DEFINIZIONE:
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Termine che indica un vasto movimento culturale, manifestatosi nel
corso del XVIII secolo tra la rivoluzione inglese e quella francese. In campo
filosofico e scientifico ha origine dall’empirismo inglese; in quello politico e
giuridico dal giusnaturalismo; nel dibattito religioso dal deismo (V:) e dal
materialismo. La pedagogia (con J.J. Rousseau) e l’estetica (con A.G.
Baumgarten) si costituiscono come discipline autonome nel periodo illuminista.
Scopo dichiarato degli illuministi è quello di portare i lumi della ragione in
ogni campo dell’attività umana, per rinnovare non soltanto il metodo
scientifico, ma anche la vita sociale, la cultura e le istituzioni. Si
combattono i pregiudizi, che impediscono il cammino della civiltà e si oppongono
al progresso. Tra i caratteri principali, la rinnovata fiducia nella ragione,
capace di chiarire e risolvere tutti i problemi dell’uomo, la polemica contro la
tradizione filosofica medievale, la certezza che un’era migliore stava nascendo;
la ricerca di un nucleo di verità morali originario e comune a tutti gli uomini
e superiore ad ogni forma di dogma, di superstizione e d’intolleranza; impegno a
diffondere ogni tipo conoscenza, soprattutto quella di carattere scientifico,
per abbattere il passato e preparare la nuova era. Una delle idee fondamentali
dell’I. fu quella del diritto naturale (o diritto di natura, o diritto delle
genti, o diritto universale) da cui derivò quello spirito di universale
giustizia e libertà, che ebbe tanta parte nelle rivoluzioni francese ed
americana. I maggiori rappresentanti dell’I. furono: in Francia Voltaire e gli
enciclopedisti come Diderot e d’Alembert; in Germania Lessing; in Italia
Genovesi, Beccaria ed altri.
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