la parete settentrionale del
Tempio, ovvero nella parte solare (il simbolo del Sole è da quella parte, v.) e
maschile (v. Rebis). Non avrebbe ora senso alcuno, e sarebbe un grave errore,
continuare il percorso lungo il C., sulla parete meridionale del Tempio, per
ritornare in Occidente. Infatti un processo analogo avviene per dualità alla
componente materiale dell’Iniziato, lungo il C. disposto nella parte meridionale
del Tempio, ovvero quella lunare (v. la Luna) e femminile. Occorre quindi
ripartire dall’Occidente, salire lungo la Colonna "J" della Bellezza
(esteriorità, quindi materialismo), incontrare i tre nodi a meridione, subire le
tre diverse serie di cicli evolutivi migliorando dopo ogni ciclo la propria
condizione fisica ed estetica, per infine ritrovarsi nell’ultimo nodo orientale
con la componente spirituale. Procedendo insieme a questa verso il basso (solo
metaforico) raggiunge e s’immedesima nel Delta divino. Si tratta quindi di due
percorsi paralleli, dall’Occidente all’Oriente, entrambi implicanti simultaneo
miglioramento sia sul piano spirituale che su quello materiale. Si può asserire
che la terza componente astrale dell’essere, l’anima, segua la duplice
evoluzione vista, lungo un percorso lento ma diretto, corrispondente alla via
centrale cabalistica (v.), che partendo da Malkuth (Il Regno), attraverso Yesod
(Fondamento) e Tipheret (Bellezza), raggiunge Kether (La Corona), il
Macroprosopo o Grande Volto. É il conseguimento e la realizzazione dell’Ordo ab
Chao (s), emblema di ogni corpo Massonico. Y (Conclusioni) Collegandoci alle
conoscenze delle dottrine misteriche costituite dall’Ermetismo, dall’Alchimia e
dalla Qabbalah, si arriva a comprendere che l’essere umano che intenda superare
le Colonne (metaforicamente d’Ercole o di Enoch) che condizionano e limitano la
comune scienza, andando quindi oltre le limitate leggi della ragione, perviene
ad una condizione superiore, che gli compete per la sua peculiare natura analoga
a quella di Dio. Il C. rappresenta quindi il percorso evolutivo, la via
iniziatica, che porta dall’Occidente primordiale all’Oriente, ovvero alla
sorgente della Luce, quindi alla vera e totale conoscenza. La sua collocazione
in alto ricorda l’analogia ermetica e l’interconnessione spirituale tra il
microcosmo ed il macrocosmo, simbolo quindi della perfettibilità caratteristica
dell’Iniziato. É noto che attraverso l’unione si consegue la Forza, ed è
attraverso l’armonia del Lavoro rituale collettivo che il Massone alimenta la
fede nei principi insiti nella Tradizione. É questo il metodo adottato dalla
Libera Muratoria per infondere nei propri adepti le energie necessarie per
affrontare le difficoltà della vita, all’interno ma soprattutto al di fuori
della Loggia. Quindi il C. è anche quel simbolo di compattezza visto all’inizio,
che lega tra loro i Fratelli, ma anche di fermezza nel coerente e costante
impiego dei principi dell’Arte Reale, strumenti indispensabili al processo
evolutivo della coscienza individuale, premessa fondamentale per la successiva
diffusione della conoscenza, attraverso cui conseguire il reale bene e progresso
di ogni Massone, definita "costruzione del Tempio interiore", e conseguentemente
l’evoluzione dell’intera Umanità.
|