DEFINIZIONE:
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Termine sanscrito ricorrente nelle più recenti Upanisad (v.), indicante un
concetto comune a tutto il pensiero religioso indiano, sia indù che buddhista.
La M. ha le sue radici nell’ignoranza (avidya), a causa della quale l’uomo vede
il mondo fenomenico come reale, mentre in effetti è irreale, inessenziale ed
illusorio. L’unica effettiva realtà è rappresentata dal Brahman (v.) per gli
indù e dal Nirvana (v.) per i buddhisti. Talvolta personificata nelle sembianze
di una dea, come Durg fu dagli sivaiti identificata con la sakti, o sposa di
Siva, attraverso la quale il dio manifesta il mondo. Quindi M. è la potenza
magica, prerogativa degli dei allorché assumono aspetti illusori.
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