DEFINIZIONE:
|
Ordine religioso comprendente i cosiddetti Frati minori, istituito
nel 1209 da s. Francesco d’Assisi (v.). Questi radunò intorno a sé undici
compagni, laici come lui, i quali si proponevano, al di fuori di ogni gerarchia
e riconoscendo già alla loro guida un’autorità puramente morale, di vivere
secondo i dettami del vangelo in assoluta povertà ed umiltà, dedicandosi ai più
modesti lavori manuali. Questa prima regola, molto semplice, venne esposta a
papa Innocenzo III, e da questi riconosciuta con non poche esitazioni e riserve
(1210). Una seconda regola venne scritta da s. Francesco intorno al 1221, ma non
venne mai applicata. La terza e definitiva regola redatta dal santo è nota come
Regula bullata, perché approvata da papa Onorio III con la bolla del 1223. La
vita dell’ordine fin dall’inizio fu molto contrastata, poiché la sua natura
laica, ponendolo almeno in parte fuori dal controllo della Chiesa, incontrava
resistenza e suscitava preoccupazioni nelle alte gerarchie ecclesiastiche.
Tuttavia finché s. Francesco fu in vita, i Frati minori si mantennero fedeli
agli ideali che avevano ispirato l’azione del fondatore, e che questi peraltro
difendeva energicamente da ogni contaminazione, nutrendola del proprio esempio.
Dopo la morte di s. Francesco (1226), nacquero i primi contrasti interni e,
nonostante l’opposizione di alcuni dei più fedeli discepoli del santo, il
partito dei meno intransigenti ebbe temporaneamente ragione: con la bolla Quo
elongati del 1230, papa Gregorio IX venne ad attenuare alquanto la severità
della regola ed i legami al vincolo di povertà. I F., la cui diffusione era
stata nel frattempo assai rapida, cominciarono ad esercitare funzioni, come la
predicazione, l’insegnamento e la lotta contro le eresie, che mal si
conciliavano con la povertà assoluta e l’incertezza dei mezzi di sussistenza
proprie di un ordine mendicante. Nel 1245 una nuova disposizione papale, la
bolla Ordinem Vestrum di Innocenzo IV, provvide ad alleggerire ulteriormente la
regola dei Frati minori, che nel 1239 era stato trasformato in ordine clericale.
Si accesero perciò sempre più le polemiche fra le due opposte correnti: quella
degli spirituali, assertori della stretta osservanza della regola francescana, e
quella dei conventuali, duramente accusati dai primi di lassismo morale e di
attaccamento ai beni materiali. Le posizioni erano evidentemente inconciliabili,
ed a nulla valsero gli sforzi di s. Bonaventura, generale dell’ordine nel 1257,
per condurre le due parti ad un accordo. E poiché gli spirituali erano
enormemente più rigidi ed i meno disposti al compromesso. La loro tenacia
cominciava a preoccupare seriamente e ad infastidire la Chiesa ufficiale, poiché
li costringeva almeno in parte alla disobbedienza, e fu contro di loro che il
papato lanciò la propria condanna. Nel 1317 una serie di bolle pontificie di
Giovanni XXII invitò severamente gli spirituali a sottomettersi alle decisioni
dei loro superiori. Ma nemmeno questo bastò: spirituali e conventuali vissero da
allora in poi come due ordini distinti, sebbene tale separazione venisse
riconosciuta soltanto nel 1517, con la bolla Omnipotens Deus di Leone X. In tale
occasione venne anche riconosciuta la superiorità degli osservanti (spirituali),
ai quali venne affidato il sigillo dell’ordine ed al cui capo venne conferito il
titolo di Ministro generale dei Frati minori. Da questo ramo dei F. nacque nel
1527 un nuovo ordine, quello dei Frati Cappuccini, separatosi poi nel XVII
secolo. Inoltre esistono altri due ordini F.: il secondo ordine è quello
femminile delle Clarisse, fondato da s. Chiara nel 1212; il terzo è quello dei
terziari F., ordine laico fondato già da s. Francesco nel 1221. Soltanto verso
la fine del XIX secolo i vari ordini F. vennero riuniti da Leone XIII sotto un
unico ministro generale. Diffusisi rapidamente in tutto il mondo, i F. hanno
svolto nel corso della loro storia una vasta opera in vari campi, da quello più
strettamente religioso a quello sociale e culturale. Essi parteciparono sempre
largamente all’attività missionaria, portando la predicazione cristiana
nell’area islamica, in Asia, nelle Americhe e, in tempi più recenti, nel
continente africano. Sostennero notevoli sforzi nel campo sociale, fondando
ospedali e brefotrofi, assistendo i malati, prodigandosi in occasione di
epidemie e delle guerre. Svolsero anche opera di insegnamento, aprendo numerose
scuole e collegi, e contribuendo alla diffusione della cultura con numerosi
pensatori, filosofi e letterati. All’ordine F. sono appartenuti i papi Niccolò
IV, Sisto V e Clemente XIV, i filosofi Duns Scoto e Ruggero Bacone, lo scrittore
Giacomino da Verona, il già menzionato s. Bonaventura, s. Antonio da Padova e s.
Bernardino da Siena.
|