DEFINIZIONE:
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Il libro di Raymond Bernard "Il Grande Ignoto"
descrive un mondo interno al pianeta Terra. Egli afferma che "È vero, certo e
verissimo, che sotto la crosta del pianeta esistono due grandi continenti:
Agarthi (v.) ed Eldorado (v.). L’entrata principale del continente Agarthi si
trova al polo Nord, mentre quella del continente Eldorado si trova al polo Sud.
Il contrammiraglio statunitense R. E. Byrd, che con il suo aereo si inoltrò per
ben 1700 miglia dentro lo spazio cavo del pianeta, l’ha confermato ormai da vari
decenni. .Questi due continenti sarebbero intercomunicanti attraverso tunnels
sotterranei, percorsi da mezzi scientificamente e tecnologicamente perfetti. Non
è esatto quando si afferma che i loro abitanti sono semplicemente dei terrestri
sopravvissuti del continente Mu e del continente Atlantide. È vero, invece, che
esiste una numerosissima colonia sorretta ed istruita da esseri provenienti da
altre costellazioni, dotati di caratteristiche dimensionali diverse da quelle a
noi conosciute. I prodigiosi mezzi che questa colonia possiede, sia in campo
aerospaziale che in quello tecnicoscientifico, riguardante l’energia magnetica
e quant’altro la colonia sfrutta per un’esistenza sana, prosperosa e felice,
sono stati concessi dagli Ingegneri della Genetica Astrale, dai figli
dell’Imponderabile, creatori della forma e della sostanza, da coloro che hanno
fatto l’uomo a loro immagine e somiglianza. I dischi volanti (tracciatori
magnetici) non sono frutto dell’ingegneria degli Atlantidei o di altre comunità
terrestri. Le superiori capacità psicofisiche che questi coloni sotterranei
possiedono, sono il frutto degli insegnamenti ricevuti dagli astrali. È vero
altresì che per questi personaggi dalle capacità multidimensionali e mutanti,
non esistono né tempo né spazio, come non esistono difficoltà di sorta per
spostarsi, istantaneamente, da un punto all’altro dell’Universo. Sono questi
Signori che tutelano quel Paradiso nascosto mai perduto. Sono questi Signori che
potrebbero da un momento all’altro, decidere la Renovatio e riportare in
superficie il Paradiso nascosto, con tutto ciò che esso contiene. Essi usano un
materiale sconosciuto sulla terra, denominato "Diamantite" la più diffusa
materia prima che gli Extraterrestri usano per la costruzione di edifici e di
mezzi di locomozione. L’uso di questa materia, oltre ad essere benefico,
possiede caratteristiche di eccezionale sicurezza e di prodigiose capacità
cosmodinamiche. Le isole spaziali sono, in gran parte, costruite con questo
fantascientifico cristallo portante capacità coesili modificabili e dinamismi di
eccezionale potenza. Il processo per produrre questo prestigioso materiale non è
tanto diverso da quello che produce, naturalmente, il diamante. La differenza
sostanziale sta nel fatto che la Diamantite possiede dinamismi particolari e
tali da assicurare specifiche esigenze spaziali e dimensionali. Gli edifici di
"Eldorado" sono costruiti con questo particolare materiale e non solo gli
edifici. Eldorado, pur restando fino ad oggi il miraggio e il sogno inappagato
di numerosi esploratori, non è sorta dalla fervida immaginazione di qualche
sognatore, non è frutto di fantasia, non è mito né simbolismo: Eldorado esiste
realmente, quale fantascientifica città sotterranea, forgiata in oro purissimo,
costruita ancora molto tempo prima della scomparsa di Atlantide, prima ancora
che gli abitanti di quel continente degenerassero usando scienza e mezzi
ricevuti dai Confederati Intergalattici, Signori della Luce, dalle
caratteristiche multidimensionali. La loro base operativa si trovava nell’isola
di Poseidonia, organizzata allo scopo di istruire gli Atlantidi sulla Legge
Cosmica e per realizzare i presupposti ideali al fine di integrare il pianeta
Terra nella Confederazione interplanetaria. La loro progressiva degenerazione
impedì tale progetto. Alcuni Atlantidi realizzati, non contaminati cioè dalla
degenerazione, furono, per loro scelta, destinati a popolare l’Eldorado. Ad
altri, non sufficientemente idonei, fu concesso di emigrare, prima che si
verificasse il cataclisma, in Oriente ed in Occidente (America Centrale, Africa
Orientale, Egitto, Mesopotamia). Attualmente, in Eldorado esistono una feconda
collaborazione ed una imponente attività, al fine di salvare il pianeta terra da
una catastrofe nucleare. La "Città d’Oro" è una parte di quel Paradiso
Terrestre, altro mitico luogo di biblica memoria, perduto dall’umanità, ed ha
vita propria, indipendente dalla vita di superficie, alimentata dall’energia di
un Sole centrale artificiale emanante luce dorata; essa si trova nel cuore del
pianeta, con una ricca e lussureggiante vegetazione, con laghi e fiumi di acqua
cristallina purissima, con animali mansueti e servizievoli, con edifici
confortevoli tutelati da fantascientifiche strutture di sicurezza contro
eventuali atti vandalici dei terrestri, e istruiti da dinamismi particolari.
Tuttavia Eldorado non è totalmente isolata dal resto del pianeta; essa ha
numerose vie di comunicazione, lunghi e comodissimi tunnel che consentono ai
sofisticatissimi mezzi, di cui la Città d’Oro dispone, di raggiungere la
superficie. Le principali uscite, le più comunemente utilizzate dai suoi
abitanti per le loro missioni, sono i due Poli. Altre uscite secondarie esistono
in molti punti della Terra, fra le quali le più attive si trovano nel Triangolo
delle Bermude e nel Lago Titicaca in Perù. In Eldorado esiste pure un cosmoporto
capace di accogliere numerose navi spaziali provenienti dagli spazi esterni.
Alcuni esploratori del nostro tempo, avventuratisi nelle immense distese di
ghiaccio dell’Artico e dell’Antartico, alla ricerca forse del punto focale dei
Poli, narrarono di essersi imbattuti in una popolazione di giganti e di essersi
addentrati in zone ricche di una vegetazione lussureggiante non certo polare,
illuminate da una fulgida luce dorata proveniente da una fonte per loro
sconosciuta e accarezzate da un clima mitissimo di eterna primavera.
Naturalmente i loro racconti furono presi per fantasie o allucinazioni. Ma non
sono poche le testimonianze di alcune popolazioni dell’Artico, le quali spesso
narrano di vedere enormi astronavi uscire ed entrare in località misteriose di
cui non trovano traccia mentre le popolazioni peruviane delle zone andine
narrano di incontrarsi periodicamente, da tempo immemorabile, con i Signori
della Luce, di dialogare con essi chiamandoli Grandi Padri, di riceverli come
ospiti di riguardo e soprattutto di sapere chi sono e da dove vengono. Si è
parlato più e più volte di "uominidèi", di discendenti delle razze del passato,
di istruttori dell’umanità presenti in incognita sulla Terra. Grazie alle
rivelazioni di questi inviati speciali, istruttori del mondo, sappiamo che il
popolo di Eldorado è composto, in maggioranza, di terrestri accuratamente
scelti, viventi in fraterna comunione con abitanti di altri pianeti facenti
parte della confederazione. Le coordinazioni di tutte le strutture sociali sono
affidate a scienziati, fra i quali figurano l’eminente fisico Ettore Majorana ed
altri suoi colleghi, scomparsi misteriosamente dalla superficie della Terra. Con
essi operano altri scienziati della confederazione, ai quali in futuro sarà
affidato il compito di dirigere e reggere l’evoluzione scientifica del pianeta.
Il popolo della Città d’Oro, oltre a godere dell’incondizionata libertà di
travalicare tempo e spazio, gode anche del privilegio di trasmettere un
particolare codice genetico (DNA) ai nascituri, i quali conservano
l’incorruttibilità. In casi eccezionali, o quando determinati programmi lo
esigono, alcuni di essi possono venire in superficie, confondersi con gli uomini
della Terra rendendosi irriconoscibili, vivere le loro abitudini, scegliere una
donna vagliata a priori e particolarmente predisposta, e fecondarla al fine di
immettere nell’ambiente esseri portanti la loro genetica evolutiva. Tale
processo avviene in cicli particolarmente importanti che riguardano l’evoluzione
dell’umanità, e questa fecondazione è ormai in atto da diversi anni. In questo
scorcio di secolo sono state attuate molte manipolazioni genetiche di notevole
interesse in alcuni nascituri. Ma di questo argomento per ora preferisco non
parlare. Posso però dire che vi sono interventi diretti e interventi indiretti;
i primi sono interventi attuati direttamente dal popolo di Eldorado, gli altri
sono interventi attuati tramite soggetti maschili terrestri idonei a trasmettere
il seme della superiore genetica. Gli interventi indiretti, però possono
fallire. I reggitori di quest’opera cosmica sono gli Elohim, potenze creanti di
forma e sostanza, padroni della luce e portatori dell’Intelligenza Onnicreante.
Sono questi Archetipi le guide della Confederazione Intergalattica. La loro
natura è astrale e possiedono capacità multidimensionali. Vivono negli astri, ma
se vogliono, possono istruirsi un corpo fisico poiché, come già detto, sono
creatori di forma e sostanza. Nella Città d’Oro non esistono né templi né
chiese, non si officiano riti né si seguono culti, poiché la legge, la religione
del popolo di Eldorado è: "Ama il prossimo tuo come te stesso". La giustizia, la
pace, l’amore e la fratellanza sono virtù impresse nel profondo del cuore di
ogni suo abitante. Eldorado, in un futuro ormai prossimo, riemergerà dal cuore
del pianeta per accogliere il nuovo popolo e la nuova civiltà, mentre le terre
dell’attuale civiltà terrestre conosceranno le profondità degli abissi nel
ciclico alternarsi della legge di flusso e riflusso, quale purificazione e
renovatio di ogni cosa.
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