DEFINIZIONE:
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Opinione, parere critico, processo. decisione, sentenza. Facoltà
propria delle mente umana di confrontare, paragonare e distinguere situazioni,
persone o cose. (GOI) Nel corso della vita, essendo chiamati ad osservare ed a
conoscere, vengono impiegate le capacità individuali di paragone e di
valutazione. Nel corso di queste operazioni talvolta si celano svariate insidie,
alle quali è necessario porre molta attenzione. Si tratta di paragoni e giudizi
che interessano scale di valori altrui. Ogni essere vivente ha una propria scala
di valori che è irripetibile nella sua interezza, e che non è comunicabile
direttamente ad altri mediante descrizioni a parole. Perciò, ogni giudizio che
metta in paragone la nostra scala di valori con quella di altri esseri, risulta
incompleto e distorto per ragioni di principio. I simboli della squadra e del
compasso ci aiutano a superare le insidie di valutazioni superficiali. La
squadra, con i suoi bracci a 90°, ci propone un modo di osservazione, che tiene
conto di due punti di vista indipendenti fra di loro. Ma è il compasso che ci
propone l'apertura della nostra mente, unico mezzo per arrivare a comprendere la
scala dei valori degli altri esseri. Per la sua natura iniziatica nessun massone
dovrebbe emettere critiche nei confronti del prossimo, e tantomeno giudizio
alcuno. Meglio ch'egli pensi sempre al possibile palo infisso nel proprio occhio
piuttosto che al pelo insinuatosi nell'occhio altrui. Al riguardo è decisamente
eloquente il monito cristiano "non giudicate se non volete essere giudicati". Y
(G. Universale) Secondo la teologia cristiana (v. Parusia) indica il ritorno di
Cristo allorché sarà sconfitto l'Anticristo, rappresentando l'evento che porrà
termine al mondo attuale. Nel vangelo di Marco ne apprendiamo la descrizione
attraverso le stesse parole di Cristo: "In quei giorni, dopo questa
tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà più il suo splendore, e gli
astri si metteranno a cadere dal cielo, e le potenze che sono nei cieli saranno
sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande
potenza e gloria. Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi eletti dai quattro
venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo. Dal fico
imparate questa parabola: quando già il ramo si fa tenero e mette le foglie, voi
sapete che l'estate è vicina; così anche voi, quando vedrete accadere queste
cose, sappiate che egli è vicino, alle porte. In verità vi dico: non passerà
questa generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. Il cielo e la
terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto poi a quel giorno ed a
quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli del cielo, e neppure il
Figlio, ma solo il Padre. State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà
il momento preciso". (Marco, 13, 24-33).
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