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SEZIONE: « DIZIONARIO ESOTERICO »

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DIZIONARIO ESOTERICO SCHEDA N. «00848»

TERMINE: FRANCESCANI
DEFINIZIONE:

Ordine religioso comprendente i cosiddetti Frati minori, istituito nel 1209 da s. Francesco d’Assisi (v.). Questi radunò intorno a sé undici compagni, laici come lui, i quali si proponevano, al di fuori di ogni gerarchia e riconoscendo già alla loro guida un’autorità puramente morale, di vivere secondo i dettami del vangelo in assoluta povertà ed umiltà, dedicandosi ai più modesti lavori manuali. Questa prima regola, molto semplice, venne esposta a papa Innocenzo III, e da questi riconosciuta con non poche esitazioni e riserve (1210). Una seconda regola venne scritta da s. Francesco intorno al 1221, ma non venne mai applicata. La terza e definitiva regola redatta dal santo è nota come Regula bullata, perché approvata da papa Onorio III con la bolla del 1223. La vita dell’ordine fin dall’inizio fu molto contrastata, poiché la sua natura laica, ponendolo almeno in parte fuori dal controllo della Chiesa, incontrava resistenza e suscitava preoccupazioni nelle alte gerarchie ecclesiastiche. Tuttavia finché s. Francesco fu in vita, i Frati minori si mantennero fedeli agli ideali che avevano ispirato l’azione del fondatore, e che questi peraltro difendeva energicamente da ogni contaminazione, nutrendola del proprio esempio. Dopo la morte di s. Francesco (1226), nacquero i primi contrasti interni e, nonostante l’opposizione di alcuni dei più fedeli discepoli del santo, il partito dei meno intransigenti ebbe temporaneamente ragione: con la bolla Quo elongati del 1230, papa Gregorio IX venne ad attenuare alquanto la severità della regola ed i legami al vincolo di povertà. I F., la cui diffusione era stata nel frattempo assai rapida, cominciarono ad esercitare funzioni, come la predicazione, l’insegnamento e la lotta contro le eresie, che mal si conciliavano con la povertà assoluta e l’incertezza dei mezzi di sussistenza proprie di un ordine mendicante. Nel 1245 una nuova disposizione papale, la bolla Ordinem Vestrum di Innocenzo IV, provvide ad alleggerire ulteriormente la regola dei Frati minori, che nel 1239 era stato trasformato in ordine clericale. Si accesero perciò sempre più le polemiche fra le due opposte correnti: quella degli spirituali, assertori della stretta osservanza della regola francescana, e quella dei conventuali, duramente accusati dai primi di lassismo morale e di attaccamento ai beni materiali. Le posizioni erano evidentemente inconciliabili, ed a nulla valsero gli sforzi di s. Bonaventura, generale dell’ordine nel 1257, per condurre le due parti ad un accordo. E poiché gli spirituali erano enormemente più rigidi ed i meno disposti al compromesso. La loro tenacia cominciava a preoccupare seriamente e ad infastidire la Chiesa ufficiale, poiché li costringeva almeno in parte alla disobbedienza, e fu contro di loro che il papato lanciò la propria condanna. Nel 1317 una serie di bolle pontificie di Giovanni XXII invitò severamente gli spirituali a sottomettersi alle decisioni dei loro superiori. Ma nemmeno questo bastò: spirituali e conventuali vissero da allora in poi come due ordini distinti, sebbene tale separazione venisse riconosciuta soltanto nel 1517, con la bolla Omnipotens Deus di Leone X. In tale occasione venne anche riconosciuta la superiorità degli osservanti (spirituali), ai quali venne affidato il sigillo dell’ordine ed al cui capo venne conferito il titolo di Ministro generale dei Frati minori. Da questo ramo dei F. nacque nel 1527 un nuovo ordine, quello dei Frati Cappuccini, separatosi poi nel XVII secolo. Inoltre esistono altri due ordini F.: il secondo ordine è quello femminile delle Clarisse, fondato da s. Chiara nel 1212; il terzo è quello dei terziari F., ordine laico fondato già da s. Francesco nel 1221. Soltanto verso la fine del XIX secolo i vari ordini F. vennero riuniti da Leone XIII sotto un unico ministro generale. Diffusisi rapidamente in tutto il mondo, i F. hanno svolto nel corso della loro storia una vasta opera in vari campi, da quello più strettamente religioso a quello sociale e culturale. Essi parteciparono sempre largamente all’attività missionaria, portando la predicazione cristiana nell’area islamica, in Asia, nelle Americhe e, in tempi più recenti, nel continente africano. Sostennero notevoli sforzi nel campo sociale, fondando ospedali e brefotrofi, assistendo i malati, prodigandosi in occasione di epidemie e delle guerre. Svolsero anche opera di insegnamento, aprendo numerose scuole e collegi, e contribuendo alla diffusione della cultura con numerosi pensatori, filosofi e letterati. All’ordine F. sono appartenuti i papi Niccolò IV, Sisto V e Clemente XIV, i filosofi Duns Scoto e Ruggero Bacone, lo scrittore Giacomino da Verona, il già menzionato s. Bonaventura, s. Antonio da Padova e s. Bernardino da Siena.

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